Le nuove norme per le imprese fintech e innovative della Spagna

Un insieme di fattori legati al tessuto sociale della Catalogna ha attirato le imprese innovative di tutto il mondo. Un sistema economico, normativo e innovativo caratterizzato da una tassazione per le società abbastanza contenuta, con il 15% di tassazione per i primi due anni di vita e del 25% per gli anni successivi.

La regione si trova in una buona posizione in tema di attrazione per le imprese rispetto ai vari partners europei. Numerosi sono gli investimenti che si stanno intraprendendo nel settore delle telecomunicazioni e dell’ICT per lo sviluppo di nuove imprese.

Un quadro economico, innovativo e commerciale estremamente interessante che è stato descritto e analizzato durante un webinar, organizzato dal network di consulenza internazionale Euromed International Trade, a cui hanno partecipato Walter Greco dell’Agenzia attrazione degli investimenti catalana Catalonia Trade & Investment, Caterina Passariello, export manager di Euromed International Trade, Paolo Indolfi, dello Studio Indolfi & Indolfi ed Ernesto Caccavale, specialista in marketing online e Marketplace di Euromed International Trade.

Un sistema economico che diviene ancora più interessante con gli ultimi provvedimenti normativi legati al Next Generation EU con lo stanziamento da parte del Consiglio europeo di circa 750.000 milioni di euro che saranno utilizzati per la crescita green e digitale del Paese dedicando una particolare attenzione alla transizione energetica, all’ammodernamento delle infrastrutture, alla finanza e alla digitalizzazione del tessuto industriale e delle PMI. Tra le priorità del governo ritroviamo l’idea di creare una “amministrazione del XXI secolo” caratterizzata da un’autentica trasformazione digitale della pubblica amministrazione, modernizzando alcuni settori come il sistema della giustizia, implementando la cyber security e digitalizzando l’amministrazione delle città.

Il governo sta promuovendo e modernizzando le imprese locali e riforme importanti sono già operative in rapporto agli strumenti di finanziamento per l’internazionalizzazione. Inoltre, la crisi sanitaria ha evidenziato nuove opportunità di business nel settore dell’intelligenza artificiale, nella digitalizzazione del sistema sanitario e nella gestione della salute cittadina. Il governo ha destinato numerosi fondi, in maniera diretta e indiretta, allo sviluppo tecnologico e innovativo del Paese. Il recente provvedimento, del novembre del 2020, denominato “Sandbox” per le imprese fintech sta consentendo alle aziende con idee innovative di operare sotto la tutela e la guida legislativa del governo.

Il provvedimento consente alle aziende di svolgere attività finanziaria innovativa senza rincorrere in problematiche giuridiche e senza sanzioni per violazioni della normativa nazionale. Le tecnologie più utilizzate, secondo tale approccio, sono quelle legate alla blockchain e all’identità digitale. Il progetto economico e normativo avviato dalle istituzioni nazionali permette alle idee innovative delle imprese fintech di essere valutate entro un mese dalla presentazione della progettualità e dopo tre mesi l’azienda e l’ente governativo di vigilanza stipulano, in caso di accettazione, un protocollo operativo che permetterà di svolgere un test concreto per il lancio della nuova proposta tecnologica.

Tuttavia, i progetti devono sempre rispettare la normativa europea e nazionale in materia di antiriciclaggio e di protezione dei dati personali, della privacy e dei big dati industriali. L’obiettivo del governo è quello di facilitare il rispetto della normativa, aumentando l’efficienza e la distribuzione dei servizi finanziari innovativi nel Paese e tutelare i clienti esteri e nazionali che si affidano ai servizi finanziari o ai meccanismi dei mercati finanziari.

Una semplificazione delle procedure legali e normative per ottenere la necessaria autorizzazione amministrativa e sviluppare nuove proposte e logiche fintech del mondo finanziario per le imprese e per i clienti.