Bonus 800 euro genitori separati, che fine ha fatto?

Simone Micocci

13/11/2023

13/11/2023 - 10:49

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Sono passati più di 2 anni dall’istituzione del Fondo grazie a cui erogare il bonus 800 euro per genitori separati, ma a oggi non è ancora possibile farne domanda.

Bonus 800 euro genitori separati, che fine ha fatto?

È letteralmente sparito il bonus del valore di massimo 800 euro destinato a supportare quei genitori separati o divorziati che durante gli anni del Covid hanno avuto difficoltà a erogare l’assegno di mantenimento ai figli.

Un aiuto che nonostante sia previsto dalla legge non è ancora operativo: a oltre 2 anni dalla sua istituzione non è possibile farne richiesta. Una storia che ha del paradossale anche perché la responsabilità è di ben due governi: quello Draghi che lo ha introdotto e quello Meloni che da quando si è insediato non è ancora arrivato alla soluzione dell’impasse.

Ad attendere migliaia di genitori che durante il periodo del Covid non hanno potuto contare sull’assegno di mantenimento viste le difficoltà del periodo: per loro non c’è una data in cui verrà sbloccata la domanda per il bonus 800 euro, in quanto sulla misura è sceso un alone di mistero che non fa ben sperare.

Bonus 800 euro genitori separati, cosa manca ancora

Come anticipato, è stato il decreto legge n. 41 del 22 marzo 2021 (Decreto Sostegni) a istituire un Fondo grazie al quale garantire ai genitori separati o divorziati la continuità dell’assegno di mantenimento ridotto o non versato dall’altro genitore a causa dell’emergenza Covid, più precisamente nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022.

Tuttavia, per i primi dettagli su come funziona il bonus per genitori separati c’è stato da attendere diversi mesi in quanto il decreto attuativo del Presidente del Consiglio, recante la definizione dei criteri e delle modalità per la verifica dei presupposti e per l’erogazione dei contributi, è arrivato solamente il 26 ottobre 2022 per quello che è stato uno dei primi atti del governo Meloni.

Quella che sembrava essere un’accelerata ha però deluso le aspettative di chi pensava che presto sarebbe arrivato il via libera alle domande del contributo: da allora, infatti, non ci sono notizie sul bonus per genitori separati che a oggi non può essere ancora richiesto.

Chi potrà fare domanda

Non potendo rispondere alla domanda su quando si potrà fare domanda per il bonus per genitori separati, facciamo un passo indietro e ricordiamo a chi si rivolge.

Nel dettaglio, per avere diritto al bonus - che è bene specificare verrà pagato al genitore destinatario dell’assegno di mantenimento e non a quello che avrebbe dovuto erogarlo - bisogna che tanto la madre quanto il padre soddisfino determinati requisiti.

Il contributo spetta infatti al genitore in stato di bisogno - convivente con i figli minori o maggiorenni portatori di handicap grave alla data della mancata percezione dell’assegno - che tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022 non ha ricevuto, in tutto o in parte, l’assegno di mantenimento a causa dell’inadempienza del genitore, del coniuge, o del convivente, che vi era tenuto.

Il mancato riconoscimento deve essere motivato dalle conseguenze dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, ossia nel caso in cui abbia cessato, ridotto o sospeso, la propria attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorni o in alternativa per una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto a quanto percepito nel 2019.

Per quanto riguarda il genitore destinatario dell’assegno di mantenimento, e quindi anche del bonus, è necessario che il reddito relativo all’anno di mancata o ridotta corresponsione del mantenimento risulti inferiore o uguale all’importo di 8.174 euro.

Cosa spetta

A questi spetterebbe, il condizionale è d’obbligo vista l’attuale situazione di stallo, un contributo (corrisposto in un’unica soluzione) pari all’importo non versato dell’assegno di mantenimento, fino a concorrenza di 800 euro e per un massimo di 12 mensilità. Al massimo, quindi, spetta un assegno una tantum di 9.600 euro, ma solo fino a esaurimento delle risorse del fondo (10 milioni di euro). Il rischio quindi è che quando - e se - verrà dato il via libera alle domande ci sarà un vero e proprio click day.

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