La Meloni pensa a una mozione di sfiducia a Bonafede

Alessandro Cipolla

06/05/2020

Giorgia Meloni non ha escluso la possibilità di presentare una mozione di sfiducia al ministro Alfonso Bonafede a seguito delle parole del pm Nino Di Matteo: “Ha senso solo è una iniziativa comune del centrodestra”.

La Meloni pensa a una mozione di sfiducia a Bonafede

Non si placa la polemica che ha investito Alfonso Bonafede, il ministro della Giustizia targato Movimento 5 Stelle finito nella bufera dopo delle dichiarazioni del pm antimafia Nino Di Matteo in merito alla sua mancata nomina a capo del Dap.

Stando a quanto rivelato dal magistrato, Bonafede gli avrebbe prima offerto di scegliere tra la guida del Dap o degli Affari penali, per poi fare marcia indietro sulla possibilità di dirigere il dipartimento secondo Di Matteo forse sotto la pressione di qualcuno.

Accuse durissime, subito respinte al mittente dal ministro, soprattutto perché si fa riferimento a delle intercettazioni in carcere dove dei boss mafiosi contestavano la possibile nomina del pm palermitano alla direzione del Dap.

Fin da subito il centrodestra ha attaccato duramente Alfonso Bonafede chiedendo di riferire in Parlamento, alla luce anche delle scarcerazioni dei boss a seguito dell’emergenza coronavirus, con Giorgia Meloni che adesso non ha escluso la possibilità di presentare una mozione di sfiducia verso il ministro 5 Stelle.

La Meloni pensa a sfiduciare Bonafede

Alfonso Bonafede è da tempo nel mirino delle opposizioni. I cavilli normativi che hanno permesso a diversi esponenti di spicco della criminalità organizzata di finire ai domiciliari sfruttando il coronavirus, hanno provocato le fragorose proteste di tutto il centrodestra.

Adesso però Giorgia Meloni sembrerebbe essere pronta a presentare una mozione di sfiducia verso il Guardasigilli, con la querelle con il pm Nino Di Matteo che sarebbe la classica goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso.

Ospite della trasmissione Fuori dal coro, la leader di Fratelli d’Italia ha così risposto alla domanda se fosse disposta a presentare una mozione di sfiducia “È una ipotesi alla quale stiamo lavorando. Chiaramente ha un senso fare un’iniziativa del genere se è una iniziativa comune del centrodestra. Ne stiamo discutendo proprio in queste ore”.

Non ho gli elementi per inserirmi nella polemica tra il ministro Bonafede e il giudice Di Matteo, però - ha poi sottolineato la deputata - abbiamo tutti gli elementi sul fatto che all’inizio dell’emergenza Coronavirus ci sono state delle rivolte nelle carceri, che avevano chiaramente una regia perché scoppiavano tutte insieme e che quella regia così organizzata poteva appartenere solo ad un certo tipo di criminalità”.

Per Giorgia Meloni “di fronte a quelle rivolte che avevano come scopo quello di consentire che una serie di criminali, con la scusa del rischio contagio, potessero andare a casa, un ministro della Giustizia normale il giorno dopo avrebbe dato una risposta chiara dello Stato e annunciato pene esemplari per coloro che avevano partecipato”.

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