Pensioni, al via i controlli dell’INPS da febbraio 2022: chi rischia di perdere l’assegno

Giorgia Bonamoneta

25/12/2021

INPS - via libera ai controlli per i pensionati a partire da febbraio 2022. Sono diversi i metodi di controllo, a parte da quelli digitali. Ecco chi deve rispondere alla chiamata e come fare.

Pensioni, al via i controlli dell’INPS da febbraio 2022: chi rischia di perdere l’assegno

Pensioni - L’INPS annuncia il via ai controlli per i pensionati a partire da secondo mese del 2022. Chi rischia di perdere l’assegno sono coloro che non dimostreranno per tempo l’esistenza in vita dai Paesi esteri. Lo stato emergenziale degli ultimi due anni ha reso più difficoltoso il sistema di controllo per l’accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati all’estero e, per evitare di pagare pensioni a persone decedute (quindi non dovute), l’INPS ha confermato l’inizio dei controlli come per gli scorsi anni.

Questa è la categorie di persone alle quale, a partire da febbraio e per 4 mesi, sarà richiesto di rivolgersi presso gli uffici (in maniera fisica, digitale o postale) per confermare di essere in vita ed evitare così di perdere la pensione italiana.

Tali operazioni sono state dichiarate “urgenti” dal Ministero degli Affari Esteri, su proposta dell’Istituto INPS, che ha emanato una circolare per attivare tutte le strutture consolari.

Pensioni: controlli dell’INPS a partire da febbraio 2022

Con il nuovo anno alle porte, l’INPS ha programmato la fase di accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati residenti all’estero. A partire dal 7 febbraio 2022 i pensionati residenti nel continente americano, nei Paesi scandinavi, negli Stati dell’Est Europa e limitrofi, in Ansia, in Medio ed Estero Oriente riceveranno i moduli di richiesta di attestazione dell’esistenza in vita attraverso Citibank NA (Associazione italiana banche estere).

Citibank NA, l’istituto di credito per i pagamenti al di fuori del territorio nazionale per conto dell’INPS, farà da tramite durante il periodo di controllo da parte dell’Istituto. Il modulo da compilare e inviare in formato digitale è stato scelto per evitare gli assembramenti in un periodo di emergenza sanitaria, così come il periodo di tempo per inviarlo è abbastanza ampio per permettere di dilazionare le operazioni.

Pensionati all’estero: chi rischia di perdere l’assegno

Nessuna corsa agli uffici quindi. L’INPS ha previsto un periodo di tempo piuttosto lungo per evitare gli assembramenti e per permettere a tutti i pensionati di rispondere al controllo delle pensioni. I pensionati non dovranno più recarsi presso gli uffici consolari, i Patronati o le autorità locali, basterà infatti compilare il modulo inviato da Citibank NA e attendere una conferma.

La comunicazione della richiesta di attestazione d’esistenza in vita arriverà ai pensionati residenti all’estero a partire dal 7 febbraio e avranno tempo 4 mesi per rispondere. Entro il 7 giugno i moduli dovranno quindi essere restituiti alla banca.

Ma cosa succede in caso contrario? Se il pensionato non è deceduto, ma comunque non conferma la propria esistenza in vita, il rischio è di perdere l’assegno della pensione. Non avviene immediatamente però. Qualora il modulo non viene consegnato entro il 7 giugno 2022, la rata della pensione di luglio sarà pagata in contanti nelle Agenzie di Western Union.

Solo alla mancata riscossione da parte del pensionato, o alla mancata produzione dell’attestazione di esistenza invita entro il 19 luglio 2022, il pagamento della pensione sarà sospeso a partire dalla rata di agosto 2022.

Con l’emergenza sanitaria i controlli si fanno anche in videochiamata

Ma come avviene il controllo per chi invia il modulo di accertamento dell’esistenza in vita? Meglio preparare una webcam. Infatti l’Ufficio consolare farà una verifica diretta tramite una videochiamata, evitando così al pensionato di raggiungere gli uffici per espletare lo stesso servizio. Ecco come funziona.

Il pensionato, una volta ricevuto il modulo da Citibank NA ha tempo 4 mesi per compilare l’attestazione dell’esistenza in vita con tutte le generalità anagrafiche, il numero INPS e i vari recapiti telefonici ed email.

Una volta inviata la copia digitale del modulo e del documento d’identità all’indirizzo email dell’ufficio consolare del Paese di residenza, il pensionato sarà contattato tramite videochiamata per confermare l’identità e lo stato in vita. I mezzi utilizzati saranno i più diffusi, a seconda dei contatti che il pensionato avrà trascritto nel modulo. Le app più in uso sono: Skype, Zoom, Microsoft Teams, Webex o Whatsapp.

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