Lavoro, 400 mila assunzioni a tempo indeterminato: ecco dove e perché

Antonio Cosenza

12/08/2020

Opportunità di lavoro: secondo le stime del MEF entro la fine del 2020 saranno sottoscritti 400 mila contratti a tempo indeterminato. Bisognerà ringraziare il nuovo bonus assunzioni previsto dal Decreto Agosto.

Lavoro, 400 mila assunzioni a tempo indeterminato: ecco dove e perché

Il mercato del lavoro è pronto a ripartire e lo farà in autunno con 400 mila assunzioni a tempo indeterminato.

Un annuncio che fa ben sperare per il futuro visto che, causa COVID-19, molte persone hanno perso il lavoro mentre per chi era già disoccupato prima dello scoppio della pandemia è sempre più difficile la ricerca di una nuova occupazione.

A confermare quella che al momento è solamente un’ipotesi è il Ministero dell’Economia che - di concerto con il Ministero del Lavoro - ha reso nota una stima riguardo ai vantaggi previsti dall’introduzione del nuovo bonus assunzioni finanziato dal Decreto Agosto. Uno sgravio contributivo che si applica per tutti i lavoratori, indipendentemente dall’età, e che darà la possibilità alle aziende di reclutare il personale di cui hanno bisogno risparmiando sui costi dell’assunzione.

Secondo gli esperti del MEF e del Ministero del Lavoro, grazie allo strumento che riconosce sei mesi di esonero contributivo al 100% alle aziende che assumono con contratto a tempo indeterminato, ma anche per quelle che stabilizzano chi ha un contratto a termine, il mercato del lavoro ripartirà dopo mesi in cui è stato congelato.

400 mila assunzioni a tempo indeterminato entro la fine dell’anno: ecco perché

Secondo le stime degli esperti il bonus assunzioni avrà un forte impatto sul capitolo assunzioni. Grazie all’esonero contributivo finanziato dal Decreto Agosto (che ricordiamo deve essere ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale), infatti, sono previste circa 400 mila assunzioni entro la fine dell’anno.

Stiamo parlando di contratti a tempo indeterminato, in quanto quello della durata dell’impiego è requisito essenziale ai fini della possibilità di poter beneficiare dello sgravio contributivo.

Gli esperti, quindi, prevedono che molte aziende approfitteranno di questa possibilità spinte dal risparmio previsto su ogni singola assunzione. A tal proposito ricordiamo che l’esonero contributivo ha un valore che non può superare gli 8.060 euro l’anno; dal momento che lo sconto si applica solamente per i primi sei mesi dall’assunzione, ne risulta che il tetto massimo di incentivo di cui possono usufruire le aziende che assumono è di circa 4.000 euro.

Tenendo conto di questa soglia ne risulta che per avere diritto dello sgravio integrale bisognerà sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato con retribuzione annua di circa 26 mila euro.

Difficilmente, però, le 400 mila assunzioni previste si attesteranno su questa soglia; si prevedono, infatti, contratti meno retribuiti. A tal proposito, gli esperti hanno calcolato che in media, sulle 400 mila assunzioni stimate, ci sarà un risparmio medio che si aggirerà tra i 2.500 e i 3.000 euro.

400 mila assunzioni a tempo indeterminato entro fine anno: ecco dove

Come prima cosa è bene sottolineare che di questo incentivo ne potranno fruire tutti i datori di lavoro privati, ad eccezione di quelli operanti nel settore agricolo.

Non ci sono limiti di età e questo sgravio contributivo sarà compatibile con gli altri bonus assunzioni oggi in vigore (qui l’elenco completo).

Nel dettaglio, uno dei settori dove è previsto il maggior numero di assunzioni è quello del commercio, dove su ogni nuovo contratto è previsto un risparmio medio di 533 euro mensili. Assunzioni dovrebbero riguardare anche il settore industriale, specialmente per le imprese operanti nei settori alimentare e metalmeccanico.

Qui è previsto mediamente un risparmio che va dai 592 ai 576 euro. Atteso, anche, un incremento delle assunzioni nell’edilizia, in quanto il settore dovrebbe rilanciarsi presto grazie ai numerosi bonus finanziati dai provvedimenti adottati in questi mesi.

Resta da capire, invece, come il settore del turismo andrà nei prossimi mesi, visto che la stagione estiva volge al termine e difficilmente ci sarà necessità di nuovo personale, almeno non prima dell’inizio della stagione invernale.

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