CCNL dipendenti aziende ICT: testo e punti fondamentali dell’accordo

Claudio Garau

28 Gennaio 2022 - 09:16

Lo scorso anno è stato redatto il primo CCNL dipendenti aziende ICT, un testo che intercetta le richieste e le esigenze di un settore innovativo e desideroso di una normativa ad hoc. I dettagli.

CCNL dipendenti aziende ICT: testo e punti fondamentali dell’accordo

Il contratto collettivo nazionale di lavoro - abbreviato con la sigla CCNL - costituisce la fonte normativa con la quale le organizzazioni rappresentative dei lavoratori e le associazioni dei datori di lavoro predispongono in modo concorde le regole che disciplinano il rapporto di lavoro.

L’importanza di questi testi è del tutto evidente. Basti pensare al fatto che, tra le regole generali ordinariamente indicate nei CCNL, vi sono quelle inerenti ai trattamenti economici e normativi minimi comuni per tutti i lavoratori del settore a cui, necessariamente, si devono conformare i contratti individuali con i lavoratori stessi.

Di seguito intendiamo considerare il primo contratto nazionale per le professioni ICT: si tratta infatti di un rilevante traguardo per un settore lavorativo sicuramente proiettato nel futuro e nei confronti del quale, pertanto, appariva doveroso stipulare un apposito CCNL dipendenti aziende ICT. Ecco alcuni utili dettagli a riguardo.

CCNL dipendenti aziende ICT: il contesto di riferimento

Lo abbiamo appena accennato: il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) consiste di fatto in un compromesso e accordo, sottoscritto a livello nazionale tra sindacati di categoria e associazioni rappresentative dei datori di lavoro.

Dal punto di vista tecnico - ossia sul piano della gerarchia delle fonti - il contratto collettivo nazionale di lavoro è subordinato alla legge e sovraordinato alla contrattazione individuale tra singolo dipendente e datore di lavoro. Ciò ovviamente vale anche per il CCNL dipendenti aziende ICT, su cui qui vogliamo porre l’attenzione.

Nel gergo si usa dire che il CCNL è un macro-contratto e, in virtù della sua specifica collocazione sul piano della gerarchia delle fonti, abbiamo i due effetti seguenti:

  • i contratti collettivi possono derogare alla legge esclusivamente in modo migliorativo. Non possono dunque dar luogo alla cosiddetta “reformatio in pejus” (salvo casi ex lege, nelle quali sono ammesse deroghe peggiorative rispetto alle norme di legge);
  • i contratti individuali tra lavoratore e azienda possono derogare al CCNL di categoria, ma soltanto in meglio (art. 2077 Codice Civile).

In linea generale, è risaputo che i CCNL trattano temi di varia natura, ma di solito sono formati da due parti che si distinguono per la tipologia delle regole e per la loro efficacia sui rapporti di lavoro individuali:

  • parte normativa, legata ai rapporti datore di lavoro-dipendente, che contiene disposizioni essenziali sul funzionamento del rapporto di lavoro (ad es. regole sull’orario, ferie, permessi ecc.);
  • parte obbligatoria o economica, dedicata alla retribuzione dei lavoratori. Detta parte prevede fondamentalmente che a ciascun lavoratore inquadrato in un certo livello corrisponda la stessa retribuzione.

Essere giunti al primo CCNL dipendenti aziende ICT rappresenta un traguardo molto importante. Infatti, con questo testo, è possibile assicurare ai lavoratori condizioni uguali a parità di inquadramento. D’altronde è ben noto che il datore di lavoro sia da sempre ritenuto la parte “forte” nel rapporto di lavoro. Dunque se avesse totale potere decisionale sul piano di fattori come l’inquadramento dei lavoratori, la retribuzione o le modalità di maturazione e fruizione delle ferie, il rapporto sarebbe assai sbilanciato. Inoltre, lo sbilanciamento si avrebbe anche a livello mercato del lavoro in generale. Infatti, se il datore di lavoro facesse valere condizioni salariali a sua discrezione, darebbe luogo di fatto ad una concorrenza sleale rispetto a imprese applicanti condizioni economiche diverse.

CCNL dipendenti aziende ICT: campo di applicazione, finalità, durata

Il citato testo contrattuale regola, per tutto il territorio nazionale, i rapporti di lavoro intercorrenti tra le aziende attive nel settore dell’information and communications technologies (ICT) e il relativo personale alle dipendenze. All’art. 6 del testo è indicato l’elenco delle aziende a cui si applica il contratto (sofware house, web agency, digital agency ecc.).

Con la sottoscrizione del CCNL dipendenti aziende ICT, le parti - ossia CIFA e CONFSAL - si sono prefissate come principale obiettivo quello di favorire l’occupabilità e sostenere l’imprenditorialità nel settore delle nuove tecnologie. A tal fine, individuano eventuali criticità e soluzioni innovative idonee a dare un contributo allo sviluppo del settore e alla creazione di nuovi posti di lavoro.

Le parti firmatarie dell’accordo hanno ben chiara infatti l’esigenza di una migliore definizione e di un maggiore riconoscimento del settore e delle figure professionali correlate che, fino alla data della stipula del CCNL in oggetto, non avevano trovato opportuna corrispondenza all’interno degli inquadramenti contrattuali.

