Finanziamenti shock delle banche mondiali per le società di combustibili fossili

Riccardo Lozzi

24/03/2021

Le 60 maggiori banche di tutto il mondo hanno finanziato le società di combustibili fossili per un totale di 3,8 trilioni di dollari dall’Accordo di Parigi al 2020. Il rapporto Banking on Climate Chaos 2021.

Finanziamenti shock delle banche mondiali per le società di combustibili fossili

Nonostante quello della transizione ecologica sia uno dei temi posti al centro delle agende politiche delle potenze economiche globali, le 60 maggiori banche di tutto il mondo stanno continuando a finanziare le compagnie di combustibili fossili per un totale di 3,8 trilioni di dollari dal 2016, anno in cui è entrato a pieno regime l’accordo di Parigi, al 2020.

Inoltre, come viene rivelato nel rapporto Banking on Climate Chaos 2021, stilato da una coalizione formata da diverse organizzazioni per il clima, nel 2020 si è registrato una diminuzione per l’intero settore del 9%, ma un aumento del 10% per le 100 società con i maggiori piani di espansione.

Un dato che gli autori del report hanno definito scioccante e che mette in serio pericolo il raggiungimento degli obiettivi delineati nella COP21 tenutasi nella capitale francese.

Infatti, come è stato dichiarato dai responsabili del documento, i finanziamenti erogati a supporto delle società operanti nel settore del petrolio, del carbone e del gas, rappresentano l’esatto opposto di come sarebbe necessario procedere nella la lotta al cambiamento climatico.

3,8 trilioni di dollari per le società di combustibili fossili

All’interno del Banking on Climate Chaos 2021, si può notare come le banche americane e canadesi siano solo 13 sulle 60 esaminate, ma in grado di rappresentare circa la metà del finanziamento globale nell’ambito dei combustibili fossili.

Nelle prime tre posizioni su scala globale negli ultimi 5 anni troviamo quindi JPMorgan, con un totale di oltre 316 miliardi di dollari (51,3 nel 2020), Citi, che si attesta su circa 237,5 miliardi di dollari (48,4 nel 2020), e Wells Fargo, per una somma complessiva superiore a 223,3 miliardi di dollari (42,1 nel 2020).

Non è un caso che il podio sia occupato da tre istituti di credito statunitensi, dato che nel 2017 Donald Trump aveva ritirato gli USA dall’Accordo internazionale di Parigi.

Qualcosa si spera possa cambiare con l’attuale presidente Joe Biden, il quale ha firmato l’ordine esecutivo di rientro nel suo primo giorno di insediamento alla Casa Bianca.

La classifica delle banche per volumi di finanziamento

Nell’intero continente europeo, la banca inglese Barclays si piazza prima con un ammontare di 144,9 miliardi di dollari (27,7 nel 2020). Considerando invece i Paesi membri dell’Unione Europea, si trova in testa BNP Paribas, che ha finanziato attività di estrazione per 120,8 miliardi di dollari, di cui 40,8 solamente nel 2020.

Quindi, secondo Alison Kirsch di Rainforest Action Network, una delle relatrici del report, nonostante le solenni promesse di raggiungere la neutralità climatica, nessuna delle 60 banche analizzate ha redatto un piano coerente per uscire completamente dal settore dei combustibili fossili entro il 2050.

Una prospettiva che, al contrario, dovrebbe prevedere un programma dettagliato per l’uscita completa nel breve termine dal settore.

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