I figli possono testimoniare nelle cause di separazione e divorzio?

Ilena D’Errico

21 Novembre 2023 - 13:03

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I figli possono testimoniare nelle cause di separazione e divorzio? Ecco cosa stabilisce la legge sull’ammissibilità delle loro dichiarazioni e sulle modalità di ascolto.

I figli possono testimoniare nelle cause di separazione e divorzio?

Ci si chiede spesso se i figli possano testimoniare nelle cause di separazione e divorzio. Chi meglio di loro conosce le dinamiche familiari dell’interno e può riportare il comportamento dei genitori? D’altra parte, la stretta vicinanza, il legame stesso con i genitori e la personale reazione alla rottura della coppia possono influenzare notevolmente la capacità di fornire un contributo oggettivo. Ecco cosa prevede la legge.

I figli possono testimoniare nelle cause di divorzio e separazione

I figli, così come peraltro i parenti in genere, non sono esclusi dalla possibilità di testimoniare nel giudizio di separazione o divorzio. Anzi, possono anche essere ascoltate persone estranee alla famiglia, quando le dichiarazioni sono rilevanti per il procedimento. Gli unici soggetti esclusi in partenza dalla possibilità di testimoniare sono ovviamente i coniugi, essendo parti in causa e inevitabilmente influenzate dagli interessi nell’esito del processo.

L’età dei figli è un aspetto importante per l’ammissibilità e la valutazione della testimonianza, ma di certo non è l’unico. Ci sono comunque vari interessi in gioco e talvolta dinamiche che non aiutano la testimonianza, soprattutto quando la causa è complessa e riguarda condotte gravi e reati.

In questi casi, ci sono specifiche modalità di ascolto volte a tutelare l’incolumità psicofisica dei minori. Si tratta, per l’appunto, delle audizioni protette necessarie ad ascoltare i minori con del personale preparato, limitando lo stress del colloquio. Questa modalità è necessaria a preservare i diritti dei minori non solo nei casi più estremi di maltrattamenti e violenza, ma anche nelle cause di divorzio e separazione.

In ogni caso, la legge ammette la possibilità dei figli di testimoniare nelle cause di divorzio e separazione, ma prevede alcune regole specifiche che dipendono dalla loro età.

Testimonianza dei figli maggiorenni

Per i figli maggiorenni valgono le regole generali per tutti i testimoni. La testimonianza è ammissibile innanzitutto secondo il rispetto dalla procedura, con cui gli avvocati delle parti sono tenuti a comunicare la lista dei nominativi dei testimoni, nonché le circostanze su cui dovranno esprimersi.

I figli sono tenuti a rilasciare dichiarazioni veritiere, altrimenti commettono il reato di falsa testimonianza, punibile con la reclusione da 2 a 6 anni. La testimonianza viene comunque valutata dal giudice secondo il suo libero convincimento, tenendo conto dei seguenti elementi:

  • Informazioni apprese nel corso del procedimento e ulteriori prove;
  • rapporti di interesse rispetto all’esito della causa;
  • attendibilità delle dichiarazioni, secondo i criteri di completezza, fedeltà ai fatti e genuinità.

Il giudice, sempre secondo un “prudente apprezzamento”, valuta così le testimonianze, spiegando nella sentenza le motivazioni e servendosene per formulare un giudizio sulla causa. Per esempio, i figli possono testimoniare per provare l’infedeltà di uno dei genitori, oppure la mancata collaborazione alle esigenze familiari e così via.

Testimonianza dei figli minorenni

La procedura di ascolto dei minori all’interno dei processi è stata recentemente riformulata dalla riforma Cartabia, al fine di migliorare il compromesso tra il diritto del minore all’ascolto. La legge, infatti, riconosce ai minori la capacità di testimoniare, ma per quanto riguarda i procedimenti che li coinvolgono direttamente testimoniare è un vero e proprio diritto.

In particolare, hanno diritto a essere ascoltati nei provvedimenti che li riguardano tutti i minori che abbiano compiuto almeno 12 anni e anche quelli di età inferiore che abbiano capacità di discernimento. Quest’ultima circostanza può essere valutata dal giudice tenendo conto della valutazione degli esperti.

La complessità della situazione può poi determinare la necessità di condurre la testimonianza secondo le modalità dell’audizione protetta. Il minore ha diritto in ogni caso a tutele specifiche e l’ascolto deve essere annullato quando può arrecare pregiudizi. Per quanto riguarda l’affidamento dei figli, l’ascolto del minore è riservato ai casi strettamente necessari.

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