Kering delude sulle vendite di Gucci: titoli del lusso in calo a Piazza Affari

Claudia Cervi

26 Aprile 2023 - 16:10

Vendite su Moncler, Brunello Cucinelli, Ferragamo e altri titoli del lusso dopo la trimestrale deludente di Kering, il gruppo francese proprietario di Gucci. Cosa succede in Borsa?

Kering delude sulle vendite di Gucci: titoli del lusso in calo a Piazza Affari

A Piazza Affari i titoli del lusso viaggiano in territorio negativo, condizionati dalla trimestrale di Kering, proprietario della casa di moda Gucci, che ha deluso le aspettative degli investitori. Gucci, che rappresenta il marchio di punta del gruppo, ha visto diminuire i suoi ricavi negli Stati Uniti e non ha beneficiato del rimbalzo economico in Cina a differenza dei suoi rivali. Questo ha generato preoccupazioni tra gli investitori sul futuro della casa di moda, che fino ad ora è stata una delle principali forze trainanti del gruppo Kering, con un effetto domino sui titoli del lusso europei. A Milano Moncler segna un -2,47%, Brunello Cucinelli -2,4%, Ferrari -1,06%, Salvatore Ferragamo -1,3%.

Kering, trimestrale deludente

Kering delude le aspettative di vendita nel primo trimestre 2023 a causa del rallentamento di Gucci e della diminuzione dei ricavi negli Stati Uniti. Il gruppo francese del lusso Kering ha registrato un aumento delle vendite dell’1% nel primo trimestre del 2023, inferiore a quello dei suoi concorrenti. Il marchio di lusso Gucci ha subito un calo nei ricavi negli Stati Uniti. Un risultato che fa riflettere, dato che la rivale LVMH ha aumentato le vendite del 17% nello stesso periodo e il produttore delle borse Birkin, Hermes, del 23%.

«La performance di Kering nel primo trimestre è rimasta contrastante», ha dichiarato in una nota il presidente e amministratore delegato François-Henri Pinault,

La regione dell’Asia-Pacifico è stata l’unica a registrare un aumento del 10% delle vendite al dettaglio dopo la fine delle restrizioni per il Covid-19. Al contrario, le vendite al dettaglio sono diminuite del 18% negli Stati Uniti, dove gli acquirenti più giovani e meno ricchi comprano meno lusso a causa dell’inflazione.

Il nuovo direttore creativo di Gucci, Sabato De Sarno, entrerà a far parte del gruppo il prossimo mese e presenterà la sua prima sfilata di moda a settembre a Milano. Mentre la casa di moda Yves Saint Laurent ha registrato una crescita dell’8%, altre etichette del gruppo, come Bottega Veneta e Balenciaga, hanno registrato un calo delle vendite. Il CEO di Kering ha sottolineato che le iniziative per spingere Gucci verso un pubblico più esclusivo richiederanno del tempo per produrre i loro effetti.

Kering versus LVMH

La trimestrale di Kering arriva a pochi giorni da quella del gruppo Louis Vuitton Moët Hennessy (LVMH) salito lunedì a un record assoluto di 904 euro per azione, superando la soglia di 500 miliardi di dollari di capitalizzazione. LVMH ha guadagnato un posto nella classifica globale delle aziende, ora al decimo posto, superando Visa e mettendo a rischio Tesla, che ha una capitalizzazione di mercato di 505 miliardi di dollari, e Meta, che vale 550 miliardi di dollari.

L’incremento delle vendite di LVMH nel primo trimestre del 2023 del 17% ha confermato la leadership del gruppo francese nel settore del lusso, con i suoi marchi di punta come Louis Vuitton, Dior e Fendi, che continuano ad attrarre clienti in tutto il mondo. D’altra parte, Kering ha deluso gli investitori con un aumento delle vendite del solo 1% nel primo trimestre del 2023 e una diminuzione dei ricavi negli Stati Uniti da parte del marchio di punta Gucci.

Impatto sui titoli del lusso europei

La trimestrale di Kering ha avuto un effetto domino sui titoli del lusso europei, con le azioni di Moncler, Brunello Cucinelli, Ferrari e Salvatore Ferragamo tutte in territorio negativo. Ricordiamo che qualche giorno fa, le prestazioni di LVMH hanno avuto l’effetto opposto, aumentando la fiducia degli investitori nel settore del lusso.

Il mercato del lusso in Italia è stato un mix di successi e fallimenti nel primo trimestre del 2023. Da una parte, il marchio di moda Brunello Cucinelli ha registrato un aumento del 34,7% del fatturato netto, raggiungendo i 265,3 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il Ceo dell’azienda, Brunello Cucinelli, ha anche previsto un aumento del 15% delle vendite per l’intero anno 2023 e del 10% per il 2024.

D’altra parte, Salvatore Ferragamo ha registrato una diminuzione del 4% dei ricavi nel primo trimestre del 2023, arrivando a 278 milioni di euro. Il rallentamento del mercato statunitense ha influenzato negativamente le vendite dell’azienda.

Moncler (-2,47%), Tod’s (-0,3%) e Aeffe (+3,65%) hanno tutti pianificato di presentare i loro risultati finanziari a maggio, e i risultati di queste aziende determineranno se il mercato del lusso in Italia continuerà a crescere o se avrà difficoltà a causa delle incertezze economiche globali. In ogni caso, il mercato del lusso rimane uno dei settori più importanti dell’economia italiana, e molte aziende stanno cercando di adattarsi alle nuove tendenze di consumo e alle sfide poste dalla pandemia globale.

In conclusione, la trimestrale di Kering ha deluso gli investitori con un aumento delle vendite del solo 1% nel primo trimestre del 2023 e una diminuzione dei ricavi di Gucci negli Stati Uniti. Tuttavia, l’azienda ha un piano per riposizionare Gucci e rilanciare gli altri marchi per garantirne il successo futuro. L’effetto domino sui titoli del lusso europei è stato negativo a causa della delusione degli investitori per i risultati di Kering, ma l’effetto positivo sulle azioni di LVMH ha dimostrato che il settore del lusso in Europa resta forte e promettente per gli investitori a lungo termine. Inoltre, è importante notare che i risultati trimestrali di Kering non rappresentano necessariamente l’intero quadro dell’azienda e non devono essere considerati come la sola fonte di informazioni per gli investitori. È importante valutare anche altri fattori, come la strategia a lungo termine dell’azienda, la sua posizione competitiva nel mercato e il contesto economico globale.

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