Il derivato sul petrolio texano staziona al di sopra della media mobile semplice a 200 giorni, seppur in flessione. Ecco le strategie su pullback che consentono un elevato rapporto di rischio/rendimento
I prezzi del derivato sul petrolio WTI proseguono in flessione dello 0,35% oggi, disegnando la terza candela con chiusura negativa consecutiva.
La persistente debolezza dei mercati globali e la cautela sui progressi degli scambi commerciali intaccano il consumo di carburante e, di conseguenza, del petrolio.
WTI future, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
La tendenza della materia prima rimane rialzista dai minimi segnati in area 42 dollari durante l’ultima decade di dicembre 2018. Inoltre, un nuovo rafforzamento del movimento positivo è stato evidenziato dall’intersezione al rialzo dei prezzi rispetto la media mobile semplice a 200 giorni, avvenuto nella seduta del 1° aprile.
Un ulteriore livello da monitorare è anche la trendline ascendente che delimita proprio questa tendenza rialzista, visibile tracciando la linea che unisce i minimi segnati il 24 dicembre e l’8 marzo scorsi, ora transitante a 59 dollari al barile.
Al momento il derivato WTI sembra che stia disegnando un movimento correttivo fisiologico che potrebbe essere considerato come tale fin quando i prezzi rimarranno al di sopra del livello statico a 60,32 dollari.
Questo livello oltre a rappresentare il più vicino supporto statico transita inoltre a ridosso del livello di ritracciamento del 50% di Fibonacci calcolato sul movimento ribassista partito nel mese di ottobre.
Considerato che l’oscillatore RSI settato a 14 periodi staziona in area di ipercomprato, si potrebbe ipotizzare una continuazione del movimento discendente che favorirebbe entrate a prezzo di carico più vantaggioso che consentirebbe di aumentare il potenziale rapporto di rischio/rendimento. Il livello statico precedentemente menzionato dovrà quindi essere attentamente monitorato proprio per questo motivo.
Strategie operative su WTI future
Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Alla luce della struttura tecnica del derivato sul WTI si potrebbero privilegiare strategie di matrice rialzista, ma su ritracciamento.
In caso di segnali di forza in area 60,32 dollari si potrebbero implementare posizioni long con stop loss posizionato poco al di sotto della trendline ascendente che conta menzionata nell’analisi, più precisamente a 59 dollari.
Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato sul prossimo livello statico a 64,51 dollari, mentre un target finale in prossimità della trendline ascendente che conta i minimi segnati il 9 febbraio 2018 a 58,07 con il minimo segnato il 15 agosto a 64,51 dollari, ora transitante a 72,90 dollari.
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