Superbonus 110%, chi ci rimette con la detrazione in 4 anni

Patrizia Del Pidio

27 Marzo 2023 - 13:36

Dopo che è saltata la possibilità di portare in detrazione in 10 anni le spese sostenute per il superbonus, vediamo chi ci rimette con la detrazione in 4 anni.

Superbonus 110%, chi ci rimette con la detrazione in 4 anni

L’emendamento al decreto superbonus 110% che avrebbe permesso ai privati di spalmare la detrazione in 10 anni è saltata. La detrazione, quindi, resta fruibile in 4 anni, periodo in cui i privati possono recuperare le spese sostenute per recuperare nel 730 il rimborso delle spese sostenute per i lavori edilizi.

Ora invece, sembra che la possibilità di spalmare i crediti il 10 anni sarà garantita solo a banche e imprese che i crediti li hanno acquistati ma non ai privati che devono recuperare le detrazioni in questioni.

Una scelta che penalizza i redditi bassi

La proposta di permettere, a scelta del contribuente, di spalmare la detrazione da 4 a 10 anni, era una possibilità che permetteva anche a chi aveva poca capienza fiscale di recuperare quasi del tutto la detrazione spettante.

In questo modo il superbonus restava fruibile quasi per tutti (ovviamente ne restavano esclusi gli incapienti e i forfettari che riuscivano a sfruttarlo solo con cessione del credito e con lo sconto in fattura). La scelta di lasciare la possibilità di spalmare i crediti in 10 anni solo a banche e imprese ha fatto, però infuriare le opposizioni perché, come al solito, a rimetterci, sono i redditi più bassi.

Superbonus 110%, chi ci rimette con la detrazione in 4 anni

Ovviamente con la scelta di lasciare la detrazione assorbile in soli 4 anni, non intacca chi ha abbastanza capienza fiscale. Ovvero i più ricchi. Poiché possono portare in detrazione anche cifre molto alte ogni anno.

Chi ci rimette sono, quindi, i redditi medio bassi che, non potendosi permettere una detrazione annua molto alta a causa della capienza fiscale bassa hanno due scelte:

  • limitarsi a lavori di basso costo per rientrare con le detrazioni spettanti;
  • perdere gran parte delle detrazioni a causa della poca capienza fiscale.

Potrebbe, questa, essere una scelta dell’esecutivo abbastanza discutibile perchè estendere la possibilità di detrazione a 10 anni avrebbe permesso a un più vasto pubblico di poter ancora fruire del superbonus. A meno che non sia stata pensata proprio per limitare il ricorso all’agevolazione stessa. Lasciando, di fatto, la possibilità ai redditi più bassi che vogliono fruire dell’agevolazione, di fruire solo di lavori minor portate e, di conseguenza, di minor costo.

Quale alternativa per chi ha poca capienza fiscale?

E’ pur vero che non è più possibile cedere il credito a banche o ditte edili, ma nulla vieta di cederli al coniuge professionista. A tal proposito va specificato che se inizialmente il beneficio è una detrazione, una volta ceduto diventa un credito di imposta.

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