Legge di Bilancio 2017: le novità per le Forze Armate

Simone Micocci

17/10/2016

18/10/2016 - 16:15

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Legge di Stabilità 2017 presentata da Renzi, importanti novità per le Forze Armate: gli 80€ saranno strutturali in busta paga, mentre il rinnovo contratti si avvicina. Secondo il Sap, però, l’aumento di stipendio sarà troppo basso, ecco perché.

Legge di Bilancio 2017: le novità per le Forze Armate

Legge di Stabilità 2017: quali novità per le Forze Armate?

Il Premier Matteo Renzi sabato ha presentato il testo della Legge di Bilancio 2017. Una manovra da 26,5 miliardi di euro, di cui 1,9 miliardi verranno destinati, come dichiarato da Renzi, “al rinnovo dei contratti, al comparto Forze Armate e Corpi di Polizia e alle nuove assunzioni”.

Insomma, dopo sette anni di blocco contratti si va verso il tanto atteso rinnovo.

Tuttavia, il Sap, Sindacato Autonomo di Polizia, analizzando le condizioni con cui dovrebbe avvenire il rinnovo contratto per le Forze Armate ha manifestato più di qualche dubbio a proposito.

Infatti, l’aumento di stipendio previsto per le Forze Armate sarà troppo esiguo ed è per questo che, secondo il Sap, non ci sono le condizioni per ritenersi soddisfatti.

Non basta quindi la conferma che a partire dal 1° gennaio 2017 gli 80€ saranno strutturali in busta paga per soddisfare le OO.SS. poiché ancora una volta il Governo ha dimostrato di non dare molta importanza al rinnovo contratti rinviato ormai da troppi anni.

Ma vediamo nel dettaglio quali novità della Legge di Bilancio 2017 riguardano le Forze Armate, così da capire a quanto potrebbe ammontare l’aumento di stipendio.

Legge di Stabilità, novità Forze Armate: 390 milioni per il riordino

Nella Legge di Bilancio presentata da Matteo Renzi sono stati stanziati 390 milioni di euro che, aggiunti ai 147 già disponibili, andranno a finanziare il progetto di riordino delle carriere. Come abbiamo già avuto modo di vedere in un nostro precedente articolo, con il riordino ci sarà una maggiore valorizzazione del merito e della produttività così da soddisfare un’ampia platea di operatori delle Forze Armate.

Inoltre ci sarà una rivoluzione per quanto riguarda i titoli di studio con cui accedere alle carriere. Nel dettaglio, nell’ultimo testo presentato dall’Amministrazione ai sindacati è stato introdotto l’obbligo di diploma per i concorsi nelle Forze Armate. Con il diploma si potrà diventare massimo maresciallo (o ispettore), con la laurea triennale capitano (o commissario), mentre con la specialistica dirigente (o generale).

Legge di Stabilità, novità Forze Armate: 80€ strutturali in busta paga

Questa rappresenta una grande vittoria per i sindacati che da diversi anni si battevano per rendere gli 80€ strutturali in busta paga. Introdotta con la Legge di Bilancio 2017, questa novità entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2017.

Perché è importante? Con gli 80€ strutturali in busta paga ci saranno degli effetti non solo sulla previdenza, ma anche sulla liquidazione che con il sistema contributivo è fondamentale per il futuro delle Forze Armate e delle proprie famiglie.

Legge di Stabilità, novità Forze Armate: rinnovo dei contratti in arrivo, ma il Sap non ci sta

Nella Legge di Stabilità 2017 sono stati stanziati 1,9 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti della P.A e per le 10.000 nuove assunzioni annunciate da Renzi. Nel dettaglio, al rinnovo dei contratti ne verranno destinati circa la metà (900 milioni di euro).

Una cifra che, secondo quanto dichiarato dal Sap, non è sufficiente per garantire un aumento di stipendio che ripaghi le Forze Armate dei sette anni di blocco dei contratti. Nel dettaglio, il Sindacato Autonomo di Polizia ha fatto un calcolo approssimativo di quanto potrebbe essere l’aumento salariale per un agente:

  • 32€: previsti dalla novità degli 80€ strutturali;
  • 10€: derivati dai 900 milioni per il rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego;
  • 23,42€: il risultato della spalmatura che avverrà con il riordino.

Insomma, calcolatrice alla mano possiamo vedere come per ogni agente ci sarà un aumento di stipendio di circa 63,42€ netti al mese. Una cifra che secondo il Sap è ridicola, come dichiarato in un comunicato uscito poche ore dopo la presentazione della Legge di Bilancio:

“L’agognato contratto e il riordino delle carriere al prezzo di uno scarso? Dopo sette anni di blocco?”

Inoltre, dal Sap hanno aggiunto che presto potrebbe essere approvato il progetto per l’aumento del prezzo della mensa a 4,50€ a pasto. E qualora questo progetto dovesse andare in porto, lo Stato recupererebbe l’aumento di stipendio con soli 35 pasti mensili.

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