Trimestrale UBI Banca sorprende il mercato: titolo in rally

Alessio Trappolini

08/05/2019

Trimestrale UBI Banca: conti sopra le attese del mercato fomentano il rally delle quotazioni in Borsa

Trimestrale UBI Banca sorprende il mercato: titolo in rally

UBI Banca schizza al rialzo in Borsa Italiana dopo aver diffuso i conti del primo trimestre 2019.

Le azioni dell’istituto guidato da Victor Massiah beneficiano di una trimestrale che mostra risultati economici superiori alle stime di consensus fornite dagli analisti, e di aggregati patrimoniali in miglioramento, come attesta anche la discesa dei crediti deteriorati lordi (Npls) a 9,458 miliardi di euro.

Sulla base delle indicazioni estrapolate dalla prima trimestrale del 2019 i vertici di UBI Banca hanno confermato tutte le linee guida sull’evoluzione della gestione aziendale fornite il 31 dicembre scorso.

Trimestrale UBI Banca nel dettaglio

UBI Banca: risultati del primo trimestre 2019 in sintesi

Aggregato (dati in milioni €)1° trimestre 20191° trimestre 2018Variazione
Margine d’interesse 445,6 437,8 +1,8%
Utile netto 124,9 121 +3,22%
NPL 9.458,4 9.458,65 -2,7%
Cet1 Ratio 11,47% 11,34% 13 pb

Nella tabella sono sintetizzati i punti salienti della trimestrale di UBI Banca.

L’istituto ha chiuso il primo trimestre con un utile netto contabile di 82,2 milioni di euro in calo rispetto ai 117,7 milioni di un anno prima a causa dell’accordo sindacale ma sopra le attese degli analisti. Al netto delle poste non ricorrenti l’utile del primo trimestre è di 124,9 milioni in crescita dai 121 milioni di un anno prima.

Il trimestre è caratterizzato dalla crescita del margine d’interesse che nonostante una penalizzazione di 2 milioni derivante dall’introduzione dell’IFRS16 si è attestato a 445,6 milioni.

Questo risultato è «conseguenza della strategia di salvaguardia degli spread posta in essere a partire dal secondo semestre 2018, dalla tenuta delle commissioni, dall’ulteriore contrazione degli oneri operativi e dal contenimento delle rettifiche su crediti», spiega la banca nella nota di accompagnamento ai conti.

In tenuta le commissioni a 400,9 milioni, sopra le attese. I proventi operativi si sono attestati a 920,6 milioni, pressoché stabili e sopra le attese.

Trimestrale UBI Banca: gli aggregati patrimoniali

La trimestrale di UBI Banca evidenzia miglioramenti anche dal punto di vista patrimoniale.

L’aggregato più monitorato è quello relativo ai Non performing loans (Npls): lo stock di crediti deteriorati lordi è sceso a 9.458,4, in diminuzione del 2,7% (o 258,4 milioni) rispetto al 31 dicembre 2018.

La Banca ha sottolineato che la riduzione nelle consistenze dei crediti deteriorati nel corso del trimestre «non è pienamente valorizzata dal dato della loro incidenza sul totale dei crediti lordi, che registra una modesta decrescita al 10,36% dal 10,42% del 31 dicembre scorso, per effetto del decremento dei crediti totali lordi, posti al denominatore, rispetto a fine 2018».

Se i crediti totali lordi fossero rimasti invariati rispetto al 31 dicembre 2018, la loro incidenza si sarebbe ridotta a circa il 10,1%.

Se da un lato le coperture sui crediti deteriorati sono salite, l’istituto rileva anche che è migliorato il flusso di crediti da bonis a deteriorati (sintetizzato dall’indicatore Default rate), che nel primo trimestre ha raggiunto un nuovo minimo pari allo 0,79% annualizzato.

Indicatori di liquidità e patrimoniali sotto controllo

Il Cet1 fully loaded si attesta all’11,47% in lieve miglioramento dall’11,34% di fine dicembre. Gli indicatori di liquidità di UBI Banca, ossia il coefficiente di liquidità (Lcr) e il Net Stable Fund Ratio (Nfsr) sono entrambi superiori a 1.

L’esposizione del gruppo verso la BCE a titolo di TLTRO2 è pari a 12,5 miliardi di euro nominali.

Il profilo di scadenza contrattuale di tale esposizione TLTRO2, iscritta tra i ’Debiti verso Banche’ e quindi non incluso nella raccolta diretta, prevede il rimborso di 10 miliardi a giugno 2020 e 2,5 miliardi a marzo 2021.

«UBI Banca continua a beneficiare della solida posizione di liquidità, e conferma che il NSFR è maggiore di 1 anche al netto del contributo del TLTRO2 – spiega il comunicato -. Le attività stanziabili a disposizione del gruppo UBI Banca sono complessivamente pari, al 31 marzo 2019, a 32,5 miliardi di euro (di cui 16,8 disponibili) già al netto degli haircut, e inclusi 8,3 miliardi di liquidità depositata presso la BCE».

I vertici manageriali di UBI Banca guidati dall’amministratore delegato Victor Massiah hanno confermato l’outlook sul 2019 fornito con la presentazione dei risultati 2018. In quell’occasione la banca ha diffuso la stima di un utile netto normalizzato e di un Cet1 superiori ai livelli del 2018.

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