Acconto IVA 2013: come si calcola?

Valentina Pennacchio

3 Dicembre 2013 - 12:00

Entro il 27 dicembre si dovrà procedere al versamento dell’acconto IVA, come si calcola? Il contribuente può scegliere tra metodo storico, metodo previsionale e metodo effettivo-analitico, effettuando il calcolo su dati storici, previsionali o effettivi.

Acconto IVA 2013: come si calcola?

Dopo avervi dato tutte le info sul versamento, i soggetti obbligati, quelli esenti e le sanzioni per quanto riguarda l’acconto IVA 2013 da saldare entro il 27 dicembre, oggi ci occupiamo del metodo di calcolo.

Il contribuente può optare, in base a ciò che ritiene più vantaggioso, per una delle seguenti modalità:

  • metodo storico;
  • metodo previsionale (legge n. 405/1990, art. 6, comma 2);
  • metodo effettivo-analitico (legge n. 405/1990, art. 6, comma 3-bis).

Metodo storico

Il metodo storico è quello più diffuso perchè è il più semplice e individua l’importo dell’acconto calcolando l’88% del versamento eseguito, o che avrebbe dovuto essere eseguito, per l’ultimo periodo di liquidazione dell’anno precedente.

La base di riferimento è commisurata all’IVA a debito risultante:

  • dalla liquidazione periodica relativa al mese di dicembre dell’anno precedente (per i contribuenti mensili);
  • dalla dichiarazione annuale IVA o dal Modello Unico dell’anno precedente (per i contribuenti trimestrali ordinari o per opzione);
  • dalla liquidazione periodica del quarto trimestre dell’anno precedente per i contribuenti trimestrali speciali.

Nei casi di variazione della cadenza con cui vengono eseguite le liquidazioni periodiche rispetto all’anno precedente, in ragione di opzione da parte del contribuente o del superamento del limite di volume d’affari previsto, il parametro per individuare l’acconto in base al metodo storico è il seguente:

  • se la cadenza è stata trimestrale (e si verifica il passaggio al regime mensile), l’acconto deve essere calcolato su 1/3 dell’imposta versata in sede di dichiarazione annuale per i trimestrali su opzione e da un terzo dell’ammontare versato per il quarto trimestre dai trimestrali speciali;
  • se la cadenza è stata mensile (e si verifica il passaggio al regime trimestrale), occorre calcolare l’acconto in base all’importo dei pagamenti degli ultimi tre mesi dell’anno precedente.

Metodo previsionale

Il metodo previsionale calcola l’importo dell’acconto sulla base di una stima, una previsione appunto, delle operazioni che si ritiene di eseguire fino al 31 dicembre dell’anno in corso (fatture attive da emettere e quelle passive da ricevere).

In questo caso, l’acconto è pari all’88% dell’IVA che si prevede di dover versare:

  • per il mese di dicembre dell’anno in corso, se si tratta di contribuenti mensili;
  • in sede di dichiarazione annuale IVA o di Unico, se si tratta di contribuenti trimestrali ordinari o per opzione;
  • per il quarto trimestre, per i contribuenti trimestrali speciali.

La scelta di questo metodo deve essere ben ragionata perchè espone il contribuente, a differenza degli altri, al rischio di sanzioni nel caso in cui l’acconto pagato risulti poi, a consuntivo, inferiore all’88% dell’imposta definitivamente versata.

Metodo analitico-effettivo

Il metodo analitico-effettivo si basa su dati reali e considera l’imposta relativa alle operazioni effettuate fino al 20 dicembre dell’anno corrente, così la misura in percentuale del versamento è pari al 100% del debito tributario.

Cosa di dovrà prendere in considerazione per basarsi su dati reali ed effettivi?

  • le fatture emesse (e i corrispettivi) regolarmente registrate;
  • le operazioni annotate nel registro acquisti;
  • le reali operazioni effettuate anche se non ancora registrate.

Con il metodo analitico-effettivo, l’acconto IVA è pari al 100% dell’importo risultante da un’apposita e straordinaria liquidazione periodica eseguita dal contribuente che tiene conto dell’IVA relativa alle seguenti operazioni:

  • operazioni annotate (o che avrebbero dovuto essere annotate) nel registro delle fatture emesse (o dei corrispettivi) dal 1 dicembre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti mensili) o dal 1 ottobre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti trimestrali);
  • operazioni che risultano effettuate (D.P.R. n. 633/1972, art. 6), ma non ancora registrate o fatturate, non essendo ancora decorsi i termini per l’emissione
    della fattura o per la registrazione, nel periodo dal 1 novembre al 20 dicembre;
  • operazioni annotate nel registro acquisti dal 1 dicembre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti mensili) o dal 1 ottobre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti trimestrali).

In sintesi

Di seguito una breve sintesi sulle modalità di calcolo dell’acconto IVA.

Metodo storico 88% dell’imposta dovuta in relazione all’ultimo mese o trimestre dell’anno precedente (il riferimento nel 2013 è quindi il dato storico relativo all’anno 2012)
Metodo previsionale 88% del debito che si prevede di dover versare in relazione all’ultimo mese o trimestre dell’anno in corso (il riferimento è una previsione delle operazioni che si ritiene di eseguire fino al 31 dicembre dell’anno in corso)
Metodo analitico-effettivo Il calcolo dell’acconto sarà pari al 100% dell’imposta base risultante dalla liquidazione «anticipata e straordinaria» risultante dalle operazioni effettivamente eseguite fino al 20 dicembre 2013

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