Blocco licenziamenti solo per alcune attività secondo Confindustria: ecco quali

Teresa Maddonni

17/02/2021

L’ipotesi di un blocco dei licenziamenti generalizzato fino all’estate potrebbe incontrare il no di Confindustria che ieri ha incontrato il ministro del Lavoro Orlando chiedendo la proroga solo per alcune attività. Vediamo quali.

Blocco licenziamenti solo per alcune attività secondo Confindustria: ecco quali

Il blocco dei licenziamenti potrebbe arrivare fino all’estate stando alle prime ipotesi, ma Confindustria, che ieri ha incontrato il ministro del Lavoro Andrea Orlando, frena e lo chiede solo per alcune attività. Ma quali sono?

Le imprese sembrano più propense per una immediata differenziazione, posizione che ormai portano avanti da settimane. Già ieri circolavano prime indiscrezioni su una proroga generalizzata del blocco dei licenziamenti fino all’estate per poi procedere con una successiva differenziazione.

I sindacati che domenica hanno incontrato Orlando puntano sulla proroga e pongono come condizione la riforma degli ammortizzatori sociali. Anche Confindustria nell’incontro di ieri con il ministro ha posto la questione della riforma degli ammortizzatori sociali, non solo blocco dei licenziamenti quindi, come anche la necessità di più valide politiche attive per il lavoro.

Sulla questione del blocco dei licenziamenti il ministro Orlando tuttavia non si è ancora pronunciato.

Blocco licenziamenti: solo per attività ferme per legge

Il blocco dei licenziamenti per Confindustria, come ormai si sa da mesi, dovrebbe essere solo per le attività chiuse per legge.

“Dove ci sono attività ferme perché il governo decide di fermarle è giusto che ci sia il blocco dei licenziamenti. Ma dove non ci sono condizioni di sospensione per legge, ma riduzione di attività dovute al mercato, dobbiamo consentire alle aziende di potersi riposizionare per far ripartire il mercato del lavoro.”

Sono queste le parole che il vicepresidente di Confindustria Maurizio Stirpe ha pronunciato nell’incontro con Orlando, laddove i sindacati chiedono la proroga generalizzata per tutti.

Condizione fondamentale per Confindustria è la riforma degli ammortizzatori sociali.

“La prima necessità è quella di fare la riforma degli ammortizzatori. Se ne parla da tanto tempo, abbiamo presentato la nostra proposta il 16 luglio, sono passati 7 mesi e non abbiamo ancora avuto modo di discuterne.”

Continua Stirpe:

“Nei prossimi giorni invieremo ancora il nostro punto di vista perché la riforma degli ammortizzatori sociali è strettamente connessa al blocco dei licenziamenti.”

Si questo ultimo punto quindi vi è convergenza tra le parti sociali e Orlando ha promesso che la presenterà entro fine mese. Stirpe si è soffermato anche sulla questione del reddito di cittadinanza:

“Se affrontiamo il problema della riforma degli ammortizzatori potremo anche finalmente affrontare il tema del reddito di cittadinanza, che non dà nessuna risposta in termini di politiche attive. Sarebbe anche utile rivedere alcune storture causate dal decreto Dignità in merito al contratto a termine, mitigando quegli aspetti che rischiano di bloccare la ripresa occupazionale in settori particolarmente colpiti dal Covid come quello dei servizi.”

Al termine dell’incontro anche il ministro Orlando è intervenuto con un post su Facebook non in merito al blocco dei licenziamenti, del quale non sappiamo se oggi arriveranno alcune indicazioni dal premier Draghi, ma sul confronto con le parti sociali.

“Ho ribadito la volontà di impostare un metodo di lavoro improntato al massimo confronto e all’ascolto, metodo quanto mai necessario nella fase di emergenza che stiamo vivendo.”

E ha concluso:

“Credo che il nostro compito sia quello di provare insieme a costruire una prospettiva”

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