Riforma Irpef: in quali regioni d’Italia si guadagna di più grazie al taglio delle tasse

Giorgia Bonamoneta

28 Novembre 2021 - 14:33

Rischio riforma del fisco non omogenea? In alcune regioni si sentiranno maggiormente i benefici del taglio delle aliquote, in altre molto meno. Ecco dove: la tabella.

Riforma Irpef: in quali regioni d’Italia si guadagna di più grazie al taglio delle tasse

La riforma del fisco che rimodula le aliquote Irpef avrà un impatto notevole sulle famiglie, ma non in maniera del tutto omogenea. Se infatti si guarda sulla cartina d’Italia si può tracciare in maniera chiara una linea tra le regioni che risentiranno maggiormente degli effetti positivi della riforma delle tasse e in quelle dove si sentiranno di meno.

A confermare questo quadro sono stati i dati incrociati delle rilevazioni Istat sulle forze lavoro e il database di JobPricing sulle retribuzioni dei dipendenti privati. In questo modo si è potuto calcolare l’impatto che la rimodulazione delle aliquote Irpef avranno sul territorio, anche se il calcolo è al momento parziale e non tiene conto delle detrazioni fiscali o dei dipendenti pubblici.

Riforma Irpef: ripartizione dei benefici non omogenea?

La riforma dell’Irpef svantaggia parte dei cittadini italiani? Diamo uno sguardo all’accordo raggiunto dal Governo, che prevede un riduzione degli scaglioni dell’Irpef, che passano da 5 a 4. Nel dettaglio le fasce di reddito imponibile saranno divise in:

  • la prima al 23% fino a 15mila (come ora);
  • il 25% fino a 28mila (dal 27% precedente);
  • il 35% fino a 50mila (dal 38% precedente);
  • il 43% per i redditi superiori.

La rimodulazione delle aliquote, che costano in bilancio 7 miliardi, secondo alcuni critici farebbero riferimento a un calcolo aggiornato a prima della pandemia. La pandemia, ancora in corso e che in questi giorni sta facendo nuovamente discutere per l’ingresso del nuovo green pass rafforzato, ha però cambiato le carte in tavola, ma soprattutto ha creato un maggior squilibrio economico.

Squilibrio che, messo su una mappa d’Italia, disegna quelle linee anticipate nell’introduzione. Osservando gli scaglioni delle aliquote risulta evidente, al momento, quale sia la popolazione che maggiormente ne beneficerà: i più “ricchi”. Anche se, più che di ricchi, bisognerebbe parlare di “redditi più elevati”.

Banalmente, le famiglie che rappresentano lo scaglione più in basso sulla scala dei redditi avranno un taglio sulle tasse del 0,7% e un aumento del reddito dello 0,1%; mentre le famiglie più in alto in questa scala di valore, avranno una riduzione delle tasse pari al 2,7% (in media) e un aumento del reddito del 1,2%.

Riforma Irpef: in quali regioni si rispecchia maggiormente il beneficio

Fatte queste premesse, è evidente come la ridistribuzione dei benefici segua la struttura dei salari a livello territoriale. Dai grafici pubblicati su Repubblica.it si può notare che oltre il 60% del vantaggio della rimodulazione dell’Irpef ricadrà nel Nord d’Italia, dove in media gli stipendi sono più alti.

La fotografia dei benefici corrisponde e riprende i discorsi del divario tra Nord e Sud del Paese. I benefici, ovvero dove si guadagnerà di più grazie al taglio delle aliquote, sono così suddivisi:

  • oltre il 60% ricade nel Nord;
  • il 21% al Centro;
  • il 18,6% al Sud.

Attenzione: nelle percentuali si tiene conto solo delle retribuzioni dei dipendenti privati e non di quelle pubbliche, che nel Sud hanno un impatto notevole.

Riforma Irpef e benefici nelle regioni: la tabella

A guardare la mappa d’Italia la maggior parte dei benefici risulta ricadere nella sola Lombardia, che rappresenta un quarto della riduzione media. Proprio in questa regione sono presenti gli stipendi medi dei dipendenti privati più alti, tra i 45 e i 55 mila euro.

A seguire emergono Lazio (11% della riduzione), Emilia Romagna (10%), Veneto (9,9%), Piemonte (8,5%) e Toscana (6,4%). Il resto dell’Italia è rappresentata da una riduzione non superiore al 5%.

Vediamo nel dettaglio la tabella delle regioni dove si guadagnerà di più grazie al taglio dell’Irpef. Nella tabella si legge, in euro, la riduzione media ponderata dell’Irpef:

REGIONI Media (ponderata) Regionale
Valle d’Aosta 239,85 €
Piemonte 237,90 €
Liguria 237,99 €
Lombardia 258,25 €
Veneto 226,17 €
Trentino-Alto Adige 264,65 €
Friuli Venezia Giulia 235,42 €
Emilia-Romagna 239,03 €
Toscana 214,98 €
Marche 202,22 €
Umbria 189,59 €
Lazio 241,89 €
Abruzzo 196,73 €
Molise 174,78 €
Campania 175,73 €
Puglia 175,71 €
Basilicata 150,45 €
Calabria 160,52 €
Sicilia 172,45 €
Sardegna 183,30 €

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