Festa del Gatto: perché è il 17 febbraio, origine e significato

Claudia Mustillo

17/02/2022

La festa del gatto è oggi. Non tutti i Paesi però festeggiano gli amici a quattro zampe nello stesso giorno. Perché l’Italia ha scelto il 17 febbraio?

Festa del Gatto: perché è il 17 febbraio, origine e significato

La festa del gatto è il 17 febbraio, in Italia, ma non tutti i Paesi festeggiano il felino più amato dall’uomo nello stesso giorno. Infatti, la giornata internazionale del gatto è una celebrazione, creata nel 2002 dall’International Fund for Animal Welfare, per onorare i gatti e ricorre l’8 agosto, ma sono diverse le celebrazioni nazionali previste in altre date e le motivazioni legate a queste. Tra cui anche quella italiana prevista il 17 febbraio.

In Giappone, dove i gatti rivestono un ruolo a dir poco importante per via del loro legame con la tradizione e la storia del Paese la giornata nazionale del gatto è il 22 febbraio, questo perché la data - con la pronuncia giapponese- ricorda il verso del gatto.

Negli Stati Uniti e in Canada, il National Cat Day, è una giornata dedicata alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’adozione dei gatti, che si tiene l’8 agosto in Canada e il 29 ottobre negli Stati Uniti.

Ecco perché l’Italia ha scelto di festeggiare la festa del gatto il 17 febbraio.

Perché il 17 febbraio: origine e significato

Perché in Italia la festa nazionale del gatto ricorre proprio il 17 febbraio? Domanda interessante, legata alla giornalista Claudia Angeletti. Fu lei che nel 1990 propose un referendum tra i lettori della rivista «Tuttogatto» per stabilire una giornata da dedicare agli amati amici a quattro zampe.

La proposta che vinse il referendum per stabilire la giornata nazionale del gatto fu quella di Oriella Del Col che propose il 17 febbraio, motivando che la data racchiude diversi elementi caratteristici dei gatti.

Il primo motivo per cui la giornata scelta è quella del 17 febbraio è perché febbraio è il mese del segno zodiacale dell’ Acquario, spesso definiti degli spiriti liberi e anticonformisti, proprio come i gatti che non amano sentirsi oppressi dalle regole e che cercano sempre di mantenere un’indipendenza e un’autonomia. Inoltre, alcuni detti popolari definivano febbraio il “il mese dei gatti e delle streghe”.

Sul numero 17 c’è molto da dire. La tradizione italiana lega questo numero alle sventure, il diciassette porta male per chi è scaramantico. Stessa fama che in passato è stata associata al gatto, soprattutto se nero.

La scaramanzia legata al numero 17 affonda le radici nell’anagramma del numero romano: da XVII si trasforma in VIXI, ossia «ho vissuto» e di conseguenza sono morto. Ma i gatti, secondo le leggende popolari, possono vivere diverse vite.

Il 17 assume quindi la forma di una vita per 7 volte, per celebrare le famose sette vite dei gatti.

Come festeggiare i gatti?

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