Nuovo decreto Covid, tamponi e vaccini obbligatori: le scelte del Governo

Alessandro Cipolla

20/12/2021

Il 23 dicembre sarà il giorno del nuovo decreto Covid: oltre al tampone per i vaccinati necessario per accedere in una serie di luoghi, il Governo potrebbe introdurre anche l’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori.

Nuovo decreto Covid, tamponi e vaccini obbligatori: le scelte del Governo

L’imminente nuovo decreto Covid atteso per giovedì 23 dicembre potrebbe rappresentare una sorta di sconfitta per la linea finora portata avanti dal Governo: dopo mesi passati a ripetere che con il green pass c’era la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose, Mario Draghi lo ha dichiarato a fine luglio, adesso appare scontato che l’obbligo del tampone negativo verrà esteso anche ai vaccinati per accedere in tutta una serie di luoghi.

Già la scorsa settimana la scelta del ministro Roberto Speranza di far fare un tampone a tutti quelli che arrivano in Italia, possessori del green pass compresi, ha suscitato non pochi malumori soprattutto a Bruxelles. Mario Draghi però ha difeso l’ordinanza al Consiglio Europeo, ma adesso il suo Governo potrebbe dover di nuovo intervenire in materia.

Di fronte all’aumento dei contagi e dei ricoveri anche da noi, a Palazzo Chigi è stata convocata in tutta fretta una cabina di regia che si terrà nella giornata di giovedì 23 dicembre, il giorno prima della vigilia di Natale.

Stando alle immancabili indiscrezioni, a partire dal 27 dicembre in Italia dovrebbe entrare in vigore una nuova norma che prevede l’estensione anche ai vaccinati dell’obbligo di avere un tampone negativo per poter accedere negli stadi, nei cinema, nei teatri, nelle discoteche e nei grandi eventi. Un provvedimento che così potrebbe scattare proprio a ridosso del Capodanno

Nuovo decreto Covid: oltre ai tamponi anche il vaccino obbligatorio?

Se i nuovi dettami riguardanti il tampone dovrebbero scattare appena dopo Natale, la grande novità dell’inizio 2022 potrebbe essere l’obbligo della vaccinazione per tutti i lavoratori.

Non è da escludere comunque che inizialmente il Governo decida di estendere l’obbligatorietà vaccinale solo a chi lavora a contatto con il pubblico, ma a questo punto appare difficile che possano essere fatti ulteriori distinguo.

Stando a una stima fatta dalla fondazione Gimbe, a metà ottobre erano circa 3,8 milioni i lavoratori non vaccinati contro il Covid in Italia. Due mesi dopo è facile ipotizzare che il conto sia ancora superiore ai 3 milioni visto che, negli ultimi tempi, nel nostro Paese sono state fatte di media 25.000 prime dosi al giorno.

Se veramente nel prossimo decreto dovesse arrivare questo ennesimo giro di vite su tamponi e vaccini, le altre misure in ballo sono l’obbligo della mascherina all’aperto anche in zona bianca e la diminuzione della durata del green pass a 7 o 5 mesi, resta da capire se il nostro sistema riuscirà a reggere visto il probabile aumento di test e somministrazioni.

Di fronte al peggioramento della curva epidemiologica in Italia, il Governo spaventato dalla variante Omicron potrebbe a breve introdurre nuove misure restrittive: con colpevolissimo ritardo, anche a Palazzo Chigi si è capito che i vaccini da soli non bastano nella lotta contro il Covid e che il green pass non è uno strumento sanitario capace di mettere in assoluta sicurezza i vaccinati. Fortuna che per il The Economist siamo il Paese dell’anno.

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