Brexit, dubbi su accordo

Elisabetta Scuncio Carnevale

30/12/2018

30/12/2018 - 17:42

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Molti ministri inglesi contestano l’accordo sulla Brexit negoziato con la Commissione europea

Brexit, dubbi su accordo

C’è un 50% di probabilità che la Brexit non si concretizzi. Ad affermarlo è il ministro del commercio britannico Liam Fox, convinto sostenitore della Brexit già dal referendum del 2016.

In un’intervista al Sunday Times, Fox ha sottolineato che l’unico modo per essere “sicuri al 100%” che la Gran Bretagna lasci l’Unione europea è che i ministri inglesi appoggino l’accordo arrivato, il mese scorso, tra il primo ministro Theresa May e l’Ue.

Sulla Brexit nessuna certezza

Il Regno Unito dovrebbe divorziare definitivamente da Bruxelles il 29 marzo 2019. Fino a oggi, la strada per la separazione è stata accidentata e in salita. Se l’accordo, negoziato da Theresa May, verrà votato in Parlamento e troverà il sostegno dei ministri del Regno Unito, l’uscita dall’Ue sarà certa, ma fino ad allora Fox pronostica un fifty-fifty.

Poche ore prima che il Parlamento inglese si esprimesse sull’accordo, con un voto già programmato a dicembre, May aveva posticipato il voto temendone la bocciatura con “un margine significativo”.

Il voto cruciale è ora previsto per il 14 gennaio.

“Se la votazione fallisce, la Brexit sarà messa in serio dubbio”,

ha commentato Fox che ha invitato i membri del partito conservatore a sostenere il primo ministro. Per Fox, un fallimento in tal senso sarebbe “incendiario”.

Molti ministri contestano i contenuti dell’accordo e in particolare la soluzione proposta per il confine nordirlandese.

Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, a tal proposito, ha anche esortato il Regno Unito a fare la propria parte, bollando alcuni britannici come ‘del tutto irragionevoli’ per aver aspettato che Bruxelles proponesse una soluzione.

Juncker ha aggiunto che l’UE sarebbe pronta anche a negoziare un nuovo accordo dopo che il Parlamento britannico si sarà pronunciato positivamente sul divorzio.

Il presidente della Commissione europea ha smentito le voci su un tentativo di trattenere Londra con ogni mezzo.

“Si sta insinuando che il nostro obiettivo sia quello di far restare a tutti i costi il Regno Unito nell’Ue. Questa non è la nostra intenzione”,

ha dichiarato al giornale tedesco Welt am Sonntag.

“Stiamo lavorando partendo dal presupposto che la Gran Bretagna uscirà, perché questo è ciò che il popolo del Regno Unito ha deciso”.

Se l’accordo di Theresa May venisse respinto dal Parlamento inglese, il Paese potrebbe trovarsi di fronte a un bivio: lasciare l’UE senza un accordo o indire un secondo referendum che potrebbe portare anche alla rinuncia della Brexit.

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