Quando scatta il fermo amministrativo 2024, l’importo minimo del debito

Patrizia Del Pidio

15 Gennaio 2024 - 13:05

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Esiste un importo minimo del debito sotto il quale non può scattare il fermo amministrativo? Vediamo le regole per il 2024.

Quando scatta il fermo amministrativo 2024, l’importo minimo del debito

Il fermo amministrativo, per essere applicato, prevede un debito di un importo minimo o può riguardare i veicoli del debitore a prescindere dall’importo che deve? Si tratta di una domanda che potrebbe porsi qualsiasi contribuente che abbia piccoli debiti da sanare. La normativa che regola questa misura non stabilisce un importo minimo al di sotto del quale non possa essere applicata e proprio per questo il quesito desta molta curiosità.

Se, ad esempio, un contribuente ha un debito di 1000 euro (o minore) con l’amministrazione finanziaria, rischia di vedersi bloccare il veicolo dall’Agenzia delle Entrate Riscossione? Quando l’agente di riscossione era Equitalia Spa erano previste soglie minime per l’applicazione del fermo auto, ma con il cambio di guardia nella riscossione queste soglie sono state considerare superate.

Mentre per scattare ipoteca e pignoramento ci sono specifici limiti del debito al sotto dei quali l’esecuzione non scatta (20.000 euro per l’ipoteca e 120.000 euro per il pignoramento immobiliare), per il fermo amministrativo questo limite non è stato previsto dal legislatore. In questo caso, quindi, come si opera in presenza di debiti dall’importo molto basso?

I limiti del fermo amministrativo di Equitalia

Quando l’agente di riscossione era Equitalia Spa era prevista una direttiva come atto interno della società, che non aveva, quindi, valore di legge, che prevedeva:

  • nessun fermo auto per debiti sotto gli 800 euro;
  • per debiti tra 800 e 2.000 euro poteva scattare il fermo amministrativo su massimo un veicolo;
  • per debiti tra 2.000 e 10.000 euro, invece, il fermo poteva coinvolgere fino a 10 veicoli.

Come abbiamo già accennato, però, la regola in questione è stata considerata superata dall’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Come opera oggi il fermo amministrativo?

Le sentenze sull’importo minimo del fermo auto

A colmare le lacune legislative ha tentato di intervenire la Corte di Cassazione con sentenze che, inizialmente, hanno avuto lo scopo di annullare fermi amministrativi che avevano una sproporzione tra il debito e il valore del veicolo.

Di recente, però la Suprema Corte ha cambiato orientamento affermando che il fermo amministrativo si può applicare, sempre, indipendentemente dall’importo del debito. Questo è facilmente spiegabile visto che si tratta di una misura volta a spingere il debitore a saldare il dovuto, anche in presenza di importi bassi.

Il fermo amministrativo non ha limiti di debito

Il fermo auto può scattare, quindi, anche in presenza di importi modesti e la Corte di Cassazione ha sottolineato che l’agente di riscossione può procedere all’applicazione di tale misura senza basarsi sull’ammontare del debito.

Quando scatta il fermo amministrativo?

Per poter essere applicato il fermo auto è necessario che l’agente di riscossione proceda all’invio di una cartella esattoriale e, in seguito a una notifica di pagamento. La notifica concede al debitore 120 giorni per saldare le domma dovute e solo se entro questo periodo l’importo non viene versato arriva il preavviso di fermo.

Per poter essere valido il fermo sono necessari, quindi, due passaggi: il contribuente deve ricevere la notifica della cartella esattoriale e, 30 giorni prima del fermo, deve ricevere un preavviso di fermo amministrativo.quest’ultimo passaggio consente al contribuente di avere a disposizione ulteriori 30 giorni per pagare il debito o chiedere una dilazione dello stesso.

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