Bollette, per quanto tempo vanno conservate e perché

Giorgia Bonamoneta

24 Dicembre 2022 - 19:55

Fogli, documenti, fotocopie e bollette non sono sempre cartaccia da buttare. Ecco quando e per quanto tempo vanno conservate.

Bollette, per quanto tempo vanno conservate e perché

C’è chi li conserva troppo a lungo e chi invece se ne sbarazza subito, eppure è una buona abitudine mettere da parte tutti quei documenti, ricevute, bollette domestiche e molto altro che possono tornare utili in futuro. Per quanto riguarda la conservazione delle bollette ci sono indicazioni precise su quanto tempo devono essere conservate nel proprio cassetto dei documenti.

A indicare il periodo di tempo nel quale vanno conservate le bollette è l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera). Negli ultimi anni le indicazioni sulle tempistiche sono variate, ma rimangono separate tra bollette di energia elettrica e bollette del gas.

Ecco per quanto tempo vanno conservate le bollette secondo le due legge di Bilancio del 2018 e del 2019 che hanno abbassato il termine di prescrizione. Quali sono le tempistiche previste e perché vanno conservate le bollette per così tanto tempo?

Per quanto tempo vanno conservate le bollette di luce gas?

Chi non ha un cassetto per i documenti in casa? Questo spesso rischia di essere troppo pieno e a volte districarsi tra i fogli, le bollette e i documenti non è affatto semplice. Per quanto riguarda le bollette esiste un metodo per sfoltire quelle conservate: conoscere i tempi di conservazione delle bollette di luce e gas.

Esistono infatti indicazioni precise sulle tempistiche relative alla conservazione delle bollette. La durata della conservazione varia a seconda delle bollette di luce e di gas.

Si devono conservare le bollette della luce per almeno:

  • 2 anni, se risale a una data uguale o posteriore al 2 marzo 2018;
  • 5 anni, se risale a una data antecedente al 2 marzo 2018;
  • 10 anni, per chi paga in bolletta anche il canone Rai.

Si devono conservare le bollette del gas per almeno:

  • 2 anni, se risale a una data uguale o posteriore al 2 gennaio 2019;
  • 5 anni, se risale a una data antecedente al 2 gennaio 2019.

Conservare le bollette: quando è necessario e perché

Si può pensare che una volta effettuato il pagamento di una bolletta il pezzo di carta diventi una cartaccia, ma non è così. Infatti il foglio di pagamento della bolletta può risultare necessario al fine di confermare l’avvenuto pagamento ed evitare possibili inconvenienti con il fornitore di luce o gas, ma non solo. L’importanza della conservazione delle bollette è nota e persino lo Stato è intervenuto in merito.

Le due leggi di Bilancio del 2018 e del 2019, in seguito alla richiesta di Arera, sono state aggiornate sulle tempistiche di conservazione. È stato infatti abbassato il termine di prescrizione del pagamento delle bollette. L’abbassamento del termine di prescrizione di 2 anni vale anche per le bollette dell’acqua, per le utenze del telefono e della connessione Internet successive al 2020. Quelle degli anni precedenti mantengono il tempo di conservazione e quindi prescrizione precedente (in media 5 anni).

La conservare delle bollette è quindi necessaria in caso si inciampi in un qualche errore burocratico, di calcolo o di comunicazione. Per evitare un doppio pagamento, per esempio, è necessario inviare una prova di pagamento. In generale, per qualsiasi problema sulle bollette, dimostrare l’avvenuto pagamento al fornitore, soprattutto se in presenza di solleciti o altri problemi, può bloccare procedure di interruzione o peggio.

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