Alert Manovra: fallisce vertice notturno ma oggi è giornata campale

C. G.

30/09/2019

Manovra: la giornata sarà campale, occhi sulla NADEF. Cosa aspettarsi dopo il fallito vertice notturno?

Alert Manovra: fallisce vertice notturno ma oggi è giornata campale

Ancora nubi sulla manovra di bilancio del governo giallorosso.

Il vertice convocato nella notte da Giuseppe Conte si è rivelato completamente fallimentare e ha aperto le porte a una nuova ondata di incertezze e dubbi. I tempi sono adesso ancor più stretti.

Quella di oggi, lunedì 30 settembre, si rivelerà una giornata campale per le sorti della manovra italiana. Tra qualche ora l’esecutivo dovrà infatti presentare al parlamento la tanto attesa NADEF, primo passo verso la stesura della Legge di Bilancio 2020.

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Manovra: perché è fallito il vertice notturno

Alle ore 22:00 di ieri, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha cercato di trovare la quadra sulla manovra (in vista della presentazione della NADEF) assieme agli esponenti dei maggiori partiti di governo.

Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, Luigi Di Maio (M5S), Teresa Bellanova (IV), Dario Franceschini (PD), Riccardo Fraccaro (M5S) e Roberto Speranza (LeU) si sono tutti seduti al tavolo delle discussioni accanto al premier.

La riunione però si è rivelata completamente fallimentare. Alle ore 02:00 i partecipanti si sono salutati e hanno rimandato le discussioni sulla manovra alla giornata odierna, la stessa in cui dovrà necessariamente vedere la luce la NADEF.

Ma perché il vertice è fallito? Le discussioni maggiori si sono concentrate sull’aumento dell’IVA e sul reperimento delle risorse necessarie a finanziare la Legge di Bilancio senza sforare un certo livello di deficit.

Cosa aspettarsi oggi dalla NADEF?

Molto probabilmente la giornata di oggi si rivelerà ricca di tensione vista la posta in gioco. Nella NADEF (prevista per venerdì ma slittata ad oggi) dovranno infatti essere inseriti i dati fondamentali sui quali poi dovrà essere costruita la manovra.

Sicuramente la misura più scansionta sarà il deficit/PIL, lo stesso che ha causato un lungo braccio di ferro tra l’Italia e l’Europa in occasione della Legge di Bilancio 2019.

Le indiscrezioni di qualche giorno fa hanno parlato di un rapporto al 2,3%, ma le discussioni in merito non si sono risparmiate. Luigi Di Maio si è scagliato contro qualsiasi aumento dell’IVA durante il vertice notturno e alle sue dichiarazioni hanno poi fatto eco quelle di Matteo Renzi.

Certo è che da qualche parte bisognerà trovare le risorse necessarie alla manovra. Nella giornata di oggi continueranno probabilmente a contrapporsi le posizioni di chi vuole evitare a ogni costo l’aumento dell’IVA anche portando il deficit al 2,4% e quelle di chi si batterà per tenere la misura entro e non oltre il 2,2%. Partorire la NADEF e la Legge di Bilancio non sarà facile per il nuovo esecutivo.

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