Naspi 2015, lavoro autonomo, startup e microcredito: ecco quali sono le possibilità per chi perde il lavoro

Simone Casavecchia

16/03/2015

05/05/2015 - 12:24

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La Naspi 2015 potrà essere erogata anche in un’unica soluzione per favorire l’autoimprenditorialità del disoccupato: ecco quali sono le informazioni da tenere in considerazione per chi decide di avviare una startup o un lavoro autonomo.

Naspi 2015, lavoro autonomo, startup e microcredito: ecco quali sono le possibilità per chi perde il lavoro

Il nuovo ammortizzatore sociale della Naspi 2015 che entrerà in vigore dal prossimo 1 Maggio, per effetto della definitiva approvazione e della successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo sugli ammortizzatori sociali previsto all’interno della Delega sul Lavoro assegnata al Governo prevede ampie possibilità per chi decide di rimettersi in carreggiata perseguendo la strada del lavoro autonomo, dell’autoimprenditorialità e dell’apertura di una startup.

E’, infatti, esplicitamente previsto che il sussidio di disoccupazione assegnato ai lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro, possa essere fruito anche per intero, in un’unica soluzione, da quei contribuenti che hanno perso involontariamente il lavoro e che intendono intraprendere una nuova attività di lavoro autonomo.

Beneficiari e modalità di accesso
La Naspi in un’unica soluzione potrà, nello specifico, essere richiesta e ottenuta da:

  • Disoccupati che intendono iniziare un lavoro autonomo;
  • Disoccupati che intendono avviare un’impresa individuale;
  • Disoccupati che intendono sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa;

Per ottenere la Naspi in anticipo, in un’unica soluzione occorre presentare una domanda telematica da trasmettere all’INPS entro 30 giorni dall’inizio dell’attività.

Autoimprenditorialità: incentivi per startup
La Naspi in un’unica soluzione si affianca ad altri incentivi già previsti per favorire e agevolare l’autoimprenditorialità attraverso forme alternative di finanziamento. Tra di esse, la Fondazione studi del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro ha indicato Start & Start, un finanziamento riservato a start-up innovative di piccola dimensione già iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese.
Per start-up innovative si intendono le imprese che: si costituiscono in società di capitali costituite da non più di 48 mesi; che offrono prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico; che hanno un valore della produzione fino a 5 milioni di euro. A questo tipo di imprese si aggiungono anche le società di persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa in Italia, anche se sono residenti all’estero o di nazionalità straniera.
Per usufruire del finanziamento il cui importo massimo finanziabile arriva fino a 1,5 milioni di euro a tasso zero, ossia senza interessi, e fino al 70% dell’investimento totale, l’impresa innovativa dovrà produrre di beni e erogare servizi che, anche alternativamente: hanno un forte contenuto tecnologico e innovativo, appartengono al settore dell’economia digitale; si basano sulla valorizzazione e sull’applicazione dei risultati di un’attività di ricerca, pubblica o privata che sia.

Autoimprenditorialità: Garanzia Giovani
Il piano nazionale e i piani regionali Garanzia Giovani prevedono specifici incentivi per favorire l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego per quei che giovani ai quali viene riconosciuta, in sede di orientamento una reale attitudine all’imprenditorialità e una concreta possibilità di successo. Tali risorse potranno usufruire di servizi di consulenza e di accompagnamento, di percorsi di formazione mirata, di supporto nella creazione di impresa e di un accesso agevolato a finanziamenti (fino a 25000) coperti da un apposito fondo.

Fondo di garanzia per il Microcredito
Si tratta di un fondo, di cui il MISE deve ancora chiarire le specifiche modalità operative di funzionamento, riservato a lavoratori autonomi o microimprese che appartengono alle fasce deboli ovvero che non possono rivolgersi al sistema del credito tradizionale.
Può essere utilizzato per avviare un’attività di lavoro autonomo in forma individuale o un’associazione di titolari di partita Iva da meno di cinque anni e con massimo 5 dipendenti, o una microimpresa organizzata in forma di società di persone, a responsabilità limitata semplificata o una società cooperativa titolari di partita Iva da meno di cinque anni e con un massimo di 10 dipendenti.
In questo caso non è previsto alcun fondo di garanzia, il finanziamento massimo non può oltrepassare la soglia dei 25000 euro (per ciascun beneficiario) che, in caso di erogazione frazionata, può essere aumentata di ulteriori 10000 euro.

Naspi, Aspi e Mobilità anticipata
La possibilità di ottenere la Naspi in modalità anticipata, in un’unica soluzione, è prevista, sempre al fine di finanziare un’attività autonoma, imprenditoriale o di associazione in cooperativa anche per l’Indennità di Mobilità e per l’Aspi, il vecchio sussidio di disoccupazione in vigore, fino al 30 Aprile prossimo.

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