Made in Italy, cosa prevede il disegno di legge approvato dal governo Meloni

Giorgia Bonamoneta

01/06/2023

Approvato il disegno di legge per il Made in Italy. Sono stati stanziati fondi per il monitoraggio del marchio “made in Italy” e l’istituzione del Liceo del Made in Italy. Cosa prevede il testo.

Made in Italy, cosa prevede il disegno di legge approvato dal governo Meloni

Alla fine è successo davvero: il Liceo del Made in Italy ha i fondi per essere realizzato. Si tratta di un fondo sovrano da 1 miliardo di euro che, oltre a permettere la creazione del Liceo del Made in Italy, servirà anche a promuovere tutte le filiere intercettate e designate come strategiche per rilanciare l’economia del Paese. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si porta a casa una vittoria con l’approvazione del disegno di legge sul Made in Italy, disegno di legge che, come si può esaminare dal testo, vuole incentivare l’eccellenza italiana, promuovere competenze e instaurare nuove tutele.

Sullo sfondo di inchieste che minano la narrazione di qualità dei prodotti con denominazione Dop e Igp, il governo Meloni si impegna a tutelare l’origine italiana dei prodotti per l’esportazione e aumenta l’impegno per la lotta alla contraffazione. Sembra mancare un maggior controllo sulla filiera stessa, ma questo è un problema antico e che difficilmente sembra trovare soluzione. Il problema infatti è la notorietà delle inchieste e dei monitoraggi che rischiano di arrivare lontano, lì dove i prodotti sono più apprezzati e l’esportazione vanta profitti miliardari.

Il disegno di legge Made in Italy non guarda in casa è vero, ma tenta di risolvere il crescente numero di prodotti contraffatti con marchio “Made in Italy” che vengono venduti sul mercato globale. Non solo. Ecco cosa prevede il testo del disegno di legge.

Ddl Made in Italy: tutela e lotta alla contraffazione

Il disegno di legge Made in Italy ha lo scopo di tutelare e valorizzare le eccellenze italiane. Come si legge nel testo, il provvedimento reca disposizioni organiche per valorizzare e promuovere le produzioni di eccellenza, le bellezze storico artistiche e le radici culturali nazionali come fattori da preservare e trasmettere per la crescita dell’economia del Paese. Appare quindi come fondamentale la promozione e la tutela della made in Italy all’estero, così da contrastare la contraffazione dei prodotti a marchio “made in Italy”.

La promozione passerà attraverso l’istituzione dell’Esposizione nazionale permanente del made in Italy, che ha l’obiettivo di promuovere l’eccellenza produttiva e culturale italiana. Si tratta di una vera e propria esposizione di prodotti della storia della produzione italiana, alla quale viene affiancata la registrazione di luoghi di cultura e di titoli di proprietà industriale.

Viene anche attivato un contrassegno ufficiale per i prodotti di origine italiana, così da certificare la filiera ed evidenziare le contraffazioni. Per monitorare l’intera filiera viene infine instaurato un catalogo nazionale, che ha lo scopo di censire le soluzioni conformi alla normativa in vigore e per sostenere la ricerca applicata, oltre che lo sviluppo e l’utilizzo della tecnologia basata sui registri distribuiti utili per i consumatori.

Istituzione del Liceo del Made in Italy: fondi per attivarlo entro il 2024-2025

Il disegno di legge istituisce il Liceo del Made in Italy per promuovere le conoscenze e le abilità della produzione italiana. Il percorso del liceo, che dovrà essere disciplinato entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del disegno di legge, prevederà competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di valorizzazione dei singoli settori di eccellenza italiani.

Secondo quanto scritto nel testo, il nuovo Liceo del Made in Italy prenderà avvio per l’anno 2024-2025. L’obiettivo del liceo è quello di valorizzare la tradizione italiana e di inserire gli studenti direttamente nel mondo del lavoro in queste filiere d’eccellenza. Per farlo è stata istituita una Fondazione per le imprese e le competenze del made in Italy, che servirà proprio al passaggio di competenze tra generazioni.

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