Il Mar Rosso è pericoloso? La situazione e quando andare in vacanza

Alessandro Cipolla

16/01/2024

Crescono i rischi di una guerra nel Mar Rosso: quanto è pericolosa questa zona, qual è l’attuale situazione e quali problemi ci sono per chi vuole andarci in vacanza.

Il Mar Rosso è pericoloso? La situazione e quando andare in vacanza

Il Mar Rosso è pericoloso? Con i venti di guerra che spirano sempre più forti in Medio Oriente questa è la domanda che in molti si staranno ponendo in questo momento, visto che l’Italia è uno dei Paesi più danneggiati economicamente da questa crisi senza considerare le tante persone che ogni anno scelgono questa zona per le loro vacanze.

Da quando è scoppiata la guerra tra Israele e Hamas, i ribelli Houthi che controllano buona parte dello Yemen compresa la capitale Sana’a hanno iniziato ad attaccare - come ritorsione verso lo Stato ebraico - le navi commerciali nel Mar Rosso dirette verso i porti israeliani attraverso il Canale di Suez.

Gli Houthi infatti sono degli alleati di ferro di Iran, Hezbollah ed Hamas, con i ribelli che hanno una buona forza militare avendo lanciato dei missili anche verso Israele. Stati Uniti e Regno Unito così hanno dato vita all’operazione Prosperity Guardian a cui ha aderito anche l’Italia inviando la fregata Virginio Fasan.

Con gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso che non si sono fermati, Usa e Gb hanno iniziato a bombardare diversi obiettivi terrestri dei ribelli nelle città da loro controllate in Yemen, con la tensione che in tutto il Medio Oriente ha oltrepassato abbondantemente i limiti di guardia.

In questo scenario una possibile guerra nel Mar Rosso appare essere altamente probabile, con gravi conseguenze sia per quanto riguarda il commercio sia per il turismo in tutta la zona.

Quanto è pericoloso il Mar Rosso

Prima dell’inizio della guerra tra Israele e Hamas, ogni giorno circa 400 navi commerciali attraversavano il Mar Rosso dirette verso il Mediterraneo attraverso il canale di Suez. Adesso questo transito si sarebbe più che dimezzato, con le maggiori compagnie che hanno deciso di tornare a circumnavigare l’Africa per raggiungere l’Europa dall’Asia.

Un passo indietro di quasi due secoli che sta causando gravi danni all’economia mondiale, ma diverse compagnie di navigazione hanno ritenuto non essere sicuro al momento passare per il Mar Rosso, una zona in passato caratterizzata dalle scorribande dei pirati somali tanto che l’Europa ha dovuto organizzare la missione Atalanta per proteggere le imbarcazioni.

Il Mar Rosso al momento è caratterizzato da una presenza imponente di navi da guerra: non ci sono solo gli attacchi delle forze anglosassoni, ma nelle scorse ore è stato colpito un mercantile americano da parte degli Houthi che possiedono diversi missili anche a lungo raggio.

Il rischio di una guerra nello Yemen tra Houthi e l’asse Usa-Gb è molto alto, con tanto di battaglie navali nel Mar Rosso dove anche l’Iran ha deciso di inviare una propria fregata.

È sicuro andare in vacanza nel Mar Rosso?

Se nelle ultime settimane del Mar Rosso si è parlato soprattutto per gli attacchi degli Houthi e per lo scoppio di una possibile guerra tra i ribelli yemeniti e gli Stati Uniti, con il concreto rischio di un allargamento anche all’Iran, in precedenza questa zona è stata identificata soprattutto per le sue mete turistiche.

Lo scorso anno località come Sharm El Sheikh, Hurgada, Marsa Alam ed El Quseir, hanno accolto qualcosa come 15 milioni di turisti con 50.000 italiani che hanno scelto di passare le proprie vacanze sul Mar Rosso soltanto considerando i mesi estivi, mentre altri 20.000 sono partiti in primavera.

Negli ultimi anni i turisti italiani in vacanza nel Mar Rosso sono aumentati del 250%, con anche l’Arabia Saudita che ha deciso di puntare forte sulle proprie spiagge che hanno una bellezza uguale a quelle egiziane.

Ma cosa cambia per le vacanze ora che nel Mar Rosso regna un sostanziale caos? I vari resort da tempo si sono adoperati per garantire la massima sicurezza ai turisti, visti anche gli attentati terroristici che ci sono stati in passato.

L’Egitto al momento sembrerebbe essere più a rischio destabilizzazione per la guerra nella striscia di Gaza che per un possibile conflitto nello Yemen, con la situazione che potrebbe degenerare solo in caso di un’escalation che andrebbe a coinvolgere l’Iran.

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