Caso Apple, l’Irlanda contro la Ue: “Cupertino non ci deve 13 mld, ecco perché”

Antonio Atte

19 Dicembre 2016 - 15:29

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Caso Apple: il ricorso dell’Irlanda contro la Commissione europea, che a fine agosto ha obbligato l’azienda USA a rimborsare a Dublino tasse non versate per 13 mld.

Caso Apple, l’Irlanda contro la Ue: “Cupertino non ci deve 13 mld, ecco perché”

L’Irlanda non ci sta e punta il dito contro la Commissione europea per il caso Apple. Secondo Dublino, Bruxelles avrebbe abusato del suo potere interferendo nella sovranità nazionale di un suo Stato membro quando a fine agosto ha deciso di condannare Apple a rimborsare al governo irlandese tasse non versate per un totale di 13 miliardi di euro.

Per la Commissione, infatti, l’azienda californiana che ha a Dublino il suo quartier generale europeo avrebbe beneficiato di una aliquota all’1% nel 2013, scesa allo 0,005% l’anno successivo, mentre la normale aliquota irlandese è fissata al 12,5%.

La Ue contesta all’Irlanda il fatto di aver aggirato il diritto fiscale internazionale, dando la possibilità alla società fondata da Steve Jobs di domiciliare sul territorio nazionale decine di miliardi di dollari di imponibile, realizzato in realtà in altri Stati.

Dublino cerca però di difendere con le unghie e coi denti un regime fiscale vantaggioso che negli ultimi 20 anni ha consentito al Paese del trifoglio di attrarre numerose multinazionali: basti pensare che nella sola città di Cork, Apple rappresenta il primo datore di lavoro privato e conta oltre 5mila dipendenti.

Caso Apple: il ricorso dell’Irlanda alla Corte di Giustizia

Per il ministro del Tesoro irlandese

“Si tratta di una interferenza nella sovranità nazionale e Bruxelles ha avuto una comprensione errata di come funziona la tassazione delle multinazionali”.

Sono questi i punti cardine presenti nel ricorso che il governo presieduto dal conservatore Enda Kenny presenterà alla Corte di Giustizia europea. Una tempistica non casuale, dal momento che proprio questa settimana la Commissione presenterà i dettagli della sua decisione contro Apple.

Caso Apple: i precedenti

Ad ogni modo, la somma richiesta alla multinazionale statunitense rappresenta un record: supera infatti di 40 volte le multe inflitte in casi analoghi.

Basti citare il caso della controllata di FCA Fiat Finance and Trade - che secondo la Commissione Europea avrebbe pagato solo una minima parte delle tasse dovute al fisco lussemburghese: una cifra compresa tra i 20 e i 30 milioni di euro per il periodo che va dal 2012 a oggi - Starbucks, famosa catena statunitense di caffetterie, che è accusata di aver ricevuto dall’Olanda vantaggi fiscali illeciti dal 2008 ai giorni nostri per un totale di 20-30 milioni di euro.

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