Guerra USA-Russia: da quali Paesi l’Europa può rifornirsi di gas?

Riccardo Lozzi

28 Gennaio 2022 - 11:47

Gli Stati Uniti stanno trattando con alcuni Paesi per rifornire l’Europa di gas naturale in caso di scoppio della guerra in Ucraina e di un possibile blocco delle forniture da parte della Russia.

Guerra USA-Russia: da quali Paesi l’Europa può rifornirsi di gas?

L’ipotesi dello scoppio di una guerra tra Stati Uniti e Russia in Ucraina sta diventando sempre più probabile. La minaccia di Joe Biden di attaccare economicamente a livello personale il suo omologo Vladimir Putin, ha fatto aumentare, se possibile, le tensioni tra i due Paesi.

In questa situazione di crisi, l’Europa si trova in una posizione di enorme difficoltà, avendo instaurato con Mosca stretti rapporti di tipo commerciale ed economico, oltre a una forte dipendenza dal punto di vista energetico.

La Russia è infatti il più importante fornitore di gas naturale per i Paesi dell’UE, garantendo da sola il 40% dei 450 miliardi di metri cubi del fabbisogno annuale del vecchio continente; di cui un terzo passa attraverso il territorio della stessa Ucraina.

Per tali ragioni, gli Stati Uniti, i quali hanno bisogno di contrapporre a Putin un fronte occidentale unito in caso di possibile conflitto, negli ultimi mesi si stanno adoperando per rassicurare gli alleati europei sulla possibilità di forniture alternative. Ma quali sono i Paesi da cui l’Europa può rifornirsi di gas naturale, così da garantire ai cittadini una fornitura energetica adeguata e, al tempo stesso, a prezzi contenuti?

Da quali Paesi l’Europa può rifornirsi di gas?

Alla vigilia di natale del 2021, si è assistito a un aumento del 50% in 24 ore del numero di navi che dagli Stati Uniti hanno attraversato l’oceano Atlantico per portare in Europa scorte di gas naturale liquefatto (GNL).

Secondo diversi media e analisti, tuttavia, si è trattato soprattutto di un primo gesto per dimostrare la vicinanza del Governo statunitense ai Paesi dell’UE, che molto probabilmente da sola non è in grado di risolvere la crisi energetica.

Sembrerebbe però che l’impegno di Biden per “garantire all’Europa di superare l’inverno e la primavera” non sia terminato con questa mossa e stia preparando un accordo con i principali produttori internazionali per l’invio di una grossa mole di GNL tramite petroliere.

Uno dei principali Stati coinvolto in questa operazione dovrebbe essere il Qatar, stretto alleato degli USA e dell’intero occidente e, soprattutto, il secondo esportatore al mondo di gas naturale liquefatto dopo l’Australia. L’emirato potrebbe dirottare verso l’Europa parte delle milioni di tonnellate che ogni anno produce e invia in particolare in Asia.

Trattative USA in vista della guerra in Ucraina contro la Russia

Il presidente Biden dovrà comunque offrire alternative credibili e sicure ai leader europei, i quali, come spesso accade, si stanno muovendo in maniera autonoma per soddisfare le proprie esigenze domestiche.

Ad esempio, il primo ministro ungherese Viktor Orban ha annunciato una sua prossima visita ufficiale a Mosca da Putin il primo febbraio, durante la quale negozierà un aumento del volume di gas naturale dalla Russia all’Ungheria.

Una trattativa che potrebbe far aumentare il livello di tensioni, nonostante Orban abbia dichiarato che avrebbe discusso con i vertici UE e NATO prima di partire per la capitale russa.

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