Rizzo lancia la sfida ai partiti di maggioranza: “Sanzioni e invio di armi fanno alzare le bollette, Draghi ha fatto schifo”

Redazione

22/09/2022

Marco Rizzo, leader di Italia sovrana e popolare, intervistato da Money.it attacca Draghi e la politica estera del governo e propone di eliminare le sanzioni alla Russia, fermando l’invio di armi.

Rizzo lancia la sfida ai partiti di maggioranza: “Sanzioni e invio di armi fanno alzare le bollette, Draghi ha fatto schifo”

Invertire la rotta rispetto al governo Draghi, che avrebbe “limitato la libertà con il Green pass e l’obbligo vaccinale” e non avrebbe fatto “schifo nel contrastare la speculazione sul prezzo di gas e luce”. Marco Rizzo, leader della formazione di estrema sinistra Italia sovrana e popolare, parla così della situazione politica ed economica italiana, in vista delle elezioni politiche di domenica 25 settembre, in un’intervista a Money.it.

Secondo Rizzo la situazione che ci aspetta nei prossimi mesi sarà “complicata” per l’inflazione e il caro-bollette, ma probabilmente anche con il prossimo governosaremo governati dall’esterno” e cioè “principalmente dagli Stati Uniti”. Quindi polemizza sulla mancanza della sua lista nei sondaggi e si dice convinto di poter superare la soglia di sbarramento del 3%. Infine propone a Italexit e Vita, definiti “gli altri due partiti antisistema, oltre noi”, di collaborare in Parlamento se tutti e tre supereranno questa soglia.

Come si è arrivati alla candidatura di Italia Sovrana

Rizzo racconta di aver “costruito una lista con 15 movimenti attorno al tema della libertà contro il Green pass, la libertà vaccinale e il controllo sociale dei governi Conte e Draghi”.

Quindi protesta sul voto anticipato. “All’estero - dice per le forze fuori dal Parlamento devi portare le persone da dove abitano al consolato, a volte a distanza di 400 km e per questo all’estero non ci sono le nostre liste. Ma noi in Italia in 5 giorni abbiamo raccolto 70mila firme, ma siamo stati cancellati dai sondaggi e dalle trasmissioni tv, ci temono”.

Poi si dice convinto di prendere più voti di Luigi Di Maio, che “sarà votato a stento dalla madre” e che “se si votava a dicembre noi gareggiavamo per il governo del Paese”. Ora, però, Rizzo è sicuro che la lista supererà la soglia di sbarramento del 3%, perché “i sondaggi non sono attendibili” e lancia una proposta a Italexit e Vita. “Sono liste antisistema come noi - spiega - spero superino la soglia di sbarramento e con loro faremo un intergruppo e due commissioni di inchiesta su guerra in Ucraina e gestione del Covid”.

La ricetta sulla politica estera con Russia e Usa

Il leader di Italia Sovrana e popolare chiarisce poi di essere contro la guerra in Ucraina e ribadisce: “In linea con l’art.11 della Costituzione, diciamo no alle sanzioni e all’invio di armi in Ucraina”.

Quindi aggiunge: “La nostra economia è stata colpita dalla politica estera, c’è stata la speculazione e questo governo ha fatto schifo, non ha tassato in modo evidente gli extraprofitti. Dovevamo pagare 10 miliardi, ne han pagato 1 e ora non si sa quanti ne pagheranno. Artigiani e partite Iva se non pagano vengono sbranati dall’Agenzia delle entrate”.

La ricetta è “ripristinare i rapporti diplomatici con la Russia, chiedendo la pace e avere il gas a basso costo: altrimenti con sanzioni e invio di armi all’Ucraina l’effetto in bolletta è evidente”. Quindi polemizza con Draghi: “Dopo Bretton Woods le nuove nazioni emergenti vogliono le monete collegate alle materie prime e gli Usa non vogliono. Europa e Italia potevano avere posizione di mediazione, ma Draghi ha trascinato l’Europa in questo casino. Gli danno il premio negli Usa perché fa gli interessi degli Stati Uniti. Oggi 120mila aziende rischiano di chiudere: un imprenditore in Italia paga il gas dieci volte più negli Usa e i licenziamenti non saranno coperti dalla cassa integrazione, che basterà per poco tempo. Anche per il Reddito di cittadinanza non basteranno le risorse per tutti”.

Il prossimo governo dopo le elezioni

Quanto al prossimo governo Rizzo sostiene: “Vincerà la Meloni e i ministri li decideranno Draghi e i suoi. Cingolani resterà lui e il povero La Russa andrà alle pari opportunità. Non cambierà nulla. La nostra forza politica che cresce spero permetta ai nostri finti leader sovranisti di non inginocchiarsi ai partner europei a Bruxelles. Saremo governati dall’esterno, principalmente dagli Stati Uniti. Berlusconi politico mi sembra fuori dall’agone, non credo inciderà, per il Berlusconi umano provo alla fine compassione, non conta nulla”.

Tuttavia è disposto a perdonare chi non voterà la sua lista. “I nostri nemici - spiega - sono i partiti assoggettati alla grande finanza e al capitalismo più becero, il popolo se anche sbaglia a votare non è condannabile. Noi però rappresentiamo un’area di dissenso sulla guerra che è maggioritaria e il 40% degli italiani critico ai vaccini o alla gestione del Covid. Dobbiamo dare un calcio nel sedere a questa politica asservita alla finanza e alle multinazionali che non pagano le tasse”.

Covid, guerra e sicurezza

Infine il leader di Italia sovrana e popolare fa un parallelismo tra Covid e guerra in Ucraina. “Vedo una propaganda simile da parte dei mass media - dice - La Russia vinceva, poi perdeva, ora riperde di nuovo. Io non sono un tifoso di nessuno, ma ci trattano come stupidi. In ogni caso sono molto preoccupato per la guerra: i referendum in Ucraina portano all’adesione alla Russia e se loro verranno attaccati la loro dottrina militare prevede di reagire anche con l’arma nucleare”.

Quindi aggiunge: “Il politologo Tim Marshall nel manuale del diplomatico dilettante come dice il Papa di non andare mai ad abbaiare ai confini di una potenza nucleare. Se tutto ciò fosse accaduto in Messico ci sarebbe stata la stessa minaccia di guerra nucleare da parte degli Stati Uniti”.

Quanto al tema della sicurezza più in generale Rizzo conclude spiegando che sicuramente “c’è un problema nelle periferie, ma soprattutto portare il lavoro e la cultura del lavoro”.

Iscriviti a Money.it