Gli Usa scaricano l’Ucraina: meglio una guerra mondiale che perdere le elezioni

Alessandro Cipolla

07/12/2023

Il Congresso vota contro i fondi all’Ucraina: Joe Biden evoca il rischio di una terza guerra mondiale, ma Democratici e Repubblicani pensano più a vincere le elezioni Usa 2024.

Gli Usa scaricano l’Ucraina: meglio una guerra mondiale che perdere le elezioni

Meglio evitare una terza guerra mondiale oppure vincere le elezioni? Se di mezzo ci sono le presidenziali che negli Stati Uniti si terranno a novembre 2024, allora sembrerebbe che sia i Democratici sia i Repubblicani non abbiano dubbi su cosa scegliere.

Andiamo per ordine. Da settimane a Washington l’argomento principale è una legge straordinaria che prevede lo stanziamento di ben 106 miliardi di dollari per aiuti all’Ucraina, a Israele e a Taiwan. Soldi fondamentali per sostenere Kiev - a cui spetterebbe la fetta più sostanziosa pari a 61 miliardi - nella guerra contro la Russia.

Dopo le elezioni midterm del 2022, adesso al Congresso sono i Repubblicani ad avere la maggioranza alla Camera dei Rappresentanti. Il pacchetto di aiuti per passare di conseguenza ha bisogno del disco verde da parte del Gop che, per un suo voto favorevole, vuole inserire nella legge alcune dure misure anti-immigrazione.

Alla vigilia del voto decisivo Joe Biden ha evocato i rischi di una terza guerra mondiale per cercare di convincere i Repubblicani: “Non possiamo permettere che vinca Putin, che sta commettendo crimini contro l’umanità. Se Putin prenderà l’Ucraina non si fermerà. La Russia finirà per attaccare un alleato della Nato e a quel punto avremo qualcosa che non vogliamo: truppe americane che dovranno combattere contro le truppe russe”.

Risultato? La Camera ha bocciato la legge speciale con 51 voti contrari - tra cui anche quello di Bernie Sanders - e 49 favorevoli; per passare comunque sarebbero serviti almeno 60 sì che però non sono arrivati e ora a Washington è il caos.

Alla luce delle parole di Biden, o l’allusione a una terza guerra mondiale è stata un bluff oppure sia i Democratici sia i Repubblicani preferiscono vincere le elezioni Usa 2024 che evitare il potenziale inizio di un drammatico conflitto diretto con la Russia.

Gli Usa tra elezioni e rischi di terza guerra mondiale

Da quasi due anni a questa parte l’incubo più ricorrente è quello di una terza guerra mondiale potenzialmente anche nucleare. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha frantumato i già fragili equilibri geopolitici segnando una sorta di punto di non ritonro nei rapporti tra l’Occidente e il blocco sino-russo.

Viste le parole di Joe Biden tutti dovremmo allarmarci, Oltreoceano però entrambi gli schieramenti sembrerebbero aver messo al primo posto l’esigenza di vincere le elezioni Usa 2024 rispetto a quella di fare di tutto per evitare una catastrofica terza guerra mondiale.

I Repubblicani infatti avrebbero potuto dare il via libera al fondamentale pacchetto d’aiuti per l’Ucraina - Kiev sta finendo le risorse e, fallita la controffensiva, ora sta cercando di resistere ai nuovi attacchi da parte dell’esercito russo - senza ancorarlo alle misure anti-immigrazione che strizzano l’occhio al proprio elettorato, ma al tempo stesso i dem avrebbero potuto cedere visto il pericolo evocato dal presidente.

I sondaggi negli Stati Uniti danno al momento Donald Trump vincente contro Joe Biden, ma la partita è apertissima e si deciderà ancora una volta negli Stati più in bilico. I Democratici così non possono permettersi di licenziare una misura contro i migranti che rappresentano una buona parte del proprio elettorato.

Ma allora lo spauracchio di una guerra mondiale? La Russia che potrebbe conquistare Kiev e poi spingersi verso il cuore del Vecchio Continente?

Di fronte all’appuntamento delle presidenziali a Washington tutto sembrerebbe passare in secondo piano, con l’Ucraina destinata a essere abbandonata dopo essere stata sedotta e coccolata: come l’Occidente troverà il modo di convincere Volodymyr Zelensky oppure di avvicendarlo, allora inizierà una trattativa con Mosca con la linea del fronte che diventerà il nuovo confine, con buona pace di chi nella cecità più totale negli ultimi ventuno mesi non ha fatto altro che ribadire che Kiev, grazie ad armi e sanzioni, avrebbe potuto vincere una guerra contro un esercito cinque volte più grande, meglio armato e che possiede il più grande arsenale nucleare al mondo.

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