Prezzo petrolio avanza grazie alle nuove previsioni dell’OPEC

Violetta Silvestri

12/12/2019

Il prezzo del petrolio torna a salire dopo le previsioni OPEC. I dettagli

Prezzo petrolio avanza grazie alle nuove previsioni dell’OPEC

Il prezzo del petrolio di nuovo sotto i riflettori: le quotazioni di Brent e WTI guadagnano nella giornata odierna. La ripresa dell’oro nero segue gli ultimi aggiornamenti sulle stime di offerta per il prossimo anno.

Il greggio era già in focus nei giorni scorsi dopo l’incontro a Vienna dei Paesi produttori appartenenti e non al cartello OPEC. La decisione rilevante presa durante il meeting è stata l’ulteriore taglio alla produzione di 500.000 barili al giorno fino a marzo 2020.

Nelle ultime ore le quotazioni hanno oscillato tra scambi deboli e guadagni in aumento. Oggi il prezzo del petrolio è tornato a salire dopo ulteriori stime al ribasso per l’offerta 2020.

Perché il prezzo del petrolio torna a salire

Le quotazioni dell’oro nero sono al rialzo oggi. Le novità sulle previsioni di offerta per il 2020, infatti, hanno avuto un impatto sul prezzo del petrolio.

Nello specifico, al momento in cui si scrive le quotazioni del Brent e del WTI stanno guadagnando rispettivamente lo 0,57% e lo 0,33%. I prezzi di scambio sono $64,3 (Brent) e $59,06 (WTI).

La reazione del mercato dell’oro nero è dovuta principalmente alla revisione al ribasso dell’offerta di greggio per il 2020. Dopo l’annuncio dei tagli alla produzione di petrolio diffuso dall’OPEC a seguito del vertice, il Cartello è tornato a parlare di un ulteriore restringimento nella produzione.

La stessa Agenzia Internazionale dell’Energia ha tagliato ancora di più le stime di offerta dai Paesi fuori dal cartello per il prossimo anno: saranno 2,1 milioni i barili prodotti al giorno nel 2020, a fronte dei 2,3 milioni previsti precedentemente.

Le valutazioni dipendono anche da nuove considerazioni sulle scorte USA di greggio, in aumento a sorpresa di circa 800.000 barili solo nella scorsa settimana. Anche per i prodotti petroliferi e la benzina la crescita nelle scorte è più che raddoppiata rispetto alle aspettative.

In questo scenario, con la domanda globale in oscillazione a causa delle incertezze sulla guerra dei dazi, per mantenere l’equilibrio tra scorte e offerta di petrolio la produzione non può che essere in frenata, secondo gli analisti.

Il prezzo del petrolio, quindi, resta sotto osservazione. E soprattutto, fortemente dipendente non solo dalle decisioni che provengono dai Paesi produttori. Nelle analisi emerge che l’andamento della guerra dei dazi e i dati economici delle principali potenze, quali la Cina, continueranno a impattare sulle quotazioni del greggio.

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