Allarme Goldman Sachs: scenario da incubo per l’economia USA

Con circa 190 mila contagi e oltre 4 mila vittime, gli Stati Uniti stanno facendo pesantemente i conti con l’epidemia di Coronavirus.

Se finora dalla Casa Bianca le stime sulle possibili perdite umane erano state piuttosto vaghe collocandole in maniera più o meno vaga tra le 100 e le 200 mila unità, ora è anche arrivata una stima ufficiale, secondo cui le vittime dell’epidemia COVID-19 potrebbero attestarsi a 240 mila unità.

Un bilancio così pesante finirà per avere profonde ripercussioni sull’economia statunitense: secondo le ultime stime elaborate da Goldman Sachs, il Pil Usa farà registrare un crollo molto più pesante rispetto a quanto previsto in precedenza.

Economia Usa: le stime di Goldman Sachs

Secondo le ultime stime elaborate dagli analisti di Goldman Sachs, nel secondo trimestre 2020 il Pil statunitense segnerà un calo annualizzato di ben 34 punti percentuali. Il dato peggiora la precedente stima, già particolarmente negativa, di un rosso del 24%.

Nel caso in cui la stima di Goldman Sachs dovesse rivelarsi esatta, si tratterebbe di un dato oltre tre volte maggiore rispetto al precedente record, -10%, messo a segno nel primo trimestre 1958.

Secondo il team di Goldman Sachs capitanato da Jan Hatzius, il tasso di disoccupazione statunitense a metà anno schizzerà al 15%, sei punti percentuali in più rispetto alla view precedente.

Economia Usa: Goldman Sachs, rimbalzo del Pil nel terzo trimestre

Per il rimbalzo del Pil statunitense non ci sarà da attendere molto, visto che nel terzo trimestre la ricchezza prodotta è stimata in aumento del 19%.

“Secondo le nostre stime, poco più di metà del calo dell’output stimato nel breve termine sarà compensato entro la fine dell’anno”. Anche perché, rilevano da Goldman Sachs, le misure aggressive messe in campo da governo e Federal Reserve dovrebbe aiutare a contenere gli effetti negativi.

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