Come non farsi interrogare: 6 consigli per evitare un brutto voto

Luna Luciano

02/04/2022

02/04/2022 - 21:19

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Sarà capitato almeno a tutti una volta di non essere preparati per un interrogazione. Ecco quindi 6 consigli su come evitare un brutto voto.

Come non farsi interrogare: 6 consigli per evitare un brutto voto

Tutti almeno una volta hanno desiderato di poter evitare un’interrogazione. Incubo per molti studenti, le interrogazioni sono in realtà la possibilità per lo studente di mettere in pratica quanto appreso, confrontandosi con il docente e arricchendo il proprio bagaglio culturale. Purtroppo, non è così per tutti.

Spesso per gli alunni e le alunne l’interrogazione diventa il momento più temuto, anche a causa della società in cui si è immersi - una società altamente performativa che carica psicologicamente gli studenti di aspettative, dove un brutto voto non è mai accettato.

Eppure, nel corso del proprio percorso scolastico sarà capitato a tutti almeno una volta di arrivare al giorno dell’interrogazione impreparati. È naturale in quei casi domandarsi se ci sia un modo per non farsi interrogare. Ecco quindi 6 consigli che potrebbero tornare utili per evitare un brutto voto.

1. Come non fasti interrogare: la giustificazione

Il primo metodo per evitare un’interrogazione è forse la più ovvia: la giustificazione. Solitamente agli studenti del liceo viene concessa una giustificazione a semestre, dove lo studente può chiedere di non essere interrogato. Se non la si è ancora utilizzata è bene adoperarla. Oppure richiedere ai propri genitori di firmare una giustificazione, specialmente se si hanno avuto problemi di salute o familiari.

2. Come non farsi interrogare: non andare a scuola

Un metodo classico per non farsi interrogare è quello di non andare a scuola. Se non si è maggiorenni, in questi casi è bene avere i genitori consenzienti, dato che dovranno poi giustificare l’assenza sul registro elettronico. In caso contrario si può sempre cercare di convincere i propri genitori inventando qualche malessere.

3. Come non farsi interrogare: uscita anticipata

L’uscita anticipata o l’entrata in seconda sono un ottimo escamotage per evitare un’interrogazione ma non fare assenza a scuola. Anche in questo caso però sarà necessario coinvolgere i propri genitori se non si è maggiorenni, evitando di falsificare la firma. Oppure si può decidere di uscire anticipatamente a causa di un “malessere”. È bene ricordare che questi stratagemmi non possono essere impiegati di frequente.

4. Come non farsi interrogare: andare al bagno

Un metodo abbastanza banale ma che può rivelarsi efficace per evitare il brutto voto è quello di andare al bagno. Ovviamente è importante porre la domanda al momento giusto, non bisogna chiederlo nel momento esatto in cui il/la docente sta controllando il registro di classe. Se si è a conoscenza che quel giorno ci sarà l’interrogazione, dopo aver cordialmente salutato l’insegnate - prima che inizino le interrogazioni - bisogna chiedere se è possibile andare al bagno, sottolineandone in caso di negazione l’urgenza.

5. Come non farsi interrogare: dire di non aver capito l’argomento

Può capitare di non essere preparati per l’interrogazione pur avendo provato a studiare. Per questo motivo per evitare un brutto voto può essere utile dire al professore di non aver capito l’argomento del giorno. In questo modo oltre ad avere la risposta a possibili reali dubbi, il docente potrà vedere l’impegno dello studente.

6. Come non farsi interrogare: il sistema dei volontari

L’unico modo veramente efficace per evitare un’interrogazione è quella dell’organizzare un sistema di volontari. Anche se i docenti non accettano le interrogazioni programmate è possibile che accettino i volontari. In questo caso non sarà necessario rivelare all’insegnate il calendario organizzato tra i compagni di classe. L’importante è che ognuno nella classe adempia al proprio turno di interrogazione. Per essere certi che i compagni non si tirino indietro è giusto offrirsi in un’altra materia lo stesso giorno.

È così importante evitare un brutto voto?

Dopo aver dato alcuni consigli su come evitare un’interrogazione, urge forse fare un’ultima riflessione, domandandosi se sia è così importante evitare il brutto voto. Fin dalle elementari ai primi anni universitari, bambini e adolescenti devono confrontarsi con un sistema altamente performativo che li obbliga a essere sottoposti a una forte pressione scolastica e psicologia. La società delle performance richiede allo studente, come al lavoratore, di colmare qualsiasi aspettativa, causando un forte stress.

A causa di questo meccanismo estremamente competitivo gli studenti vanno incontro a un’ansia scolastica difficile da gestire. La società odierna ha adotta una “cultura dell’errore negativa”, dove l’errore è demonizzato. Per questo motivo bisogna ridimensionare quello che potrebbe essere vissuto come un “fallimento”: il brutto voto.

A tutti sarà capitato almeno una volta di non essere stati pronti per un’interrogazione, ma piuttosto che scappare, la stessa interrogazione può essere un’opportunità utile per apprendere, questo sempre che il docente adotti una visione dell’errore positiva piuttosto che negativa. Nulla esclude poi di potersi preparare al meglio per recuperare il brutto voto all’interrogazione successiva.

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# Scuola

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