Green pass obbligatorio: cosa ha deciso la Svizzera

Luna Luciano

08/09/2021

Green pass obbligatorio per i luoghi al chiuso anche per la Svizzera. Con la situazione preoccupante negli ospedali, il Consiglio Federale corre ai ripari seguendo il modello francese e italiano.

Green pass obbligatorio: cosa ha deciso la Svizzera

Anche la Svizzera, come l’Italia, ha esteso l’obbligo di green pass ai ristoranti e ai locali al chiuso. Sono state quindi introdotte le norme proposte da Alain Berset che sarebbero già dovute essere in vigore da una settimana.

Il Consiglio Federale aveva rimandato la questione, ma davanti all’aggravarsi della situazione nelle terapie intensive non ha potuto non procedere con l’estensione del green pass. Dal 13 settembre, lunedì prossimo, i cittadini svizzeri dovranno quindi munirsi di pass, che in Svizzera si chiama «certificato Covid» per accedere a determinati servizi.

Con l’avvicinarsi dell’autunno, e del conseguente freddo, potrebbe registrarsi un nuovo aumento dei contagi peggiorando la situazione negli ospedali svizzeri, dove in alcuni Cantoni gli interventi sono rimandati e i pazienti trasferiti.

Dove sarà obbligatorio il green pass in Svizzera

Ristoranti, cinema e non solo. Il green pass elvetico sarà obbligatorio dalla prossima settimana all’interno di molti locali al chiuso e in occasione di manifestazioni all’aperto, vediamoli nel dettaglio:

  • Ristorazione. Pub, bar, bistrot, ristoranti e altri luoghi della ristorazione dovranno chiedere all’entrata del locale l’esibizione del pass Covid. Non sarà invece richiesto nelle terrazze, nelle mense per i poveri e nei locali di ristorazione nelle aree di transito degli aeroporti.
  • Strutture culturali e per il tempo libero. Non solo musei e palestre. Solo chi è in possesso di un green pass, ottenuto tramite vaccinazione, guarigione o test negativo entro le 48 ore prima, potrà accedere a musei, biblioteche, giardini zoologici, centri fitness, palestre di arrampicata, piscine coperte, parchi acquatici. L’obbligo sarà valido anche per le attività sportive o culturali come gli allenamenti o prove teatrali a meno che il gruppo (stabile) non superi le 30 persone.
  • Manifestazioni al chiuso. L’obbligo varrà anche per le manifestazioni al chiuso come i concerti, l’opera e il teatro, cinema, manifestazioni sportive, eventi e cerimonie private. Di contro, il Consiglio Federale - volto a proteggere i diritti fondamentali - non richiederà il green pass per le manifestazioni religiose, per le manifestazioni per la formazione dell’opinione politica, con un massimo però di 50 persone, e i gruppi di auto-aiuto.
  • Manifestazioni all’aperto. Per tutte le altre tipologie di manifestazioni all’aperto rimarranno in vigore le norme vigenti, simili a quelle italiane: obbligo del pass Covid per manifestazioni (concerti, gare sportive ecc...) con più di 1.000 persone, mentre per eventi di minori dimensioni la decisione spetterà agli organizzatori.

Multa di 100 franchi a chi infrange le norme anti-Covid

Saranno i Cantoni i responsabili che controlleranno la corretta applicazione delle norme anti-Covid. Chi sarà pizzicato a non possedere il green pass alle manifestazioni, o nei luoghi dove è obbligatorio, rischia una multa di 100 franchi, mentre l’esercente o l’organizzatore che non osserva le nuove misure potrà ricevere sanzioni più pesanti fino alla chiusura dell’attività (come nel caso dei ristoratori).

Green pass: le misure per lavoro e Università

La situazione cambia leggermente nel caso delle singole imprese lavorative. I datori di lavoro potranno verificare se i dipendenti possiedono il certificato o meno solo se necessario per decidere quali misure di protezione adottare.

Il Consiglio Federale è stato molto chiaro su alcuni punti: se è il datore di lavoro a chiedere ai dipendenti di sottoporsi al test, sarà lui stesso a provvedere ai costi.

La situazione cambia anche per le Università. I Cantoni o le stesse strutture universitarie potranno scegliere di prescrivere o meno l’obbligo del certificato verde e se revocare alcune norme. Nel dettaglio:

  • Per i corsi di laurea e master si potrà richiedere l’obbligo del certificato e potranno quindi essere revocati l’obbligo della mascherina e la limitazione a due terzi della capienza delle aule universitarie.
  • Per le altre attività universitarie, come i corsi di formazione continua, varranno le regole previste per le manifestazioni.

Green pass: regole per entrare in Svizzera

Infine, nuove norme per chi entra in Svizzera. A esclusione dei minori di 16 anni, dei frontalieri e dei passeggeri in transito, chiunque entrerà dovrà compilare modulo d’entrata elettronico (Passenger Locator Form). Tramite questo modulo sarà possibile sapere chi è vaccinato o meno.

Chi è in possesso del certificato Covid digitale dell’UE potrà avere il pass elvetico. In futuro si lavora anche per gli altri certificati di altri paesi. Per chi invece non è ancora vaccinato si aprono due possibilità:

  • Presentare il risultato negativo di un test, indipendentemente dal Paese di provenienza. Dai quattro ai sette giorni dall’arrivo ci si dovrà sottoporre a un secondo test in Svizzera.
  • Presentare il risultato negativo di un test e sottoporsi a una quarantena per dieci giorni.

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