Avvocati, cambia la redazione dell’atto: il Ministro della Giustizia stabilisce nuove regole

Simone Micocci

20 Dicembre 2016 - 13:10

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Avvocati, dal 2017 nuove regole per la redazione dell’atto processuale: bisognerà essere sintetici e chiari, come stabilito dal decreto ministeriale che verrà emanato dal Ministro della Giustizia.

Avvocati, cambia la redazione dell’atto: il Ministro della Giustizia stabilisce nuove regole

Atto processuale, nuove regole a partire dal 2017: dovrà essere chiaro e sintetico.

Avvocati, in arrivo un decreto ministeriale che cambia le regole per la redazione dell’atto nel processo civile e penale.

Il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, infatti, ha deciso che d’ora in poi gli atti processuali dovranno essere sintetici e chiari. Per questo ha deciso di emanare un nuovo decreto ministeriale con cui impone agli avvocati di rispettare le nuove norme riguardo alla redazione degli atti processuali.

Dal 2017 quindi per gli avvocati diventerà obbligatorio redigere un atto processuale che sia allo stesso tempo sintetico e chiaro e non solo per farsi apprezzare dal giudice ma soprattutto perché lo impone la legge. Un’idea che il Ministro della Giustizia Orlando ha in mente da più di un anno ma che solo adesso ha potuto attuare.

Per maggiori dettagli su come cambierà la redazione dell’atto per il processo civile e penale bisognerà aspettare che venga emanato il decreto ministeriale ma intanto possiamo vedere quali sono state le motivazioni che hanno spinto Orlando a prendere questa decisione.

Avvocati, nuove norme sulla redazione dell’atto processuale: dovrà essere sintetico e chiaro

Dopo un’attenta analisi di un’apposita commissione, sta per essere emanato un decreto ministeriale dedicato al processo penale e civile.

I nuovi fattori che dovranno caratterizzare l’atto processuale sono sinteticità e chiarezza, dove la prima è vista come il mezzo per raggiungere il fine della seconda.

Questo perché la sovrabbondanza allunga il processo e non fa rispettare i termini della ragionevole durata previsti dalla Costituzione. Per questo motivo quindi il Ministro della Giustizia Orlando ha istituito lo scorso 9 febbraio un gruppo di lavoro a cui è stato affidato il compito di individuare delle modifiche alle prassi amministrative in vigore attualmente. Il risultato di questo gruppo di lavoro lo vedremo probabilmente ad inizio 2017, quando verrà emanato il decreto ministeriale che spiegherà nel dettaglio le nuove regole.

Con l’introduzione dell’obbligo di essere chiari e sintetici ci saranno delle modifiche anche per l’insegnamento universitario. Infatti, nelle Università verrà data molta importanza all’insegnamento “dell’argomentazione del linguaggio giuridico”.

Novità anche per l’esame avvocato; a partire da quello del prossimo anno, infatti, sinteticità e chiarezza diventeranno parametri di valutazione del candidato e lo stesso vale per i concorsi di magistrato.

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Per quanto riguarda l’aspetto normativo, presto ci saranno degli interventi del legislatore volti ad enunciare con chiarezza il principio generale di sinteticità a cui dovranno attenersi non solo gli atti di parte degli avvocati, ma anche i provvedimenti dei giudici.

E l’essere sintetico dovrà riguardare anche il processo orale, per cui durante l’udienza bisognerà procedere più celeri e sciolti. Ed è per questo che le discussioni in aula saranno improntate nel rispetto della concentrazione e della specificità.

Infine, nel decreto ministeriale sarà prevista la realizzazione di protocolli processuali condivisi dall’avvocatura sia con la corte di cassazione che con molti uffici giudiziari riguardo alla redazione di atti per il processo civile e penale.

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