Secondo la volontà delle parti firmatarie, il primo contratto collettivo nazionale di categoria per il settore delle nuove tecnologie rappresenta uno strumento di regolazione generale del lavoro e del livello dei trattamenti economici minimi di garanzia, aggregando e mappando le esigenze di imprese e lavoratori attivi nel settore in oggetto.

Il testo è stato redatto infatti nell’obiettivo di supportare la crescita, l’innovazione e lo sviluppo competitivo del settore, rispondendo alle necessità delle figure professionali e delle aziende operanti nel settore ICT. Queste ultime infatti hanno patito l’assenza di un adeguato riconoscimento e le ambiguità nel loro esercizio professionale: ciò ha costituito un oggettivo ostacolo allo sviluppo e al profitto.

Ricordiamo altresì che il CCNL dipendenti aziende ICT decorre dalla data del 21/07/2021 e scade il 20/06/2024. Le parti si obbligano, per tutto il periodo di vigenza del presente contratto, a rivedersi con cadenza annuale - allo scopo di armonizzare, rispetto ai futuri andamenti, l’attuale disciplina economica e normativa.

CCNL dipendenti aziende ICT: categorie professionali, onboarding e re-employment

Come accennato poco sopra, CIFA e CONFSAL hanno firmato il primo contratto collettivo nazionale di settore dell’ICT, con validità per il triennio 2021-2024.

Si tratta di un accordo assai rilevante, in quanto è il primo di questo tipo in un settore lavorativo sicuramente caratterizzato da elementi di innovazione e meritevole di una disciplina ad hoc. Insomma, l’iniziativa è frutto della necessità di dar una risposta efficace alle esigenze delle imprese e dei lavoratori del comparto. Grazie al CCNL dipendenti aziende ICT, oggi gli interessati possono fare riferimento ad uno strumento di regolamentazione comune, e che include altresì regole per i trattamenti economici minimi di garanzia.

Il CCNL dipendenti aziende ICT ha norme che indicano l’inquadramento fondato sulle categorie professionali Information and Communication Technology - appunto ICT - e non più su livelli. Il testo ha inoltre la peculiarità di introdurre nuovi profili di ruolo e modelli di organizzazione.

Non solo. Il contratto in oggetto include lo “scatto di competenza” e la “certificazione contrattuale delle competenze”. Ciò all’evidente fine di riconoscere un valore economico alla crescita professionale del dipendente dell’azienda ICT.

D’altronde si tratta di professioni innovative e dall’alta componente di formazione in ambito tecnologico: ecco perché scopo del CCNL è anche mappare i profili professionali e rintracciare le varie competenze, in modo da oltrepassare la classificazione fondata sulle mansioni e, al contempo, allineando la normativa applicata a livello nazionale agli standard europei.

Infatti, nella premessa contenuta nel CCNL si trova scritto che: “le Parti propongono un innovato sistema di classificazione del personale, fondato sulle competenze e sull’innalzamento delle stesse. L’inquadramento contrattuale sviluppato e adottato non è più suddiviso in livelli, ma in categorie professionali”.

Interessante notare che sul piano dell’inserimento e del reinserimento dei lavoratori del settore ICT, grazie al contratto in oggetto, sono attivati processi di onboarding per i neoassunti, ossia quei meccanismi che operano a seguito dell’assunzione, e che determinano l’inserimento del nuovo dipendente all’interno dell’azienda. Sempre in virtù del CCNL dipendenti aziende ICT, trovano spazio e considerazione i percorsi di re-employment per le assunzioni mirate al reinserimento nel mercato del lavoro di persone vulnerabili.

CCNL dipendenti aziende ICT: job rotation, premio di performance, welfare

Molto interessante notare altresì che per il tramite di iniziative di job rotation e attività di formazione continua, i lavoratori del settore ICT possono ampliare e diversificare le competenze e lo sviluppo delle potenzialità inespresse. Ciò al fine di poter dare un ulteriore contributo all’azienda e di arricchire la propria esperienza professionale. In particolare, la job rotation si rivela particolarmente utile: tramite essa, il lavoratore accresce la sua capacità di avere una visione più ampia dei vari settori aziendali e aumenta allo stesso tempo anche la sua personale motivazione. Da questa esperienza ne uscirà aggiornato, svilupperà il cd. know how e sarà disposto ad usare l’innovazione acquisita nelle mansioni future.

Ancora, all’interno del CCNL dipendenti aziende ICT è incluso il cd. premio di performance, assegnato al lavoratore che raggiunge gli obiettivi prefissati con il responsabile. Ciò si lega peraltro alla possibilità di prestare il proprio servizio lavorativo all’interno di un’ampia fascia oraria, rispettando i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.

E nel testo non potevano mancare misure in ambito welfare: infatti, in virtù di quanto previsto nell’accordo in oggetto, i datori di lavoro sono tenuti ad iscrivere i lavoratori del comparto al fondo di assistenza sanitaria integrativa Sanarcom.

Infine, i datori di lavoro - alla luce delle disposizioni di cui al CCNL dipendenti aziende ICT - potranno prevedere misure di flessibilità e di innovazione dei modelli organizzativi, sfruttando il meccanismo del lavoro agile, regolato dall’accordo interconfederale sottoscritto dalle parti sociali nel febbraio dello scorso anno.

CCNL dipendenti aziende ICT
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