Riparazione auto non pagata: il meccanico può trattenere la vettura

Maria Stella Rombolà

12 Luglio 2018 - 16:35

Nel caso in cui non si corrisponda il pagamento delle riparazioni effettuate sulla propria auto il meccanico può decidere di trattenere la vettura fino ad avvenuta liquidazione del debito: secondo la Cassazione non si configura il reato di appropriazione indebita.

Riparazione auto non pagata: il meccanico può trattenere la vettura

Nel caso in cui non si proceda al pagamento della riparazione della propria auto al meccanico, quest’ultimo può decidere di trattenere la vettura fino ad avvenuto saldo.

Una sentenza della Cassazione ha infatti chiarito che in questo caso non si configura il reato di appropriazione indebita ma questo può accadere solo se si verificano alcune condizioni precise.

Quindi quando si acconsente a procedere a delle riparazioni sulla propria macchina presso un’autofficina è sempre bene chiedere a quanto ammonta il prezzo finale e riflettere prima di accettarlo per capire se è realmente possibile corrispondere quanto dovuto.

Riparazione non pagata

Solitamente non è concesso ai privati di farsi giustizia da soli ricorrendo ad atti violenti su persone o cose al fine di tutelare i propri diritti; in caso contrario si incorre nel rischio di commettere un reato di “esercizio arbitrario delle proprie ragioni”. Ma la legge stessa prevede alcune eccezioni a questa norma: è il caso del meccanico.

Quando ci si reca presso un’officina per far riparare la propria auto che dà problemi, il meccanico la visiona e chiarisce cosa non va specificando se c’è qualche pezzo da cambiare o aggiustare e rendendo noto il preventivo delle riparazioni. In questo caso il proprietario della macchina in questione può accettare o meno l’ammontare della spesa.

Non è più possibile che qualcuno faccia il furbo e accetti di procedere con le riparazioni per poi ritirare la macchina funzionante senza corrispondere il pagamento. In questo caso infatti secondo la Corte di Cassazione il meccanico può trattenere l’auto e il proprietario non può pretendere di riaverla indietro; in particolare la sentenza di riferimento è la n.48251 del 15 novembre 2016.

Non è possibile tutelarsi in alcun modo da questa decisione del professionista: la denuncia non è valida poiché non si configura alcun reato di appropriazione indebita e non serve a nulla inviare una raccomandata a.r. per chiedere la restituzione.

Presupposti diritto di credito

Il meccanico nel momento in cui trattiene l’auto sta vantando un diritto di credito per alcuni lavori eseguiti su determinati beni di proprietà di un altro soggetto. L’importante è che non usi gli oggetti di cui sopra in prima persona ma li detenga solo a garanzia del mancato pagamento.

Per non rischiare di far scattare il reato di appropriazione indebita è necessario che si verifichino 3 presupposti:

  • che si sia in presenza di detenzione legittima: è necessario verificare che sia stato lo stesso proprietario a consegnare spontaneamente la sua vettura al meccanico;
  • che il credito sia certo nell’ammontare e immediatamente esigibile: ad esempio non rientra in questa categoria un credito futuro;
  • che il meccanico non faccia uso della vettura come se fosse propria e non tenti di acquisire un diritto su di essa per usucapione.

Pignoramento

Nel caso in cui il pagamento della riparazione non venga mai risolto dal proprietario dell’auto è necessario seguire una procedura precisa; infatti il meccanico non diventa automaticamente proprietario della vettura e continua a non poterla utilizzare come mezzo proprio.

Se dopo molto tempo ancora il meccanico non avesse ricevuto quanto dovuto povrebbe recarsi dal giudice, presentare un decreto ingiuntivo contro il debitore e procedere alla notifica dello stesso. Trascorsi 40 giorni, utili a consentire un’opposizione all’imputato, il giudice avvierà il pignoramento ma solo dopo aver inviato notifica di un’ultima intimazione, detta “atto di precetto”.

Una volta eseguito il pignoramento del mezzo, questo viene venduto all’asta a meno che il meccanico stesso non ne richieda l’aggiudicazione diretta divenendo egli proprietario del bene.

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