Pace fiscale, rate di rottamazione e saldo e stralcio in scadenza il 30 novembre 2021

Anna Maria D’Andrea

26 Novembre 2021 - 15:42

Pace fiscale, resta impressa in calendario la scadenza del 30 novembre 2021 relativa alla rottamazione ter e al saldo e stralcio delle cartelle. Sono 12 i pagamenti dovuti in un’unica soluzione.

Pace fiscale, rate di rottamazione e saldo e stralcio in scadenza il 30 novembre 2021

Pace fiscale, scadenza il 30 novembre 2021 per le rate di rottamazione ter e saldo e stralcio delle cartelle.

L’appuntamento con le 12 rate della definizione agevolata è fissato all’ultimo giorno del mese di novembre, termine entro il quale versare le somme dovute relative alla rottamazione delle cartelle esattoriali in relazione al 2020 e al 2021.

Si tratta delle somme rientrate nella sospensione delle attività di riscossione disposta in ragione dell’emergenza sanitaria, stratificatesi nel corso dei mesi e che ora è necessario pagare in un’unica soluzione entro la scadenza del 30 novembre 2021.

È stato il Decreto Fiscale a disporre un unico termine di versamento per tutte le rate dovute, ma la pace fiscale rischia di perdere pezzi. Il conto dovuto all’Agenzia delle Entrate Riscossione è particolarmente salato, e non tutti riusciranno a versare l’importo dovuto.

Pace fiscale, tutte le rate in scadenza il 30 novembre 2021: le novità del Decreto Fiscale

Il Decreto Fiscale, approvato il 15 ottobre 2021 ha previsto la riammissione nei termini dei contribuenti decaduti dalla rottamazione ter e dal saldo e stralcio per mancato versamento delle rate dovute entro il 31 luglio, 31 agosto e 30 settembre 2021.

Nello specifico, modificando il precedente calendario disegnato dal Decreto Sostegni bis, viene previsto che per tutte le rate da corrispondere nel 2020 sarà possibile eseguire il versamento entro il 30 novembre 2021, scadenza alla quale si affianca la tolleranza ulteriore di 5 giorni. Ci sarà tempo quindi fino al 6 dicembre per eseguire il versamento delle somme dovute.

Il pagamento delle rate della pace fiscale entro tale termine sarà considerato tempestivo e consente di evitare la decadenza del contribuente dalla definizione agevolata.

Per chi sforerà la scadenza del 30 novembre e del 6 dicembre non sono attualmente previste alternative: si decade dalla pace fiscale, e il debito torna ad essere dovuto in misura piena.

Pace fiscale, scadenza il 30 novembre 2021 per le 12 rate di rottamazione e saldo e stralcio

La stessa scadenza del 30 novembre riguarda le rate della pace fiscale dovute entro il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio e il 31 luglio 2021.

A tal proposito si ricorda che è stato il decreto Sostegni bis ad aver previsto una sola scadenza per saldare la totalità delle rate della pace fiscale scadute nel corso del 2021.

Il Decreto Fiscale non sposta i termini per il pagamento delle rate dovute per il 2021 e, nello specifico, entro la fine del mese di novembre sarà necessario pagare:

  • per la rottamazione ter:
    • rata in scadenza il 28 febbraio;
    • rata in scadenza il 31 maggio;
    • rata in scadenza il 31 luglio;
    • rata in scadenza il 30 novembre;
  • per il saldo e stralcio:
    • rata in scadenza il 31 marzo;
    • rata in scadenza il 31 luglio.

Si aggiungono poi le rate relative al 2020, ulteriori sei pagamenti che consentiranno di non decadere dai benefici della definizione agevolata.

Così come previsto per la generalità delle rate della definizione agevolata, anche per i pagamenti in scadenza il 30 novembre 2021 sarà possibile avvalersi dei 5 giorni di tolleranza introdotti con l’avvio dell’operazione pace fiscale. Saranno considerati validi i versamenti effettuati entro il 6 dicembre.

Pace fiscale, possibile proroga postuma della scadenza del 30 novembre 2021

Restano forti i dubbi sull’effettiva possibilità per i contribuenti, famiglie e partite IVA, di far fronte al pagamento in un’unica soluzione di ben 12 rate. Una problematica per la quale si attendevano segnali d’apertura da parte del Governo che, come evidente, non sono arrivati con il varo del Decreto Fiscale 2022.

La partita però ancora aperta, e sono diverse le proposte presentate in Senato che chiedono di rinviare la scadenza del 30 novembre 2021 e rimodulare il piano di rientro dei contribuenti, diluendo i versamenti dovuti su più mesi.

Quel che è certo è che difficilmente si arriverà in tempo. A ridosso della scadenza del 30 novembre 2021 non vi sono novità su un possibile rinvio, che rischia quindi di trasformarsi in una proroga “postuma”.

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