Microcredito

Con la locuzione di microcredito si fa riferimento all’attività di concessione di micro finanziamento dedicata ad imprese e professionisti, che non hanno sufficienti garanzie da presentare, generalmente in fase di start-up dell’attività.

I riferimenti normativi sono:

  • l’articolo 111 del Testo Unico Bancario (TUB);
  • i decreti del Ministero dello Sviluppo economico (MISE) del 24 dicembre 2014 e del 18 marzo 2015;
  • il decreto attuativo del MEF numero 176 del 2014.

Il microcredito, inteso come attività di micro finanziamento alle imprese ed ai professionisti, è stata introdotta in Italia con la finanziaria del 1997. Si tratta di una garanzia che lo Stato, attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico, presta alle banche al posto del soggetto beneficiario del finanziamento. In questo modo si rende possibile l’accesso al credito anche per quei soggetti che, privi di garanzie, non potrebbero farlo senza l’intervento statale. Allora perché spesso si sente parlare di microcredito M5S? Il motivo è semplice. I parlamentari del MoVimento 5 Stelle (M5S) hanno finanziato il fondo attraverso la rinuncia mensile a parte dell’emolumento loro erogato. Tali soldi sono finiti direttamente al fondo tramite dei bonifici eseguiti sul conto del MISE. Nel 2015 tale fondo ha raggiunto i 40 milioni di euro (30 stanziati dallo Stato più i 10 versati dai parlamentari M5S). Si tratta in ogni caso di un’erogazione a titolo oneroso e non di un finanziamento a fondo perduto.

Per saperne di più i lettori interessati possono fare riferimento al seguente approfondimento:
Microcredito: cos’è, come funziona e soggetti beneficiari. Ecco la guida completa ed aggiornata

Microcredito, ultimi articoli su Money.it

Professionisti: 4 milioni per aiutarli nell’emergenza coronavirus

Teresa Maddonni

11 Marzo 2020 - 14:20

Professionisti: 4 milioni per aiutarli nell'emergenza coronavirus
Professionisti: 4 milioni da Confprofessioni in accordo con parti sociali ed enti bilaterali per aiutare gli studi professionali, e quindi i dipendenti, ad affrontare l’emergenza coronavirus. Vediamo quali misure di intervento sono previste.