Omissione di soccorso è reato: rischi e aggravanti

Isabella Policarpio

23/06/2021

Cosa succede in caso di omissione di soccorso e quando si verifica? Vediamo cosa dice la legge e quando scatta l’arresto (per incidente stradale e non solo).

Omissione di soccorso è reato: rischi e aggravanti

L’omissione di soccorso è punita severamente nel nostro ordinamento, dato che si tratta di un reato che mette a rischio la salute altrui e viola il principio di solidarietà sociale.

Il reato di omissione di soccorso si verifica, nella maggior parte dei casi, in seguito ad incidenti stradali e può comportare conseguenze gravi, dal ritiro della patente al carcere.

Ecco cosa dice la legge sull’omissione di soccorso, cosa si rischia, se esistono delle eccezioni e che succede in caso di omesso soccorso di animali.

Cosa si intende per omissione di soccorso?

Si parla di omissione di soccorso ogni qualvolta si ometta di prestare assistenza ad una persona in difficoltà o ferita o, se impossibilita, di avvisare prontamente le autorità competenti (Polizia o Pronto soccorso).

Nel nostro ordinamento l’omissione di soccorso è un vero e proprio reato ed è previsto all’articolo 593 del Codice penale:

“Chiunque, trovando abbandonato o smarrito un fanciullo minore degli anni dieci, o un’altra persona incapace di provvedere a se stessa, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o per altra causa, omette di darne immediato avviso all’Autorità è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 2.500 euro.

Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso all’Autorità.

Se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione personale, la pena è aumentata; se ne deriva la morte, la pena è raddoppiata.”

E allora quali sono i comportamenti da adottare nel caso in cui si presti soccorso alla vittima di un incidente? Per prima cosa bisogna chiamare il 118 o il 112, spiegare l’accaduto, descrivere le condizioni della persona ferita e seguire le indicazioni del personale medico-sanitario.

Quando c’è omissione di soccorso stradale?

Si parla di omissione di soccorso stradale ogni volta che l’automobilista che provoca o assiste ad un sinistro ritiene che qualcuno possa essere stato ferito, anche se non ne ha la certezza.

Per omissione di soccorso stradale, la legge prevede la reclusione da 3 mesi a 3 anni a cui si aggiunge la sanzione accessoria del ritiro della patente da 1 a 3 anni, quando l’incidente provoca un danno ad una o più persone.

L’obbligo di soccorso stradale impone sia di dare assistenza alla vittima che di restare in prossimità del luogo dell’incidente per rispondere alle domande delle Forze dell’ordine circa lo svolgimento dell’incidente e la propria identità.

Quando l’omissione di soccorso non è reato

Il Codice penale prevede due eccezioni, cioè due circostanze in cui negare il soccorso ad una persona in grave difficoltà non ha rilevanza penale. Ciò quando:

  • l’eventuale soccorritore è una persona anziana, inferma per cui adempiere all’obbligo di soccorso sarebbe troppo gravoso;
  • quando vicino alla persona ferita/in difficoltà ci sono già altri passanti, addetti al soccorso stradale o medici che stanno provvedendo a soccorrerla.

Rischi e aggravanti del reato di omissione di soccorso

Esistono due fattispecie di omissione di soccorso previste dal Codice penale all’articolo 593:

  • non avvisare le autorità del ritrovamento di un minore di 10 anni o altra persona incapace e non autonoma;
  • non dare assistenza o non avvisare le autorità del ritrovamento una persona ferita, in pericolo o un corpo inanimato.

Per il reato di omissione di soccorso la legge prevede delle sanzioni durissime che elenchiamo di seguito:

  • reclusione fino a un anno o con una multa fino a 2.500 euro per chi non avvisa l’autorità di avere trovato un minore di 10 anni o un’altra persona incapace di provvedere a sé in stato di abbandono o di smarrimento;
  • sanzione amministrativa da 250 a 1.000 euro per chi non rispetta l’obbligo di fermarsi in caso di incidente con danno alle sole cose. A questo si aggiunge il ritiro della patente da 15 giorni a 2 mesi se dal fatto deriva un grave danno ai veicoli coinvolti;
  • reclusione da 3 mesi a 3 anni con sanzione accessoria del ritiro della patente da 1 a 3 anni per chi non si ferma in caso di incidente con danno alle persone;
  • reclusione da 6 mesi a 3 anni e la sospensione della patente da 1 anno e 6 mesi a 5 anni per chi non rispetta l’obbligo di assistere una persona ferita.

È previsto uno sconto di pena se il conducente si mette a disposizione dell’autorità giudiziaria entro le 24 ore successive al fatto. Ci sono invece delle eventualità in cui si potrebbero aggiungere delle aggravanti alle sanzioni previste per questo reato: se dall’omissione di soccorso consegue la lesione personale o la morte del soggetto coinvolto.

Omissione di soccorso di animali: cosa dice la legge

Il Codice della strada all’articolo 189 prevede anche la specifica ipotesi di omissione di soccorso di animali. Questa omissione non costituisce reato ed è una sanzione amministrativa da cui deriva soltanto una pena di natura pecuniaria. Il comma 9-bis dell’articolo 189 prevede che:

“in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno”.

In caso di mancato soccorso di animali si rischia una multa che va da 410 euro fino a 1.643 euro. La condotta, tuttavia, può diventare reato se il mancato intervento dell’investitore causa la morte dell’animale stesso; in tal caso può scattare il reato di uccisione di animali (articolo 544-bis del Codice penale) che prevede la reclusione da 4 mesi a 2 anni.

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# Reato

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