34 milioni di cartelle esattoriali in arrivo da lunedì 18 gennaio

Laura Pellegrini

14/01/2021

Da lunedì 18 gennaio ripartono le notifiche delle cartelle esattoriali sospese fino al 31 dicembre 2020: in arrivo 34 milioni di cartelle.

34 milioni di cartelle esattoriali in arrivo da lunedì 18 gennaio

Per la sospensione delle cartelle esattoriali è corsa contro il tempo. Dopo lo stop fino al 31 dicembre 2020, infatti, il Governo ha previsto il nuovo saldo e stralcio nel Decreto Ristori 5, ma senza un provvedimento definitivo si verifica un nulla di fatto.

Ciò significa che da lunedì 18 gennaio si tornerà a notificare almeno 34 milioni di cartelle che verranno spedite in modo scaglionato e a blocchi, come ha fatto trapelare anche Ernesto Maria Ruffini, il direttore dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Come si stanno organizzando gli uffici per gestire la ripresa delle notifiche e regolare i flussi di accesso dei contribuenti? Ecco gli orari e i servizi erogati dall’Agenzia delle Entrate Riscossione a partire da lunedì.

Cartelle esattoriali, partenza graduale da lunedì 18 gennaio

Quello che Ruffini ha fatto intendere è che la ripresa delle notifiche da lunedì 18 gennaio sarà graduale, dopo una sospensione delle cartelle esattoriali durata dall’8 marzo 2020 al 31 dicembre 2020. “L’unica cosa che possono fare le due agenzie”, ha precisato il direttore, “è quella di diluirli nel tempo, tra gennaio e dicembre, ma in assenza di una specifica norma non può essere fatto altrimenti”.

Infatti, nel Decreto Ristori 5 dovrebbe confluire il nuovo saldo e stralcio delle cartelle, ma in mancanza di un provvedimento definitivo orientarsi è difficile. L’alternativa alla notifica di multe e sanzioni per le attività economiche che attendono ancora i ristori è la possibilità di introdurre una nuova sospensione alla quale dovrebbe corrispondere un allungamento dei termini per la prescrizione delle cartelle. Ma nessun provvedimento è stato inviato al Ministero dell’Economia.

Tuttavia, una direttiva operativa dell’Agenzia delle entrate Riscossione ricorda agli uffici che oltre al termine della sospensione, dal 1° gennaio sono ripresi anche gli interessi moratori sulle cartelle e tutti i meccanismi di riscossione.

Il lavoro dell’Agenzia delle Entrate torna a regime

Nonostante la ripresa delle notifiche delle cartelle esattoriali, la ripresa delle attività negli uffici dell’Agenzia delle Entrate Riscossione procederà in modo parziale e previo appuntamento. Per il primo periodo, dunque, sarà previsto un orario ridotto alla mattinata, dalle ore 8:15 alle ore 13:15, con l’obbligo di presa appuntamento.

Il direttore ha precisato che “saranno incrementate le presenze giornaliere agli sportelli e nel limite del 50%, negli uffici interni”, con la previsione dello smartworking per tutte le attività che lo permetteranno. Progressivamente, da febbraio verranno inseriti nuovi slot di prenotazionein relazione alle richieste fino a raggiungere l’utilizzo massimo di tutte le postazioni attivabili sulla base delle planimetrie atte ad assicurare il corretto distanziamento”.

Inoltre, per regolare il flusso di utenti presso gli uffici sono previste le erogazioni dei seguenti servizi: pagamenti, rateazioni e sospensioni. “Gli altri servizi verranno erogati attraverso canali telematici alternativi”, ha chiarito il direttore Ruffini.

Per una ripartenza in sicurezza nel pieno rispetto di tutte le norme in vigore contro la diffusione del coronavirus, è stato siglato un verbale di accordo.

In ottemperanza a quest’ultimo, al personale adibito ad attività esterna verranno forniti “dispositivi di protezione individuale quali visiera protettiva, mascherina filtrante del tipo FFP2, guanti monouso, flacone con gel disinfettante; è altresì raccomandato l’utilizzo dell’automezzo personale”. Inoltre, “agli ufficiali di riscossione ed ai messi notificatori saranno fornite le istruzioni tecnico operative necessarie nell’attuale contesto e sarà cura del responsabile limitarne la presenza negli uffici, anche organizzando rientri in rotazione”.

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