Borsa: quali sono i principali indici mondiali?

Redazione

17/05/2022

Tutti i giorni sentiamo parlare degli indici mondiali di borsa, come l’S&P500, il Dax e il Ftse Mib. Vediamo cosa sono e come investire in indici con Bitpanda.

Borsa: quali sono i principali indici mondiali?

Ogni giorno sentiamo parlare degli indici mondiali di borsa. In quest’articolo proviamo a capire insieme cosa sono esattamente, quali sono i principali e come vengono composti.

Innanzitutto iniziamo a vedere cosa sono gli indici azionari. Un indice azionario è un numero che dà una sintesi del valore di un paniere di titoli azionari, cioè di un insieme di azioni selezionate secondo determinati criteri. L’andamento dell’indice è determinato dai movimenti dei prezzi di tutti i titoli in esso compresi.

Ma come vengono selezionate le azioni da inserire in un indice? Il metodo di costruzione di un indice può variare molto: ci sono indici azionari che contengono pochi titoli, altri che ne inglobano centinaia o migliaia. Ci sono indici costituiti sulla base della capitalizzazione di mercato e altri che accolgono solo titoli di un settore specifico. Alcuni indici presentano una composizione transettoriale, perché, ad esempio, sono costituiti sulla base di tematiche specifiche (come ad esempio le energie rinnovabili o la mobilità del futuro), mentre altri mirano a dare un’indicazione del valore delle società più importanti di una certa area geografica.

Insomma le modalità con cui un indice è costituito possono essere le più diverse: tutti gli indici hanno in comune il fatto che, come dicevamo, il loro andamento è legato a quello dei titoli inclusi nel paniere. La maggior parte delle volte però, i titoli non hanno la stessa importanza all’interno dell’indice, ma il loro impatto viene ponderato in base a una variabile. Molto spesso, la variabile in questione è la capitalizzazione di mercato dell’impresa che ha emesso l’azione: più è alta, più un movimento del prezzo della sua azione inciderà sul movimento dell’intero indice.

Un indice azionario permette agli investitori di ottenere un’esposizione ad un’intera economia, ad un settore specifico o a società con determinati requisiti tramite l’apertura di una sola posizione.

Gli indici mondiali: gli indicatori utilizzati a Wall Street

L’S&P 500 è l’indice progettato e realizzato da Standard & Poor’s nel 1957 per monitorare l’andamento delle 500 maggiori imprese per capitalizzazione quotate a Wall Street (in realtà le azioni quotate sullo S&P500 sono 505 perché per 5 società vengono quotate due classi di azioni). Tra le società maggiormente rappresentative di questo indice troviamo imprese del calibro di Apple, Microsoft, Amazon, Johnson & Johnson, Exxon Mobil, Alphabet e tante altre. Al primo posto tra i settori più rappresentati nell’indice troviamo l’Information Technology (oltre il 20%), l’Health Care (15%) e il comparto finanziario (poco meno del 14%).

Il Nasdaq100 raggruppa invece le 100 società non finanziarie sia americane che estere quotate sul Nasdaq. Acronimo di National Association of Securities Dealers Automated Quotation, il Nasdaq nasce nel 1971 come prima borsa al mondo esclusivamente elettronica. Attualmente, sul Nasdaq sono quotate oltre 3.000 società (che tutte insieme danno luogo al Nasdaq Composite), tra cui Apple, Microsoft, Amazon, Tesla, Nvidia, Alphabet e Meta Platforms.

A differenza dei precedenti, il Dow Jones Industrial Average è un indice azionario di tipo “price weighted”, in cui cioè il fattore di ponderazione è dato dal prezzo dei titoli che lo compongono, e non dalla loro capitalizzazione di mercato. Del Dow, come viene comunemente chiamato, fanno parte 30 titoli quotati sul Nyse (New York Stock Exchange). La composizione è valutata dalla redazione del «The Wall Street Journal» ed eventuali modifiche sono abbastanza rare.

Gli indici delle borse europee

Per quanto riguarda gli indici europei, l’andamento del mercato londinese è sintetizzato dal Ftse 100. Si tratta di un indice costituito dalle 100 principali società quotate al London Stock Exchange. L’indice è calcolato e diffuso dal Ftse Group e comprende colossi del calibro di AstraZeneca, Shell, Hsbc, Unilever, BP e Rio Tinto.

Il Dax 40 è l’indice che raggruppa le 40 società a maggiore capitalizzazione quotate sulla borsa di Francoforte (fino a metà settembre 2021 erano 30). I titoli sono scelti sulla base della capitalizzazione e della liquidità. Tra i titoli a maggiore capitalizzazione quotati sul Dax troviamo imprese del calibro di Linde, Sap, Siemens, Volkswagen e Deutsche Telekom.

Spostandoci in Francia, il principale indice azionario del listino parigino è il Cac 40 che, come si deduce dal nome, comprende 40 titoli, selezionati sulla base della capitalizzazione e della liquidità. Tra le società a maggiore capitalizzazione di questo indice, che viene rivisto una volta all’anno, troviamo Lvmh, L’Oréal, TotalEnergies, Sanofi, Hermes e Airbus.

L’indice DJ Euro Stoxx 50 è composto da 50 titoli quotati presso le borse dei paesi facenti parte Eurozona. I titoli sono selezionati sulla base della capitalizzazione flottante, cioè della capitalizzazione calcolata tenendo conto solo delle azioni che sono effettivamente disponibili sul mercato. I cinque titoli a maggiore capitalizzazione dell’SX5E (questo il simbolo dell’Euro Stoxx 50) sono Lvmh, Asml, L’Oréal, Linde e TotalEnergies.

Infine, l’Ftse Mib racchiude le 40 azioni più liquide e capitalizzate quotate su Borsa Italiana. Essendo un indice di prezzo, il Ftse Mib non tiene conto dello stacco di dividendi ordinari o di eventuali frutti periodici pagati dalle società che ne fanno parte. Il peso di ciascun titolo non può eccedere il 15% del totale.

Investire sugli indici con Bitpanda

Su Bitpanda è possibile investire in derivati (i Bitpanda Stocks Etf) che replicano la maggior parte di questi indici e molti altri, come quelli sui mercati emergenti o che includono solo azioni di una singola industria (energia, digital economy, smart cities, robotic and automation, space industry, cybersecurity, ecc.).

In collaborazione con Bitpanda

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