Con l’Assegno di inclusione si può pagare la vacanza? Attenzione ai limiti fissati dalla legge

Simone Micocci

22 Maggio 2024 - 19:37

Assegno di inclusione per andare in vacanza: i soldi si possono spendere per vitto e alloggio senza limitazioni, purché in Italia.

Con l’Assegno di inclusione si può pagare la vacanza? Attenzione ai limiti fissati dalla legge

Andare in vacanza rientra tra le spese di prima necessità? Potremmo parlarne per ore senza arrivare a un accordo: c’è chi, infatti, ritiene che i benefici di un soggiorno lontano da casa siano talmente tanti da porre una tale spesa nell’insieme degli acquisti di prima necessità, chi diversamente è convinto che una famiglia con difficoltà economica possa tranquillamente rinunciare a un viaggio lontano da casa a vantaggio di altre spese più importanti.

Tuttavia, va detto che questo dibattito è totalmente inutile quando si parla di Assegno di inclusione, ossia il sostegno economico che lo Stato riconosce alle famiglie che si trovano al di sotto della soglia di povertà (a patto che al loro interno sia presente almeno un minore, un over 60, una persona con disabilità oppure in condizione di svantaggio presa in carico dai servizi sociali comunali).

Per quanto infatti sia opinione comune che la somma pagata mensilmente a titolo di Assegno di inclusione debba essere utilizzata solamente per le spese di prima necessità, in realtà la normativa prevede altro.

Quando si avvicina il periodo di vacanza per gli italiani bisogna quindi fare chiarezza su questo aspetto, rispondendo alla domanda su quali sono le spese della vacanza per le quali si può utilizzare la Carta Adi e quali sono invece le restrizioni di cui tener conto.

Perché l’Assegno di inclusione si può spendere per la vacanza

Come chiaramente si legge sul sito del ministero del Lavoro, i titolari della carta possono spendere gli importi accreditati per soddisfare qualsiasi necessità (quindi non solo per i beni di prima necessità), a eccezione però dei beni e dei servizi indicati nell’elenco degli acquisti vietati.

Tra questi non figura alcun divieto sull’utilizzo dell’Assegno di inclusione per andare in vacanza. Di conseguenza, è possibile utilizzare la carta per pagare vitto e alloggio durante il soggiorno senza dover temere un blocco della carta. La carta si può utilizzare al ristorante, in hotel, presso qualsiasi struttura ricettiva. Per lo stesso motivo, la carta si può utilizzare anche per fare benzina all’auto, oppure per acquistare i biglietti per il mezzo di trasporto scelto per il viaggio (treno, aereo, nave).

Si può anche prendere una macchina a noleggio per partire e pagarla con l’Assegno di inclusione. E ancora: con la carta si possono acquistare anche i biglietti per i parchi di divertimento, così come per spettacoli teatrali e concerti.

Cosa non si può pagare con l’Assegno di inclusione

Ma ci sono delle limitazioni. Come precisato da Poste Italiane, con la carta si possono effettuare acquisti di beni e servizi presso i Pos degli esercizi commerciali in Italia convenzionati con il circuito Mastercard.

Quindi, non si può utilizzare la carta quando si è in vacanza all’estero, indipendentemente dall’acquisto effettuato.

Non sono autorizzati neppure gli acquisti effettuati online: questo vale anche per i biglietti di viaggio, i quali si possono acquistare solamente presso gli esercizi commerciali e le biglietterie autorizzate.

C’è inoltre una spesa espressamente vietata da tenere bene in mente quando si è in vacanza: tra gli acquisti non consentiti indicati dal decreto del ministero del Lavoro, infatti, figura il noleggio di navi e imbarcazioni da diporto. Se quindi siete al mare e pensate di noleggiare un gommone o una piccola imbarcazione per qualche ora, ricordate di non pagare con la carta.

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