Patto salva-spesa, raggiunto l’accordo con l’industria: quando parte e come funziona

Ilena D’Errico

9 Settembre 2023 - 10:51

Arriva il patto salva-spesa, finalmente è stato raggiunto un accordo con l’industria. Ecco come funziona il paniere tricolore contro l’inflazione e quando parte l’iniziativa.

Patto salva-spesa, raggiunto l’accordo con l’industria: quando parte e come funziona

Dopo mesi di trattative il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha raggiunto un accordo con le industrie di largo consumo sul patto-salva spesa. Il “paniere tricolore”, come definito dal ministro Urso, è frutto della collaborazione tra le associazioni del commercio e della produzione che, dopo aver superato alcune perplessità, hanno approvato il carrello salva-spesa per contrastare l’inflazione.

In arrivo il paniere tricolore, il patto-salva spesa contro l’inflazione

Il caro spesa sta riducendo sempre più il potere di acquisto delle famiglie italiane, come confermato dai dati Istat sulle vendite al dettaglio di luglio 2023. A fronte di un calo degli acquisti che ha raggiunto il 4,5% (su base annua) la spesa è stata superiore del 2,7%.

Di conseguenza, i consumatori cercano di risparmiare ricorrendo ai discount, ma con scarso successo: non solo anche i discount hanno subito l’impatto dei rincari autunnali, ma peraltro in misura proporzionale maggiore.

Per questa ragione, già da diversi mesi è iniziata la discussione del paniere salva-spesa, che dovrebbe consentire alle famiglie di risparmiare sull’acquisto dei generi alimentari, con una differenza stimata in ben 4 miliardi di euro.

Quando parte il patto salva-spesa

L’accordo sul patto-salva spesa rientra nell’accordo sul trimestre antinflazione che, nel dettaglio, va dal 1° ottobre 2023 al 31 dicembre 2023. Complice anche la tardiva adesione delle associazioni di largo consumo, così definita dai presidenti di Coop e Federdistribuzione, serve accelerare i lavori per l’avvio dell’iniziativa nei tempi stabiliti.

Marco Pedroni (Coop) e Carlo Alberto Buttarelli (Federdistribuzione) si sono comunque detti molto soddisfatti dell’adesione dell’industria, auspicando una riduzione dei listini. Restano circa una ventina di giorni per definire precisamente le iniziative promozionali, dato che il 23 settembre dovrà essere consegnata la lista delle aziende aderenti al progetto.

Come funziona il patto salva-spesa

Il patto salva-spesa propone di offrire ai consumatori prezzi calmierati o ribassati sui generi alimentari di prima necessità, ma il protocollo sarà definito soltanto dopo l’ufficializzazione delle aziende aderenti. La selezione dei beni di prima necessità è già stata effettuata più volte per le altre iniziative volte ad alleggerire la spesa familiare dai rincari e dovrebbe quindi comprendere la maggior parte dei generi alimentari destinati al consumo, con probabile esclusione di alcolici e prodotti di “lusso”.

Le associazioni Unione Italiana Food, Centromarca, Federalimentare e Ibc si sono impegnate a valutare le iniziative contro l’inflazione “nel rispetto della libera concorrenza e della strategia di ciascuna impresa e su base volontaria”.

Anche Confartigianato, Cna e Casartigiani hanno confermato l’interessamento alle manovre contro il caro prezzi al ministro delle Imprese. In ogni caso, a partire da ottobre saranno proposti prodotti alimentari con prezzi ridotti, contrassegnati dal bollino tricolore.

Di conseguenza, viene lasciato ampio margine di applicazione, che potrà incentrarsi sull’utilizzo di prezzi fissi, attività promozionali e iniziative sulla private label con prezzo unico o scontato. La riduzione sarà effettiva dal 1° ottobre e sarà possibile acquistare i prodotti scontati fino alla fine di quest’anno.

Unc, il patto salva-vita è “una pagliacciata”, Assoutenti prepara l’esposto all’Antitrust

Il raggiungimento dell’accordo sul salva-spesa, tuttavia, non ha destato solo reazioni positive. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha definito il paniere tricolore come “una sceneggiata” priva di impegno concreto, con cui il ministro Urso illuderebbe gli italiani di aver agito contro l’inflazione pur non apportando benefici economici sensibili.

Di tutt’altro avviso Assoutenti, che paragona il caro spesa all’emergenza Covid e preannuncia di esporre all’Antitrust tutti gli eventuali ostacoli frapposti all’attuazione del paniere salva spesa. L’associazione, in particolare, rileva il necessario impegno del governo nel settore alimentare, al primo posto per fatturato tra i settori manufatturieri del Paese, e privo delle “speculazioni” che si registrano in settori meno concorrenziali (citando energia, carburanti, banche e assicurazioni).

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