Rally di Natale? Forte rialzo dei mercati

David Pascucci

3 Gennaio 2023 - 16:35

Possiamo definirlo rally di Natale? Forti i rialzi registrati tra fine anno e inizio 2023

Rally di Natale? Forte rialzo dei mercati

Siamo alla prima vera giornata di negoziazione sui mercati finanziari con l’apertura del mercato cash Usa dopo le festività legate al capodanno. Il Nasdaq si porta a fare nuovi massimi, mentre in Europa il Dax riprende terreno dai forti rialzi del Nasdaq di venerdì scorso e si porta a battere nuovi massimi su base settimanale a ridosso dei 14300 punti.

Rialzi molto forti accompagnati da un Forex che vede finalmente un ritracciamento su EurUsd che si porta da area 1,07 a area 1,05 con un fortissimo ribasso proprio nella mattinata del 3 gennaio. I forti rialzi rientrano in scala temporale nella dinamica del rally di Natale, che prevede dei rialzi tra il periodo natalizio e i primi giorni di negoziazione dell’anno nuovo e che, per certi versi, potremmo definire compiuta.

Al momento, dai minimi battuti da Nasdaq registriamo un rialzo del 4% mentre su Dax registriamo un rialzo di circa il 3%, non male considerando che la dinamica su base macroeconomica e su base tecnica risulta essere effettivamente ribassista.

Un inizio anno molto importante

Il 2023 sta iniziando con una mole di dati importanti. Per la giornata di oggi è prevista l’uscita del dato circa l’inflazione in Germania, anticipatore del dato più importante che uscirà venerdì sull’inflazione europea. Domani invece sarà la volta di altri dati importantissimi circa il settore manifatturiero e soprattutto i dati provenienti dal mercato del lavoro Usa con le posizioni aperte Jolts e l’indice ISM manifatturiero. In pratica un inizio anno veramente interessante considerando che nella serata di domani usciranno anche le minute del Fomc.

La settimana attuale è quindi ricca di dati e non si esclude una certa volatilità già a partire da oggi pomeriggio con l’apertura del mercato USA. Quello che vediamo in questo momento risulta essere un mercato tonico al rialzo, che sta aggiustando il rischio per partire di nuovo verso l’alto, magari alla ricerca di una dinamica rialzista che potrebbe portare a compimento un movimento ribassista fortissimo, volto al raggiungimento di nuovi minimi su base biennale. In sostanza, si salirebbe per poi scendere rovinosamente, il tutto in linea con una congiuntura macroeconomica assolutamente precaria per questo 2023 all’insegna del rialzo dei tassi e di una possibile recessione conseguente al ribasso dell’inflazione. In pratica sarà un anno molto difficile, forse più del 2022 che è stato comunque un anno: l’anno del conflitto russo-ucraino e della salita vertiginosa dell’inflazione su scala globale.

Per il momento vediamo comunque dei mercati che stanno spingendo le loro quotazioni al rialzo con il Da che si è portato stamani all’interno del’area compresa tra i 14200 e i 14300 punti mentre il Nasdaq ha sfiorato gli 11000 punti.

Cosa potrebbe succedere oggi?

Quella di oggi è la prima vera giornata di negoziazione e, considerando le dinamiche che vediamo su base giornaliera e su base settimanale, possiamo dire che i mercati potrebbero essere molto tecnici, come ad esempio un Dax che seppur improntato al rialzo potrebbe ritornare verso i 14150 e il Nasdaq che potrebbe ritornare verso i 10950 prima di ripartire al rialzo durante la sessione pomeridiana.

Al momento vediamo solamente parecchia volatilità nel breve e nessuna indicazione circa una possibile vera direzionalità su base settimanale, in quanto stiamo costruendo ancora la prima giornata dell’anno di negoziazione. Al momento quindi possiamo dire che i mercati sono in via di assestamento e la prima reale ipotesi circa un movimento settimanale potremmo iniziare a vederla solamente dopo l’apertura del mercato cash statunitense. Al momento bisogna aspettare i mercati americani e solamente dopo potremmo trarre qualche conclusione in merito.

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