Modello 730/2020 con sostituto d’imposta INPS: quando è possibile?

Anna Maria D’Andrea

25/02/2020

Modello 730/2020 con sostituto d’imposta INPS: arrivano dall’Istituto tutte le istruzioni utili ad una gestione ottimale dei conguagli fiscali in dichiarazione dei redditi.

Modello 730/2020 con sostituto d’imposta INPS: quando è possibile?

Modello 730/2020 con l’INPS come sostituto d’imposta, una guida per la gestione dei conguagli in dichiarazione dei redditi: è l’Istituto a pubblicare un manuale con le istruzioni da seguire.

La guida al modello 730 si rivolge a CAF e professionisti, ed è utile per individuare i casi in cui è possibile indicare l’INPS come sostituto d’imposta. L’obiettivo è evitare disagi ai contribuenti e rendere più efficienti le operazioni di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Tra le operazioni che seguono la presentazione del modello 730 vi sono i conguagli, a debito o a credito, ed è il sostituto d’imposta ad agire per conto dell’Erario, trattenendo la quota di Irpef dovuta oppure effettuandone il rimborso.

Per le dichiarazioni dei redditi di titolari di pensioni o prestazioni di sostegno al reddito (come la Naspi) non è sempre opportuno indicare l’INPS come sostituto d’imposta.

Fattore determinante per la scelta è l’importo della prestazione riconosciuta: in caso di incapienza del debito Irpef il contribuente rischia di dover versare l’importo dovuto mediante modello F24 e maggiorato di interessi, senza poter beneficiare di un’eventuale rateazione.

Modello 730/2020 con sostituto d’imposta INPS: quando è possibile?

Se è vero che la guida pubblicata dall’INPS si rivolge a CAF e professionisti, le istruzioni fornite sono certamente un’utile bussola per i titolari di pensioni e prestazioni di sostegno al reddito.

Ogni anno sono circa 7,5 milioni i contribuenti che indicano nel modello 730 l’INPS come sostituto d’imposta, in quanto titolari di prestazioni di natura previdenziale o assistenziale erogate dall’Istituto. Un esempio riguarda i titolari della Naspi, chi percepisce una pensione di invalidità, vecchiaia o anzianità e via di seguito.

Sebbene la quasi totalità delle operazioni di conguaglio venga effettuata con puntualità a partire dal mese di agosto, ci sono specifici situazioni che portano ad inevitabili ritardi.

Quando è quindi opportuno indicare l’INPS come sostituto d’imposta nel modello 730/2020?

Come illustrato nella guida pubblicata il 21 febbraio 2020, la valutazione dovrà essere effettuata in base alla specifica situazione del contribuente, effettuando alcune verifiche preliminari.

Modello 730 a creditoModello 730 a debito
È sempre possibile indicare l’INPS come sostituto d’imposta, salvo il caso della mancanza di titolarità effettiva alla percezione di una prestazione Occorre valutare la persistenza, la titolarità e la capienza della prestazione nonché se le mensilità nette di pensione da Agosto in avanti sono sufficienti per il recupero totale del debito calcolato. Diversamente, si suggerisce di indicare un altro sostituto se presente, o di presentare il modello Redditi PF

Le situazioni più critiche riguardano i contribuenti che presentano un modello 730 a debito, cioè chi ha versato meno Irpef del dovuto nel corso dell’anno oppure chi ha beneficiato di agevolazioni non spettanti (come ad esempio il bonus Renzi).

Modello 730/2020 guida INPS
Presentazione del modello 730/2020 con sostituto INPS. Manuale d’uso per CAF e Professionisti abilitati

Modello 730/2020 sostituto d’imposta INPS: le verifiche per capire quando si può

Per evitare che le operazioni di conguaglio fiscale siano ritardate a causa di incapienza Irpef, è opportuno effettuare alcune valutazioni preliminari all’indicazione dell’INPS come sostituto d’imposta nel modello 730/2020, tra cui periodicità di pagamento ed importo della prestazione.

Pagamento Annuale - Una tantum (nei mesi di Giugno/Luglio) Pagamento Semestrale (pagamento nel mese di Gennaio e nel mese di Luglio)Pagamento Mensile
Dichiarazione a credito: è possibile presentare il mod. 730 con sostituto INPS.
Dichiarazione a debito: è consigliabile indicare un altro sostituto, se presente, o di presentare il mod. Redditi PF.
Dichiarazione a credito: è possibile presentare il mod. 730 con sostituto INPS.
Dichiarazione a debito: la prestazione è vigente? Ci sono ancora pagamenti da percepire? C’è capienza per il recupero del debito totale?
Sì: è possibile presentare il mod. 730 con sostituto INPS. No: è preferibile indicare un altro sostituto, se presente, o presentare il mod. Redditi PF

Per non incorrere nel rischio che il conguaglio al debito venga ritardato a causa di incapienza da parte del contribuente, e che all’importo dovuto si aggiungano gli interessi, sarà quindi necessario valutare l’importo della prestazione erogata.

Nella propria guida l’INPS elenca inoltre alcuni casi particolari che potrebbero portare al rischio di mancato o ritardato pagamento o trattenuta:

  • beneficiari di pagamenti disgiunti;
  • beneficiari di assegni ordinari di invalidità triennali scaduti dopo il 1° aprile, ma prima dell’effettuazione delle operazioni di conguaglio, e non ancora rinnovati;
  • beneficiari di quote di reversibilità scadute dopo il 1° aprile, ma prima dell’effettuazione delle operazioni di conguaglio e non (ancora) prorogate;
  • beneficiari di pensioni con pagamento semestrale;
  • beneficiari di pensioni di importo insufficiente a recuperare la totalità dei debiti d’imposta calcolati con la dichiarazione.

In questi casi è opportuno indicare un sostituto d’imposta nel modello 730/2020 diverso dall’INPS. Se non è presente nessun sostituto è consigliato presentare il modello Redditi PF all’Agenzia delle Entrate.

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