È legale tenere le ceneri del defunto in casa?

Ilena D’Errico

06/03/2024

La cremazione, la dispersione e la conservazione delle ceneri sono sottoposte a rigide regole previste dalla legge. Ecco quando è legale tenere le ceneri in casa e quali sono gli obblighi.

È legale tenere le ceneri del defunto in casa?

La normativa italiana sulla cremazione è relativamente recente, considerato che soltanto nel 2001 è stata colmata la lacuna legislativa che riguardava questo tipo di pratica. In particolare, è stato necessario eliminare qualsiasi dubbio interpretativo e distinguere chiaramente tra la cremazione autorizzata e il reato di distruzione di cadavere.

Di conseguenza, la legge regolamenta anche la dispersione delle ceneri, distinguendola con precisione dalla soppressione di cadavere e individuando le modalità per eseguirla nel rispetto delle volontà del defunto e degli interessi collettivi. Di pari passo, anche la conservazione delle ceneri è sottoposta a rigide regole, demandate però in gran parte agli enti locali.

È infatti fondamentale che la conservazione dell’urna cineraria consenta l’identificazione dei dati anagrafici del defunto. Ciò è essenziale per diversi motivi, che comprendono la tutela delle ceneri stesse in riferimento alla dignità e al decoro del defunto e la repressione di reati. Non vanno poi dimenticate le questioni igieniche e di sicurezza. Ma quindi è legale tenere le ceneri del defunto in casa? Ecco cosa stabilisce la legge.

La conservazione delle ceneri dopo la cremazione

Le modalità di conservazione dell’urna contenenti le ceneri del defunto in seguito alla cremazione del cadavere sono disciplinate in maniera specifica dai Comuni e dalle Regioni. Questi ultimi possono prevedere regole specifiche a tutela della collettività, ma non possono mai mancare questi requisiti:

  • l’urna cineraria deve essere sigillata a norma di legge;
  • la modalità di conservazione delle ceneri deve consentire l’identificazione dei dati anagrafici del defunto;
  • la conservazione può avvenire per tumulazione, inumazione (cioè l’interramento) o affidamento ai familiari.

Il trasporto delle ceneri, invece, non prevede l’applicazione delle stesse misure precauzionali imposte dalla legge per il trasporto delle salme, ma l’autorità sanitaria può prevedere diverse disposizioni.

È legale tenere le ceneri in casa

Una delle modalità di conservazione dell’urna è l’affidamento ai familiari, quindi è legale tenere le ceneri in casa. Devono però essere rispettati alcuni requisiti, ovvero:

  • l’affidamento ai familiari deve essere una volontà specificata dal defunto (ad esempio nel testamento);
  • l’urna deve essere sigillata;
  • l’urna deve riportare i dati anagrafici del defunto.

Per ulteriori regole è necessario affidarsi alla normativa locale, ma in ogni caso per poter conservare l’urna cineraria in casa sarà necessario ottenere l’apposita autorizzazione all’ufficiale di stato civile competente.

Autorizzazione a tenere le ceneri in casa

Per poter tenere in casa le ceneri del defunto è necessario chiedere l’autorizzazione all’ufficiale di stato civile del Comune dove è avvenuto il decesso. L’istanza, necessariamente formulata in forma scritta, deve contenere:

  • Una copia dell’atto da cui emerge la volontà del defunto, come il testamento pubblicato;
  • in assenza di atto del defunto, la sottoscrizione del coniuge o del parente più prossimo che ha l’incarico morale di provvedere in vece del defunto;
  • una marca da bollo da 16 euro.

Ottenuta l’autorizzazione, si riceverà la consegna dell’urna, necessariamente verbalizzata. Nel dettaglio, è obbligatorio che sia garantita l’idoneità del luogo in cui sarà conservata l’urna, così che non possa essere profanata o rimossa. Per spostare l’urna cineraria in un altro luogo, ad esempio in caso di trasferimento, è infatti necessario ottenere una nuova autorizzazione, anche per il rispetto delle modalità di trasporto.

Il familiare a cui è stata affidata l’urna deve garantirne l’ottima conservazione, ricordando che la manomissione dei sigilli e la dispersione delle ceneri senza l’autorizzazione - diversa da quella di conservazione - possono integrare dei reati. È compito della polizia locale effettuare controlli per verificare il buono stato dell’urna e che la sua collocazione sia rispettata.

Il familiare ha comunque sempre la possibilità di rinunciare all’affidamento dell’urna, inviando all’ufficiale di stato civile una semplice dichiarazione sottoscritta. In questo caso sarà obbligo del parente provvedere alla collocazione dell’urna in un cimitero, a proprie spese.

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