Riunione BCE: cosa è emerso dal primo meeting del 2019

C. G.

24 Gennaio 2019 - 16:09

La prima riunione BCE dell’anno: protagonisti i tassi di interesse e lo spettro della recessione

Riunione BCE: cosa è emerso dal primo meeting del 2019

La prima riunione BCE del 2019 e la conferenza di Draghi si sono appena conclusi.

Nonostante il Quantitative Easing sia ormai terminato, e nonostante il rialzo dei tassi di interesse sia ancora piuttosto lontano, il meeting odierno ha dovuto fare i conti con i timori di recessione, cresciuti nelle ultime ore anche a causa degli indici PMI dell’Eurozona, crollati ai minimi del 2013.

La conferenza stampa di Mario Draghi è stata monitorata attentamente dal mercato e da tutti gli osservatori desiderosi di sapere come la BCE gestirà questa attuale fase di rallentamento economico che sta riguardando non soltanto il blocco della moneta unica, ma il mondo intero.

Riunione BCE: la conferenza stampa

Di seguito il contenuto della conferenza stampa di Draghi tradotta in tempo reale da Money.it. Protagonista indiscusso del meeting il rallentamento economico.

15:36 - Fine della conferenza stampa

Draghi saluta la stampa. Arrivederci alla riunione BCE di marzo.

15:31 - Ancora Brexit

D: “Cosa farete in caso di no deal?”

R: “Stiamo cooperando con la BoE da mesi. Abbiamo identificato diverse aree d’azione, tra cui quella dei derivati. La Commissione consentirà alle CCP britanniche di continuare a servire i clienti per 12 mesi”.

15:30 - Si torna sulle riforme

Draghi ribadisce ancora una volta la necessità di riforme strutturali, la cui implementazione dipenderà soltanto dalle decisioni politiche dei Governi.

15:26 - Criptovalute

La BCE non sta sperimentando nulla né sta considerando operazioni inerenti le monete digitali. Queste ultime sono piuttosto un rischio per la stabilità dei mercati.

15:22 - Ancora recessione

Si parla della possibilità di recessione tecnica per Germania e Italia e delle recenti pressioni della BCE sulle banche europee e italiane nello specifico. Il riferimento è a MPS e alle ultime richieste sul fronte NPL.

Per Draghi le banche sono oggi più forti rispetto agli anni della crisi. Al momento la recessione non sembra un evento probabile.

15:20 - Come rispondete alle critiche?

Secondo Draghi è normale che i politici si lamentino della BCE ma è altrettanto normale che la banca non li ascolti.

15:17 - La differenza tra Fed e BCE

D: “La distanza temporale tra Fed e BCE si ridurrà o si rivelerà strutturale?”

R: “La tempistica della politica monetaria è determinata dalle posizioni delle rispettive economie. Anche le differenze strutturali potrebbero giocare un ruolo in questa divergenza, ma è difficile stimare se il gap tra Fed e BCE si ridurrà o meno”.

15:15 - Brexit

D: “Cosa accadrà in caso di elezioni generali nel Regno Unito?”

R: “Non posso rispondere, è qualcosa di troppo difficile per me.”

15:10 - Cosa farà la BCE in caso di recessione

C’è scetticismo sulla reale capacità della BCE di rispondere a un’eventuale retromarcia dell’economia. Secondo Draghi il volume delle obbligazioni a lungo termine è ancora sufficiente e la liquidità rimarrà stabile nel prossimo decennio. La BCE ha ancora molti strumenti che vanno dai tassi di interesse fino alla forward guidance.

15:09 - Sarebbe favorevole a fusione Commerzbank-Deutsche?

Draghi si scusa, ricordando come il suo compito sia guidare la politica monetaria, non commentare affari che riguardano istituzioni individuali.

15:05 - La BCE non ha finito le armi

Abbiamo ancora la nostra scatola di strumenti pronta per essere utilizzata, afferma Draghi. Alcuni dei nostri strumenti sono stati già implementati. Altri dipenderanno dall’evoluzione del contesto, dalla crescita e dai fattori che hanno causato il rallentamento.

15:02 - Italia

La natura della nostra forward guidance ha già prodotto reazioni in termini di «incrementare il grado di accomodation» della nostra politica monetaria. Le indagini puntano ad un restringimento delle condizioni del credito in Italia.

15:01 - EURUSD ancora giù

Il cambio euro dollaro continua a scambiare in ribasso. Al momento la coppia perde lo 0,37% circa.

14:57 - Tassi negativi

Bisognerà vedere quanto si protrarrà il rallentamento, cosa che si ripercuoterà sulle politiche fiscali dell’Eurozona. I tassi sotto lo zero costituiscono ancora una misura di politica monetaria efficace. Sulla redditività delle banche dell’Eurozona pesano di più i crediti deteriorati che i tassi negativi.

14:53 - Più tempo

Il Consiglio Direttivo ha bisogno di più tempo per capire in che modo il rallentamento impatterà l’economia. Se ne riparlerà a marzo, con le nuove previsioni.

