Scuola digitale: gli italiani la vogliono anche dopo emergenza sanitaria

Anna Maria Ciardullo

18/03/2020

Secondo un sondaggio, il 96% degli italiani è favorevole alla didattica digitale da implementare anche quando saremo usciti dopo l’emergenza coronavirus.

Scuola digitale: gli italiani la vogliono anche dopo emergenza sanitaria

Gli italiani sono favorevoli alla scuola digitale e non soltanto come misura contro l’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus. Un sondaggio, condotto dal centro di ricerca Lo Stilo di Fileta e la piattaforma di e-learning Docety, ha rilevato che il 96% della popolazione italiana approverebbe l’introduzione di sistemi di formazione online anche dopo l’attuale periodo di crisi.

La scuola online piace, ma l’Italia non è ancora pronta

L’Italia, tuttavia, non sarebbe ancora pronta a questo cambiamento. Lo affermano ben 2 intervistati su 3, dal campione di 600 utenti presi in esame. D’intralcio alla messa a punto di un efficace sistema scolastico digitale sarebbero: la mancanza di un’adeguata alfabetizzazione informatica (41%), la reticenza al cambiamento (29%), la mancanza di infrastrutture - indicata dal 19% del campione - e l’assenza di volontà politica (10%).

Gli under 18 sono fan della scuola digitale

Dall’indagine emerge che gli utenti più ottimisti sono gli under 18: il 42% ha risposto di credere che ci sia terreno fertile per l’utilizzo della didattica digitale. Più scettico è, invece, l’89% di chi possiede un dottorato e gli italiani che vivono all’estero, di questi il 71%.

Ma cosa desiderano imparare gli italiani online? Circa la metà del campione (48%) vorrebbe ricevere lezioni relative all’uso di software e in generale di informatica. La Gen Z, che pesa per il 51% sul totale, risulta il campione più interessato alla tecnologia. Molto richieste anche le lingue straniere (14%) seguite da formazione per concorsi (12%), hobby e fai da te (6%), arte e disegno (6%) e musica (3%). Solo l’1% non è interessato all’e-learning, mentre un 10% non ha saputo rispondere.

Lezioni one to one: le più apprezzate

Un italiano su 4 vorrebbe fare lezioni private online, soprattutto nella fascia d’età 35-60 anni. Le lezioni in live streaming sono, infatti, il formato più apprezzato, lo afferma il 55% degli utenti. Il 37% di loro apprezza questa forma di apprendimento in formato“one to one” ossia attraverso una comunicazione bidirezionale con il docente, senza rinunciare alla flessibilità del web.

Altrettanto graditi i videocorsi registrati, con il 45% degli intervistati che preferirebbe formarsi attraverso questa modalità. Di quest’ultimo campione, il 39% appartiene alla fascia sotto i 18 anni, mentre la percentuale sale al 50% tra gli utenti nella fascia universitaria (18-24). Infine, un utente su tre, sceglierebbe il modello dei webinar (seminari online) un approccio interattivo “uno a molti”, che piace soprattutto agli studenti sotto i 18 anni (33%).

Un cambio di paradigma da sperimentare

Nicola Palmieri, CEO e cofondatore di Docety, ha commentato:

“L’emergenza sanitaria offrirà alla scuola l’opportunità di sperimentare nuove modalità didattiche, che altrimenti avrebbero impiegato anni ad affermarsi. I dati della nostra ricerca dimostrano che gli studenti di ogni età sono pronti ad affrontare questo cambio di paradigma e, anzi, lo richiedono. È arrivato il momento per la scuola e i docenti di fare la differenza in questo momento critico”.

La piattaforma Docety ha messo a disposizione gratuitamente i propri servizi a scuole e università chiuse per il Coronavirus nell’ambito dell’iniziativa di solidarietà digitale del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione.

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