Vittorio Vaccaro: «Cucinare è una straordinaria forma d’arte»

Laura Bozzi

11 Agosto 2022 - 10:59

Al timone di A casa cucina papà, su Food Network, l’attore non ha dubbi: creatività e sperimentazioni sono il segreto per ricette semplici ma piene d’amore

Vittorio Vaccaro: «Cucinare è una straordinaria forma d’arte»

Va in onda ogni domenica alle 15, su Food Network, A casa cucina papà. Alla conduzione, e ai fornelli, Vittorio Vaccaro.

Accanto alla carriera di attore, infatti, Vaccaro ha affiancato anche un’altra grande passione, quella per la cucina, intesa non solo come esecuzione delle ricette, ma anche come ricerca nella scelta del menù, organizzazione in tempi brevi dei piatti e, naturalmente, come momento di condivisione a tavola.

Una passione coltivata negli anni con curiosità, sperimentazioni di ogni tipo e tanta pratica casalinga.

Vittorio, innanzitutto come ti descriveresti a chi ancora non ha avuto il piacere di conoscerti? Chi è Vittorio Vaccaro?

«Un uomo semplice con dei principi saldi. Lavoratore, creativo e appassionato di ciò che ritiene bello. Amo la vita, la mia famiglia e il mio lavoro. Orgoglioso di essere oggi quello che sono perché non mi sono mai arreso».

Il pubblico ha avuto modo di conoscerti in produzioni come Squadra Antimafia 4, Piloti, Il mio amico Babbo Natale, La Strana Coppia e Camera Café. E nella stagione 2021/2022 come ospite fisso di Forum. Come sei approdato a A casa cucina papà?

«“A Casa cucina papà” praticamente parla di me. È un’idea che ho sviluppato e che ho proposto alla rete che entusiasta mi ha dato l’ok per iniziare questa meravigliosa avventura. Discovery ha creduto nel progetto e così è iniziata la produzione.

Mi sono ritrovato in cucina tra coltelli, padelle, fornelli a cucinare per la tv e devo dire che mi sono divertito tantissimo, anche perché ho avuto dietro una squadra meravigliosa che mi ha aiutato e che devo ringraziare: i ragazzi, il regista, gli autori, il produttore, tutti coloro che fanno parte della squadra Jumpcutmedia, che è la casa di produzione che ha realizzato il programma».

Quali sono i punti di forza di questo programma? E cosa vorresti trasmettere a chi ti guarda da casa?

«Il punto di forza è la figura maschile ai fornelli, l’uomo di casa che cucina per la famiglia. La televisione ci ha abituati a vedere l’uomo in cucina ma solitamente è un grande chef o un appassionato che insegna ricette.

In questo caso è un papà, un uomo quarantenne, padre di una famiglia allargata che nella sua giornata si ritaglia del tempo per mettere a tavola il cibo anche come elemento di unione familiare. Non cucina solo per cucinare ma anche per donare amore, alla famiglia, ai figli e anche agli amici.

Ogni puntata, difatti, è tematizzata, è dedicata sempre a qualcuno in particolare, gli amici, i suoceri, la figlia, la moglie, l’amica della figlia più grande che è vegetariana e così via. Questo è un uomo che rappresenta il papà moderno, appassionato di cucina ma anche di musica e del suo lavoro. Io lo definisco smart».

Poliedrico Poliedrico Attore, regista, musicista e cuoco: Vittorio Vaccaro è un artista a 360 gradi (foto di Mario Di Bari)

Chi fa la spesa a casa tua?

«Io faccio la spesa, sempre! Mi piace scegliere i prodotti, guardo molto la qualità, vado alla ricerca di prodotti nuovi così da provarli e mi perdo. La mia compagna mi prende in giro perché io sogno letteralmente in mezzo ai prodotti alimentari.

A me piace cucinare e peraltro è qualcosa che mi viene facilmente, sveglia la mia creatività. Succede spesso che sento un profumo mentre faccio la spesa, o mi salta all’occhio un prodotto che non era tra le cose da comprare, e nasce un piatto. Perché è come se mi risvegliasse un ricordo o una sensazione positiva per cui poi si trasforma in qualcosa da cucinare».

E quali sono le tue specialità?

«La mia specialità è la semplicità. Dico questo perché io cucino piatti semplici ma con una mia buona base tecnica; quindi, questo mi porta innanzitutto ad avere chiaro in testa cosa voglio fare e di conseguenza i passaggi che mi servono per realizzare un piatto, a partire dalla scelta del prodotto, che deve essere di qualità, alle associazioni e ai tempi di cottura.

Quindi se per esempio faccio uno spaghetto al pomodoro, scelgo il pomodoro dolce, maturo, del basilico fresco, olio buono, pasta di qualità, per poi fare attenzione ai tempi di cottura del pomodoro e della pasta. Semplicità e passaggi precisi che mi portano a fare degli spaghetti pieni di gusto, profumo e amore».

Possiamo dire che non c’è cucina senza condivisione?
 
«Per quello che mi riguarda possiamo dirlo. Anche perché mangiare insieme alla famiglia, agli amici, ai parenti, ha più sapore».

Iscriviti a Money.it