14:52 - La Cina

Secondo parte del Consiglio Direttivo il rallentamento cinese non durerà a lungo, grazie anche alla risposta delle autorità. La guerra commerciale si affievolirà.

14:50 - Recessione in arrivo?

Le condizioni finanziarie sono favorevoli, il mercato del lavoro si sta rafforzando, i salari crescono. Le probabilità di recessione sono basse.

14:50 - Il rallentamento durerà ancora un po’

Dovremmo aspettarci una fase di debolezza che va oltre il breve termine.

14:48 - Brexit e non solo

La Brexit, gli sviluppi politici in atto e numerosi altri fattori continueranno a pesare sulla crescita.

14:46 - Ancora domande sulla frenata dell’economia

D: “Quanto durerà secondo voi il rallentamento economico?”

R: “Siamo stati tutti d’accordo sull’attuale rallentamento e sui rischi ora orientati al ribasso, ma non siamo stati unanimi sulla durata di questa fase”.

14:44 - Su cosa si basa la fiducia della BCE

D: “Cosa vi dice che il vostro economic asessment si rivelerà corretto dato il rallentamento economico e dell’inflazione core?”

R: “L’inflazione core non si è mossa. La nostra fiducia si basa sul proseguimento dell’espansione economica, sulle forti performance del mercato del lavoro, sull’aumento dei salari”.

14:42 - TLTRO

Draghi ricorda come l’odierna riunione BCE si sia concentrata sul rallentamento in atto. Nessuna discussione sul TLTRO.

14:42 - Iniziano le domande

Parola alla stampa presente.

14:41 - Per riassumere

La politica monetaria accomodante è ancora necessaria per far convergere l’inflazione verso il target del 2%. Per beneficiare di queste politiche gli Stati dell’Eurozona dovranno aumentare la resilienza, aumentare la produttività e ridurre le proprie vulnerabilità.

14:40 - EURUSD precipita

Il cambio euro dollaro sta perdendo quota e sta attualmente scambiando su quota 1,13.

14:38 - L’inflazione

Probabilmente scenderà nei prossimi mesi.

14:37 - Rischi ora orientati al ribasso

A causa delle incertezze geopolitiche, del protezionismo, dei mercati emergenti e della volatilità.

14:36 - Analisi economica

I dati in arrivo sono stati sempre più deboli come risultato di una domanda esterna meno forte, soprattutto in determinati Paesi. Lo slancio di breve termine sarà minore di quanto anticipato. L’espansione continuerà ad essere comunque supportata dall’aumento dei salari, minori prezzi degli energetici, e condizioni finanziarie favorevoli.

14:35 - Elementi contrastanti

Il protezionismo rimane un elemento da monitorare. La crescita dei salari sostiene le crescenti pressioni inflazionistiche.

14:34 - Il programma di reinvestimento

Continuerà almeno fino al primo rialzo dei tassi di interesse.

14:33 - Il comunicato

Come di consueto Draghi inaugura la prima riunione BCE dell’anno con la lettura del comunicato preparato dal consiglio Direttivo.

14:32 - Il Presidente è arrivato

Con due minuti di ritardo Draghi arriva in un’aula piena di giornalisti pronti a bersagliarlo di domande sui tassi di interesse e sul rallentamento economico.

14:29 - Attesa per Draghi

Meno di un minuto all’arrivo di draghi in sala. Cresce l’attesa.

Il comunicato

Esattamente come previsto, la BCE non ha cambiato il linguaggio utilizzato nel comunicato stampa.

Nella riunione odierna il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,40%.

Il Consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse di riferimento della BCE si mantengano su livelli pari a quelli attuali almeno fino all’estate del 2019 e in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine.

Quanto alle misure non convenzionali di politica monetaria, il Consiglio direttivo intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma di acquisto di attività per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE, e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.

Il Presidente della BCE illustrerà i motivi di tali decisioni nella conferenza stampa che avrà luogo questo pomeriggio alle ore 14.30 (ora dell’Europa centrale).

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Il contenuto seguente è stato redatto prima delle decisioni sui tassi ed è relativo alle attese del mercato sull’odierna riunione BCE

Stime di crescita riviste?

Il mercato ne è convinto: i tassi di interesse non saranno toccati dall’odierno meeting del Consiglio Direttivo. Ad attirare l’attenzione sarà il linguaggio utilizzato da Draghi in conferenza stampa.

Come spiegherà le ultime rilevazioni macro? Farà accenno alla possibile recessione globale in dirittura d’arrivo? Nessuno si aspetta particolari cambiamenti o particolari novità.

Tra gli elementi da monitorare in BCE oggi non soltanto le indicazioni sul futuro dei tassi di interesse, ma anche quelle sul TLTRO la cui scadenza non è stata ancora specificata.

Secondo WisdomTree nella riunione BCE di oggi assisteremo ad una revisione ribassista delle stime di crescita poiché quelle precedentemente formulate (+1,7% per il 2019 e per il 2020) sembrano ormai datate oltre che eccessivamente ottimistiche.

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