Spese mediche all’estero sono detraibili? Regole e documenti

Rosaria Imparato

09/08/2021

Come funziona la detrazione delle spese mediche effettuate all’estero? Le regole sono le stesse, ma è importante prestare attenzione ai documenti: vediamo in quali casi vanno tradotti.

Spese mediche all’estero sono detraibili? Regole e documenti

Le spese mediche effettuate all’estero si possono portare in detrazione in dichiarazione dei redditi? Il quesito viene posto da una contribuente a FiscoOggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate.

La domanda è specifica, poiché riguarda in particolare le spese odontoiatriche. Come funziona in questo caso il rimborso Irpef? E quali caratteristiche devono avere i documenti di spesa? Scendiamo nel dettaglio.

Spese mediche all’estero: sono detraibili? Regole e documenti

Il quesito posto dalla contribuente è semplice ma molto interessante: le spese odontoiatriche effettuate all’estero, nello specifico extra Comunità Economica Europea, si possono portare in detrazione in dichiarazione dei redditi?

La risposta è affermativa: le spese mediche in generale sostenute all’estero sono detraibili, e valgono le stesse regole per quelle effettuate in Italia.

L’elemento fondamentale per poter usufruire della detrazione è che nei documenti devono esserci le stesse indicazioni richieste per le spese effettuate in Italia. Bisogna quindi che venga chiaramente indicata la natura sanitaria della prestazione, altrimenti è fondamentale chiedere l’integrazione della fattura al medico che l’ha emessa.

Ricordiamo poi che dal 2020 è necessario, per ottenere le detrazioni, pagare con strumenti tracciabili (carta, bancomat, versamento bancario o postale).

Detrazione spese mediche all’estero: necessario tradurre i documenti

Un altro elemento da tenere presente ai fini della detrazione è la necessità di tradurre i documenti che attestano le spese mediche. I documenti scritti in inglese, francese, spagnolo e tedesco possono essere tradotti dallo stesso contribuente.

Possono anche non presentare la traduzione i contribuenti residenti in Valle d’Aosta se la documentazione è scritta in francese, e quelli residenti a Bolzano se la documentazione è scritta in tedesco.

Quando invece i documenti sono scritti in una lingua diversa dall’inglese, francese, spagnolo o tedesco (a eccezione di quelli redatti in sloveno, che possono non essere corredati da una traduzione italiana se il contribuente è residente nella Regione Friuli Venezia Giulia e appartiene alla minoranza slovena), è necessaria una traduzione giurata.

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