Cina verso la ripresa con nuovi stimoli fiscali

Alessandro Venuti

3 Maggio 2019 - 13:56

Secondo il Research Team di AXA Investment Managers, considerato lo scenario più accomodante relativamente alla politica monetaria della Federal Reserve, in aggiunta agli stimoli fiscali di ampia portata cinesi, tutto sembra pronto per un’accelerazione dell’economia

Cina verso la ripresa con nuovi stimoli fiscali

Secondo il Research Team di AXA Investment Managers, considerato lo scenario più accomodante relativamente alla politica monetaria della Federal Reserve, in aggiunta agli stimoli fiscali di ampia portata cinesi, tutto sembra pronto per un’accelerazione dell’economia globale.

Il miglioramento dell’attività, in Asia e negli scambi mondiali, dovrebbe favorire gli indicatori industriali nei prossimi trimestri. Inoltre, aspetto più importante, la fiducia delle imprese è rimasta alta nei servizi, allontanando i timori di un contagio derivante dal precedente rallentamento del settore manifatturiero.

Cina: stimoli fiscali favoriscono ripresa delle attività

Considerati gli stimoli fiscali di ampia portata in Cina e gli incentivi fiscali più modesti in diversi stati membri dell’Eurozona, tutto sembrava pronto per un’accelerazione progressiva dell’economia.

Il Research Team di AXA Investment Managers evidenzia un aumento dei prestiti da gennaio in Cina, che riflettono gli stimoli introdotti nel Paese. Un fenomeno che storicamente ha preceduto di circa 6 mesi una ripresa dell’attività.

«È rassicurante poiché, sebbene la crescita del PIL reale in Cina sia stata sorprendentemente al rialzo nel primo trimestre del 2019 (al 6,4% su base annua), le importazioni cinesi sono ancora in forte frenata».

Stati Uniti in leggero rallentamento

L’attuale debolezza degli scambi commerciali globali spiega il rallentamento della produzione industriale mondiale e degli indici manifatturieri, tra cui quelli relativi alle imprese statunitensi.

L’economia statunitense sembra destinata a rallentare per il terzo trimestre consecutivo, con un tasso annualizzato dell’1,5% circa nel primo trimestre del 2019.

Secondo AXA Investment Managers, questo andamento sarà però temporaneo: la spesa pubblica e le vendite al dettaglio dovrebbero rimbalzare a sostegno del secondo trimestre, anche grazie a fattori stagionali.

Secondo gli indicatori degli esperti: «il modello della probabilità di recessione negli Stati Uniti non raggiunge il limite nei prossimi dodici mesi, ma il margine si sta riducendo e noi continuiamo a prevedere una crescita del PIL Usa inferiore alle medie per il prossimo anno».

L’asset allocation in vista di una possibile svolta della crescita globale

Secondo Axa Investment Managers i mercati del rischio si aspettano che la crescita globale toccherà il fondo dopo il rallentamento sincronizzato dell’ultimo anno. Anche il mercati del credito restano promettenti dopo una performance record nel primo trimestre. Il petrolio, le azioni cinesi e delle banche europee riportano i rendimenti più brillanti da inizio anno.

«Tale contesto suggerisce una propensione al rischio modesta ma in aumento, soprattutto nei prodotti a spread - High Yield USA e debito dei mercati emergenti - a fronte della rinnovata tendenza verso un calo dei tassi su scala globale».

«Nell’azionario sovrappesiamo i mercati emergenti e le banche europee, dove i multipli delle valutazioni da inizio anno sono rimasti indietro rispetto alle azioni statunitensi. Conserviamo una posizione neutrale sulla duration nell’ambito del reddito fisso globale. È un approccio ispirato alla prudenza mentre ci avviciniamo a una possibile svolta nella crescita globale dove servono altri segnali prima di diventare più prudenti sulla duration».

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